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Una misteriosa mostra collettiva. "Leonardo teneva in mano l'esca e decideva di darle un nome. La chiamava L'ultima cena".
“In questa ruspante giornata invernale della piovosa San Francisco, Leonardo da Vinci mi è apparso in visione. La mia donna è fuori a sgobbare, lavora anche la domenica, non ha neanche un giorno libero. E’ uscita di casa stamattina alle otto per andare al lavoro all’angolo di Powell e California. Io me ne sono stato seduto qui come un rospo su un tronco a sognare Leonardo da Vinci.
Ho sognato che lui era un dipendente della Fabbrica Attrezzatura da Pesca South Bend, ma, naturalmente, indossava degli abiti diversi, parlava con un accento diverso e aveva avuto un’infanzia diversa, magari una tipica infanzia americana passata in una città come Lordsburg, New Mexico, o Winchester, in Virginia.
L’ho visto mentre inventava una nuova esca rotante per la pesca alla trota in America. L’ho visto prima lavorare d’immaginazione e poi col metallo, i colori e gli ami, provando prima una cosa e poi l’altra, prima aggiungendo un po’ di movimento, poi togliendocelo e quindi tornando a mettercene dell’altro, ma stavolta diverso, finchè alla fine l’esca era bella e inventata.
Allora aveva chiamato i superiori. Appena quelli vedevano l’esca, cadevano tutti svenuti. Solo, in piedi in mezzo a quei corpi stesi a terra, Leonardo teneva in mano l’esca e decideva di darle un nome. La chiamava “L’ultima cena”. Poi si dava da fare per far rinvenire i suoi capi.
Nel giro di pochi mesi quell’esca per la pesca alla trota divenne la sensazione del ventesimo secolo, sorpassando di gran lunga imprese superficiali come Hiroshima o il Mahatma Gandhi. In America si vendettero milioni di “Ultime cene”. Perfino il Vaticano ne ordinò diecimila, quantunque lì non avessero neanche una trota.
La gente faceva a gara per fare la pubblicità all’esca. Trentaquattro ex presidenti degli Stati Uniti dissero tutti: “Con “L’ultima cena” ho preso il massimo”.
R.B. 1967
* Questa mostra è stata possibile grazie al gentile aiuto e alla straordinaria competenza di M.V, T.J, D.S, A.C, F.S. e G.C. Ma soprattutto di R.B, riposi in pace. *
La mostra inaugura il 26 settembre nell'ambito di OUVERTURE 2013, dalle ore 18.30 alle ore 22.30
Guido Costa Projects
via Mazzini, 24 Torino