Per la quinta edizione del progetto "All'aperto", l'artista inaugura un intervento pubblico permanente: un roseto con una quindicina di varieta' di fiori, alberi da frutto, arredi disegnati dall'artista, una scalinata che fronteggia un frammento di palco, una mezzaluna al neon e il titolo dell'opera - I baci piu' dolci del vino - in cemento lungo 32 metri.
La Fondazione Zegna presenta la quinta edizione di ALL’APERTO, a cura di
Andrea Zegna e Barbara Casavecchia.
I baci più dolci del vino, il nuovo progetto di Marcello Maloberti, inaugura il 5
ottobre 2013 con una grande azione collettiva.
Canti di uccelli, serenate alla luna, il rumore del mare, cori di piccoli lupi, baciamani e
azioni poetiche: il pomeriggio del 5 ottobre Marcello Maloberti festeggerà così, a
Trivero (Biella), la quinta edizione di ALL’APERTO. Un happening festoso che corona
la collaborazione dell’artista con alcune associazioni del paese. Ad accogliere tutti, il
primo intervento pubblico permanente di Maloberti: un piccolo “giardino delle
delizie”.
Intitolato I baci più dolci del vino (una citazione dal Cantico dei Cantici, ripresa da una
celebre canzone pop americana del dopoguerra, Kisses Sweeter Than Wine, così
come da una movimentata performance teatrale di Öyvind Fahlström all’Armory di
New York, nel 1966), il giardino comprende numerosi elementi. Il più visibile è la
monumentale scritta in cemento da 32 metri che ne scandisce il titolo. Il più
profumato, un roseto con una quindicina di varietà di fiori, tutti bianchi. Inoltre, ci sono
alberi da frutto, arredi disegnati dall’artista, una scalinata che fronteggia un
frammento di palco e una mezzaluna al neon “che ogni sera augura una buonanotte
serena al paese”, dice Maloberti, tra i protagonisti del Padiglione Italia della 55ma
Biennale di Venezia.
“Ho scelto un titolo che evoca un’immagine, una situazione. Un giardino per me ha
come obiettivo la “delizia”, cioè la felicità, la gioia, la voglia di dolcezza, lo stare
insieme senza retorica. È un lavoro nato dalla richiesta di alcune associazioni di
Trivero, che nell’inaugurazione trova la sua prima espressione comune, ma che si modificherà liberamente nel corso del tempo. Un luogo semplicemente da vivere,
senza alcuna mia regia sugli eventi futuri, come concerti o feste”.
I baci più dolci del vino occupa un’area ora inutilizzata tra la piscina e la palestra
comunale di Trivero, sulle terrazze del Centro Zegna, un tempo adibita ai giochi delle
bocce e ancor prima a manifestazioni sportive, balli, concerti – e quindi viva nella
memoria locale. Oltre alle associazioni, Maloberti ha coinvolto nella genesi dell'opera
anche i ragazzi e le insegnanti delle scuole elementari di Ronco, una delle frazioni di
Trivero, dando vita, nel mese di giugno, a una passeggiata collettiva nei boschi, tra
lune di carta, lupi immaginari e scoperta della natura.
Per la realizzazione del giardino, Maloberti ha collaborato con l’esperto di
bioenergetica Marco Nieri, per creare un percorso che non fosse solo piacevole, ma
salutare dal punto di vista degli influssi positivi delle piante – carpini, tigli, meli –
sull’organismo umano. Per ogni albero sono stati indicati i principali organi sui quali
l’energia sviluppata può influire con la sua massima efficacia terapeutica.
Il processo di elaborazione di I baci più dolci del vino sarà documentato, insieme alla
performance inaugurale, da un catalogo pubblicato e distribuito da Mousse con testi di
Anna Zegna, di Andrea Zegna, oltre a una conversazione tra Barbara Casavecchia,
Andrea Lissoni (curatore HangarBicocca, Milano) e Marcello Maloberti.
In concomitanza con l’inaugurazione della quinta edizione di ALL’APERTO,
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Biella) presenta la XVI edizione di
ArtealCentro, ospitando dalle 18.30 diverse mostre, tra cui Visible. On Display,
progetto di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in partnership con Fondazione
Zegna, a cura di Matteo Lucchetti e Judith Wielander. Visible – where art leaves its
own field and becomes visible as part of something else è un premio di produzione
biennale e un progetto di ricerca dedicati alle pratiche artistiche impegnate nella sfera
sociale in un contesto globale.
Biografia
Marcello Maloberti (nato a Cologno, Lodi, nel 1966) vive e lavora a Milano. È tra i
protagonisti del Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2013.
Tra le personali più recenti, si ricordano: MACRO, Roma (2013); Generali Foundation,
Vienna (2010); GAMeC, Bergamo (2009); Galleria Raffaella Cortese, Milano (2007).
Maloberti ha esposto in numerose istituzioni, in Italia e all'estero, quali Museion,
Bolzano; Frankfurter Kunstverein; Collection Lambert, Avignone; De Appel,
Amsterdam; Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano; Galleria d'Arte Moderna,
Bologna; Centro Luigi Pecci, Prato. Ha realizzato interventi performativi per
Copenhagen Art Festival (2012); CAC Brétigny, Parigi (2011); Performa, New York
(2009).
marcellomaloberti.com
ALL’APERTO è un'iniziativa della Fondazione Zegna, istituzione non profit che dal
2000 sostiene progetti in ambito culturale, sociale, medico e ambientale per comunità
localizzate in varie parti del mondo. Nata con l'intento di rendere sempre più fruibile
l'accesso all'arte contemporanea e ai suoi valori, ALL'APERTO sviluppa nell'area
attorno a Trivero, con cadenza annuale, una serie d'interventi site specific permanenti
ideati da artisti di fama internazionale che si rivolgono al territorio e ai suoi abitanti.
Il progetto ha preso avvio nel 2008 con una spettacolare installazione del francese
Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938): un arcobaleno verde-azzurro di 135
bandiere che incorniciano i tetti del lanificio (Le Banderuole colorate, lavoro in situ,
2007, Trivero); un “gran pavese” che assolve al compito elementare di segnare il
vento, registrando i mutamenti del tempo, della luce e delle stagioni, ma anche di
trasformare, con l’aiuto del colore, un luogo profondamente familiare a tutti gli abitanti.
Nel 2009 il protagonista è stato Alberto Garutti (Galbiate, Lecco, 1948) con una serie
di panchine in cemento sulle quali siedono uno o due ritratti dal vero di cani. Su
ciascuna, una didascalia esplicativa che funge sia da dedica sia da titolo: Il cane qui
ritratto appartiene a una delle famiglie di Trivero. Quest’opera è dedicata a loro e alle
persone che sedendosi qui ne parleranno. A settembre 2011, Stefano Arienti (Asola,
Mantova, 1961) ha inaugurato I Telepati, un’opera composta da un’ampia rete Wi-Fi,
che consente la navigazione gratuita a tutti gli abitanti di Trivero, e da una serie di
omonime sculture in pietra che segnalano le aree coperte dal segnale e i cui volti
sono nati dai disegni degli studenti delle scuole locali. Nel 2012, Roman Signer ha
inaugurato con un'affollata azione pirotecnica il suo Horloge, una sorprendente
“scultura-tempo” che scandisce il passaggio dei minuti senza ricorrere alle lancette.
La scelta di introdurre l’arte contemporanea in questi luoghi si lega alla storia del
fondatore Ermenegildo Zegna, secondo il quale qualità e impegno imprenditoriale non
prescindono dalla tutela dell’ambiente naturale, sociale e culturale in cui viviamo. Allo
sviluppo e alla valorizzazione iniziate dal fondatore del Gruppo a Trivero attraverso la
costruzione di numerose opere sociali e della Panoramica Zegna (dal 1930),
proseguite dalle generazioni a seguire attraverso la nascita del progetto Oasi Zegna
(1993), della Fondazione Zegna (2000) e di Casa Zegna (archivio storico aziendale e
spazio di aggregazione culturale inaugurato nel 2007), si aggiunge con ALL’APERTO
un altro tassello, che testimonia assieme l’impegno e la coerenza del Gruppo Zegna
sul territorio dove ancora oggi si produce il tessuto riconosciuto in tutto il mondo.
Il progetto ALL’APERTO è patrocinato dal Comune di Trivero, dalla Provincia di Biella
e dalla Regione Piemonte.
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FONDAZIONE ZEGNA
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federico.amato@efficere.it
Conferenza stampa: mercoledì 2 ottobre 2013, ore 10.00. Ermenegildo Zegna, via Savona 56/A, Milano
Inaugurazione: sabato 5 ottobre 2013, ore 16.30 – 18.30. Centro Zegna, via Marconi 39/40, Trivero (Biella)
Centro Zegna
via Marconi 39/40, Trivero (Biella)