Gli eventi della vita reale ispirano Roberto Lucato, Manuel Olivares, Claudio Rampin e Diego Zuodar nella creazione di opere tra denuncia e narrazione, emozioni e intimita'.
a cura di Anna Soricaro
L’esposizione prende spunto da un’espressione di Keith Haring per coinvolgere quanti concepiscono l’arte come ‘qualcosa che libera l’anima’, che provoca l’immaginazione e incoraggia le persone a farle andare lontano con la fantasia. Per Haring un muro è lì per essere disegnato, come un sabato sera per fare baldoria: da qui la volontà di coinvolgere ogni forma d’arte si avvalga degli stimoli del presente per stimolare la creatività. Gli eventi della vita reale istigano molti artisti,così con i mezzi che la contemporaneità mette a disposizione Roberto Lucato, Manuel Olivares, Claudio Rampin, Diego Zuodar hanno saputo sanno sfruttare ogni elemento tra denuncia e narrazione, emozioni ed intimità.
Roberto Lucato tratta della condizione umana generalizzata attraverso una figurazione inconsueta e per questo speciale; opere d’arte come denuncia, espressione di una mentalità odierna, provocatrici di reazioni. Con l’arte si colpisce diversamente l’osservatore e si ha più tempo per riflettere e si riesce ad entrare nell’animo di chi osserva lasciando segni di spessore. Ispirato dai suoi viaggi Claudio Rampin è un artista poliedrico e dinamico che si avvale della tecnica come di un piano in continua scoperta, prima gli acrilici, poi i materiali che trova nel momento in cui si approccia alla pittura come biglietti, dischi e latro gli consentono di ceare opere esaustive, solari e per questo vincenti. Diego Zuodar giunge all’arte da una passione infantile: una precisione del tratto è l’elemento più caratterizzante che si concretizza nell’uso sapiente degli spray, prima su muro poi su tela, sino all’aggiunta del pennello e alla tecnica mista. Accettando la modernità senza subirla, pare che disegni l’ordine e la razionalità, inquadrato com’è nelle sue rappresentazioni, dettagliato nella cura tonale e formale tanto da mozzare il fiato per il taglio fotografico di ogni creazione. Manuel Olivares struttura una figurazione inconsueta puntando l’attenzione al particolare, ingigantendolo e lasciando l’osservatore per diversi minuti intrappolato nella comprensione del dipinto.
Inaugurazione 21 luglio ore 18
Centro Culturale Zerouno
via Indipendenza, 27 - Barletta
orario: sabato e tutte le mattine su appuntamento, lun-ven 17-20.30, dom chiuso
Ingresso libero