Galleria Raucci/Santamaria
Napoli
corso Amedeo di Savoia, 190
081 7443645 FAX 081 7442407
WEB
From where I come... maybe... I don't' know
dal 28/3/2013 al 25/7/2013
lun - ven 11-13,30 e 15-18,30

Segnalato da

Galleria Raucci/Santamaria



 
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28/3/2013

From where I come... maybe... I don't' know

Galleria Raucci/Santamaria, Napoli

Mostra collettiva. Spesso un'immagine puo' essere oscura o impenetrabile perche' resiste ad una immediata lettura. Per quale motivo si prediliga una forma oppure un materiale o perche' la curiosita' ci spinga ad osservare alcune cose e a ignorarne altre non ha un unica risposta...


comunicato stampa

Gallery A e B:
Steven Baldi - Danilo Correale - Charles Mayton - Peter Liversidge - David Jablonowski - Anthony Pearson - Valerie Snobeck - Cathy Wilkes - Erik Wysocan

Spesso un’immagine può essere oscura o impenetrabile alla naturale investigazione che deriva dalla curiosità che si attiva proprio perchè resistente ad una immediata lettura.
Questo vale anche per gli oggetti che la compongono e formalmente potrebbero abbracciare ogni tipo di medium: pittura, scultura, fotografia o installazione. La resistenza alla penetrazione ha un suo motivo e molte volte è implicitamente connesso al processo di analisi e di ricerca che sono parte integrante dell’opera e alla quantità di dati che essa contiene. La capacità di sintesi delle informazioni è un punto distintivo e derivato da attitudini che ciascun artista applica nella formalizzazione dell’immagine finale. Nello stesso modo essa diventa anche risultato di esperienze personali e di pensieri legati alla vita reale.

L’espressione finale di questo processo è avvertita maggiormente quanto più alto è il grado di sincerità e onestà intellettuale che ne ha determinato la forma e dal grado di sensibilità di cui l’artista è portatore. Altrettanto vero è però che l’arte non può prescindere dall’affascinazione, che ne è parte integrante, per cui questa è avvertita solo se il contenuto nell’oggetto dell’investigazione non appare immediatamente visibile. Alcune volte la definizione formale può essere astratta e la natura originale dell’investigazione essere molto distante dalla sua origine, oppure il risultato di continue elaborazioni investigative. Tutto ciò determina che l’interesse si diriga naturalmente al processo costitutivo che produce la forma finale dell’opera e che la scelta dei materiali ed il linguaggio siano idonei ad indirizzare le informazioni che la rappresentano.

Per quale motivo si prediliga una forma oppure un materiale o perchè la curiosità ci spinga ad osservare alcune cose e a ignorarne altre non ha un unica risposta. Ma ciò che è sicuro e che la curiosità è legata ad un’evoluzione del nostro pensiero e ad un costante percorso educativo del nostro senso estetico ed etico, ad una continua lettura di modelli espressi da altri artisti e confrontati tra loro anche in virtù di una lettura storica. E’ però altrettanto vero che si intraprendono nuovi percorsi e che alcune volte sia l’indeterminatezza e il non percepire la fine della strada ad essere il sale contenuto nel percorso e a determinare il risultato finale. Ciò che appare evidente è l’oggetto e molte volte può essere estraneo e alieno dall’originaria spinta emotiva e razionale che lo ha generato ma pur sempre disponibile a connessioni aperte ad altri oggetti e a molteplici letture interpretative agli occhi di chi guardi.

Galleria Raucci/Santamaria
corso Amedeo di Savoia, 190 - 80136 Napoli
Orari: dal lunedi al venerdi, dalle 11 alle 13,30 e dalle 15 alle 18,30

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