Spaziotemporaneo
Milano
via Solferino, 56
02 6598056 FAX 02 6598056
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Nanni Varale
dal 20/10/2003 al 21/11/2003
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20/10/2003

Nanni Varale

Spaziotemporaneo, Milano

Opere recenti. La mostra, corredata da catalogo con testi di Claudio Cerritelli, Angela Madesani e Patrizia Serra, propone opere degli ultimi anni, periodo in cui l'artista, dopo una lunga pausa, ha ripreso la ricerca pittorica sul segno che caratterizza tutta la sua opera.


comunicato stampa

martedì 21 ottobre 2003 alle ore 18 si inaugura a Milano alla galleria Spaziotemporaneo la mostra personale di Nanni Varale che presenta le sue Opere recenti.

La mostra, corredata da catalogo con testi di Claudio Cerritelli, Angela Madesani e Patrizia Serra,
propone opere degli ultimi anni, periodo in cui l'artista, dopo una lunga pausa, ha ripreso la
ricerca pittorica sul segno che caratterizza tutta la sua opera.

Analizzando le opere Claudio Cerritelli scrive: ...'Questa capacità di viaggiare sul filo di sottigliezze visive e verbali ha fatto di Varale un personaggio originale tra gli artisti della sua generazione, un costruttore silenzioso di pagine visive che è appassionante decifrare, un custode di viaggi interiori, di labirinti dove è difficile entrare. Quando vi si riesce, non si desidera più uscirne perché si diventa complici di quella molteplicità di elementi che alludono ai principi combinatori della conoscenza, alla genesi dei segni che si organizzano in un'inconfondibile 'ideo-scrittura'. Questa concezione della pagina, costruita con molteplici sensi di fuga, è già presente all'inizio degli anni Settanta quando l'artista sperimenta l'energia mentale del segno liberandosi delle grammatiche pittoriche, per farsi puro strumento di scrittura. Ciò che colpisce non è solo il passaggio dalla pittura alla scrittura ma anche quello dalla scrittura verbale alla scrittura visiva, con una reintegrazione costante dei segni privati entro un più ampio orizzonte di significati'...

Riflette Angela Madesani:...' Trovo più che legittimo che un artista si interroghi sul senso del proprio lavoro. Così è per Varale uomo silente e profondo, alle prese con il suo mondo certo, ma anche affacciato sull'attualità. In mostra sono i lavori di questi otto anni. I titoli mi pare che riescano a chiarire molto: Addio del 1998, Custode di nulla del 1999. Sono lavori sull'assenza da un punto di vista concettuale. L'assenza del tempo nostro, la vacuità di contenuti dell'arte che sempre più gira attorno a se stessa senza ulteriori preoccupazioni, ma anche della vita, sempre più povera di valori, tesa a un consumismo confuso anche di tipo morale. L'assenza è rappresentata da un quadro pienissimo di cose: dove il troppo diviene nulla in un processo di annullamento continuo. La troppa informazione finisce per distruggere la conoscenza, per annullarla. E per noi è così: uccisi quotidianamente dal troppo finiamo per fuggire, alla ricerca della quiete mentale, della pace dello spirito, probabilmente introvabile, ma agognata utopia del tempo nostro'...

Aggiunge Patrizia Serra..'Quello che Varale ci offre non è un messaggio, anzi la sua sete di vuoto e di armonia ci coinvolgono a colmare con qualcosa di nostro le profonde silenziose architetture della sua poesia. Tra i rigidi dettami formali della 'scrittura' si distilla una costante ricerca sull'immagine sintesi di strati di luce, di sovrapposizioni, di velature trasparenti di nero e di azzurro: una ricerca che mette in questione il codice stesso del colore che si assottiglia come si stendesse su superfici trasparenti, e pure si accorpa nelle geometrie con gli stessi ipnotici ritmi che si estendevano alla scrittura: infatti si presentano ora immagini ritmiche, speculari, in cui un'assurda dialettica è portata alle estreme conseguenze,'...

Catalogo in Galleria

Inaugurazione: 21 ottobre 2003 - ore 18,30

Orari: dal martedì al sabato 16,00 - 19,30
Per informazioni: tel. e fax 02 6598056

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