Daniele Ugolini Contemporary
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Giorgio Brogi
dal 9/10/2003 al 3/12/2003
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Segnalato da

Lara Panicucci



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Giorgio Brogi



 
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9/10/2003

Giorgio Brogi

Daniele Ugolini Contemporary, Firenze

Disconnettersi/Sintonizzarsi. L'ossimoro come interpretazione del possibile. La realta' e' per definizione metafora o allegoria di un modo di essere e di esser-ci. Giorgio Brogi proseguendo un percorso creativo iniziato negli anni ottanta, presenta la sua definizione di reale e di possibile, creando un ossimoro di grande suggestione.


comunicato stampa

Disconnettersi/Sintonizzarsi
L'ossimoro come interpretazione del possibile

A cura di Raffaele Gavarro

La realtà è per definizione metafora o allegoria di un modo di essere e di esser-ci. Giorgio Brogi proseguendo un percorso creativo iniziato negli anni ottanta, presenta la sua definizione di reale e di possibile, creando un ossimoro di grande suggestione. Disconnettersi/Sintonizzarsi è appunto il titolo della personale che Giorgio Brogi presenterà a Firenze in ottobre da Daniele Ugolini Contemporry

Illuminati dalle parole dello stesso artista, quando parla delle opere che saranno presentate allo spazio di Daniele Ugolini, tornando in Italia dopo numerose esposizioni negli Stati Uniti, il suo gioco tra cristallo e colore ci parla dei significati apparentemente contrastanti delle sue opere. La dimensione dell'arte assume con Giorgio Brogi un valore più vicino al possibile ed al vivibile, esprimendo appunto il desiderio comune di ascoltarsi e di sentirsi. Le parole 'silenziose' (ed è in questo che si rivela in tutta la verità dell'ossimoro suggerito), i suoni soffocati, i gesti nascosti diventano così l'unica strada per sopravvivere al kaos del presente, al sovraccarico di tensioni e di pulsioni, di mascheramenti celati e non, di aspirazioni e di competizioni.

Le opere nella loro globalità diventano più reali, più comprensibili, decifrabili secondo la sensibilità di chi osserva, di chi decide di parlare senza urlare.
La nostra incapacità di ascoltare, di ascoltarsi perché sopraffatti da un eccesso di notizie, di informazioni, di immagini, di movimento, di relazioni ci trasforma in armature parlanti ed affabulanti, per essere arruolati nell'esercito della conoscenza, dell'appartenenza a questo villaggio dove tutti devono esserci.

Le superfici riflettenti, segnate dal colore e dalle geometrie di Giorgio Brogi ci parlano di questo e di come la sintonia è possibile solo attraverso il distacco, la sottrazione, l'eliminazione del superfluo per intraprendere una strada fatta solo di spazio, di vuoto, di luce, di essenziale.
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Giorgio Brogi presenta la sua monografia curata da Raffaele Gavarro

Il percorso creativo e personale di Giorgio Brogi sarà descritto e curato da Raffele Gavarro, all'interno di una monografia pubblicata dalla Edizioni Pem in occasione della mostra Disconnettersi/Sintonizzarsi a Firenze da Daniele Ugolini Contemporary.

La ricerca iniziale, la sperimentazione e gli esordi negli anni settanta, la definitiva consacrazione negli ottanta e la definizione del presente, rappresenteranno gli argomenti più interessanti contenuti nella pubblicazione che diventa una vera e propria riflessione sull'arte contemporanea italiana e sulle espressioni più interessanti di questi ultimi anni.

La ricerca sulla materia, l'utilizzo del colore e delle geometrie come paradigma creativo, la scelta dello spazio e delle grandi dimensioni come tentativo di spiegare la realtà, le scelte estreme e gli interventi in luoghi non deputati all'arte - come il contesto domestico o gli spazi industriali - sono solo alcuni dei temi trattati da Gavarro in questa monografia che si conclude con l'esposizione di Firenze alla Galleria di Daniele Ugolini, punto di arrivo di un ciclo e preannuncio di una nuova fase creativa.
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Giorgio Brogi
Nasce a San Miniato il 17 febbraio 1955. Nel '73 si è diplomato all'Istituto d'Arte di Firenze. Vive e lavora tra San Miniato, Firenze, Milano. Immediatamente dopo il suo percorso di studi, si cimenta con rassegne ed esposizioni, fino a presentare il suo lavoro nel 1980 con una personale al Palazzo delle Esposizioni di Empoli. Nel 1984 inizia a frequentare il critico e storico dell'arte Massimo Carboni, che lo invita alla mostra Alcuni Artisti in Toscana al Palazzo Roffia di San Miniato, nel 1986 è invece a Roma alla Galleria Arco di Rab per la mostra Nel senso della superficie mentre due anni dopo presenta la personale Campo parziale nel complesso monumentale il Cassero di Monte San Savino. Nello stesso anno e nel 1989 viene invitato alle rassegne Demo e Trampolini promosse dall'Archivio giovani artisti del Comune di Firenze. Del 1990 è la personale presso la Galleria Incornice di Firenze. Raffaele Gavarro e Viviana Gravano lo invitano a rappresentare la Toscana nella rassegna Grand Tour organizzata dalla Galleria Rombero di Latina nel 1992.
La collaborazione con il critico e lo storico dell'arte Valeria Bruni sfocia in una mostra personale L'azione del non agire nel 1993 alla Galleria Linea Arte Contemporanea di Firenze. Valeria Bruni lo invita nel 1994 alla Biennale d'Arte Emergente Idea Europa ai Magazzini del sale di Siena ed alla Galleria Civica di Padova dove la mostra viene in seguito trasferita. Sempre nel 1994 partecipa al progetto Pittura al muro a cura di Raffaele Gavarro con una installazione pittorica nell'Ex Carcere del Palazzo Pretorio di Fucecchio, il catalogo verrà poi presentato con una mostra nella Galleria Sergio Tossi di Prato.
Nel 1995 viene invitato da Valeria Bruni a partecipare alla mostra Un'idea di domesticità a Milano all'Ex officina Valsazina.
E' del 1996 il grande lavoro di installazione Superficie reale 280 mq. Di pittura su muro che realizza in una azienda manifatturiera di Empoli. Di questo lavoro realizza un CD-ROM con integrazioni filmate e fotografiche, è uno dei primi artisti italiani ad usare questo mezzo espressivo che verrà presentato da Francesco Galluzzi e Valeria Bruni a Milano alla Galleria Spaziotemporaneo. Successivamente Enrico Gusella presenta il CD-ROM alla Galleria Cheiros di Vicenza (1997). In questo periodo inizia una frequentazione con l'ambiente artistico di New York dove partecipa ad una prima mostra collettiva alla Denise Bibro Fine Art, che poi le organizza nel 1998 una mostra personale: The Code of signs presentata in catalogo da Lilly Wei. Sempre nel 1998 viene invitato alla Mostra sull'arte interattiva La coscienza luccicante nella sezione CD-ROM d'Artista a cura di Mary Angela Schroth al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Nel 1999 presenta due mostre personali, una a Milano alla Galleria Spaziotemporaneo ed una a New York alla Denise Bibro Fine Art dal titolo Everydays Signs. Interessante sottolineare l'interesse avuto con la seconda mostra a New York da parte del Albright - Knox Museum che acquista una significativa opera da includere nella collezione permanente. Nello stesso anno presenta a Padova nella Sala ex Macello una grande installazione, A 12 e alcuni lavori a Villeneve Lez Avignon. Successivamente partecipa all'evento, Banchetti d'Artista a La Corte Arte Contemporanea di Firenze, tra il 2000 e 2001 realizza dei lavori site specific a Milano, Firenze e Napoli con The inside open a cura di Marco Meneguzzo, Giuliano Serafini e Eduardo Cicelyn. Con il 2002 si conclude un ciclo estremamente prolifico prima con una installazione a Villa La Bianca di Camaiore, Crescita ed un evento installazione a Poggioterralba a San Miniato, dal titolo My Land per approdare con la mostra Disconnettersi/Sintonizzarsi nel 2003 da Daniele Ugolini Contemporary.

Daniele Ugolini Contemporary
Via XXVII Aprile 49/r
Firenze
Tel. 055/473375
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