Artopia Gallery
Milano
via Lazzaro Papi, 2
02 5460582 FAX 02 5460582
WEB
Rotta di Collisione
dal 9/10/2013 al 13/11/2013
mar-sab 14.30-19.30

Segnalato da

Maria Domenica Rapicavoli




 
calendario eventi  :: 




9/10/2013

Rotta di Collisione

Artopia Gallery, Milano

Leonora Bisagno, Alice Grassi, Maria Domenica Rapicavoli e Alessandro Sambini propongono una sequenza di immagini, un montaggio che lega fatti reali ed ipotetici, aprendo nuove possibilita' interpretative.


comunicato stampa

---english below

a cura di Gaia Tedone

You must not fall. When you lose your balance, resist for a long time before turning yourself toward the earth. Then jump.
You must not force yourself to stay steady.
You must move forward.
– Philippe Petit 1974

Rotta di collisione esplora le traiettorie invisibili e gli equilibri transitori che tracciano i confini del paesaggio contemporaneo e della sua iconografia, sospesa tra presente e passato, terra e cielo.
Il paesaggio é teatro dell’incessante conflitto fra natura e storia: assorbe l’impatto e i frammenti di scontri passati, svela i sintomi di pericoli imminenti. Un comune senso di urgenza unisce le opere in mostra nella loro distinta ricerca e rappresentazione dello spazio antropizzato, pellicola su cui si imprimono le tracce di un determinato orizzonte temporale e di un’epoca storica. Sulla terra, patologie naturali e detriti artificiali sono i segni di processi irreversibili di deterioramento del territorio. In aria, corpi e particelle si muovono nell’atmosfera agendo da vettori di equilibri geopolitici, residui di ideologie e di esperienze individuali e collettive.

Il percorso espositivo, strutturato sui due piani della galleria, riflette questa tensione, valorizzando associazioni formali ed opposizioni concettuali fra opere esistenti e nuove produzioni. Al primo piano, Alessandro Sambini e Alice Grassi presentano Cumuli 2010 e Phoenix 2009, due progetti fotografici che considerano l’identità e la fisionomia del paesaggio come un sistema di equilibri naturali e culturali in costante trasformazione. Maria Domenica Rapicavoli e Leonora Bisagno indagano il rapporto fra paesaggio e conflitto, recuperando il valore storico e simbolico di frammenti e residui di materia nelle opere fotografiche Tracce # 1 2013 e Louvre 2012 e nelle installazioni Crateri (incontro su terra) 2012 e Disrupted Accounts 2013.

Al piano superiore, le opere sollecitano riflessioni di natura più astratta legate alla rielaborazione della storia e della memoria. L’installazione URSS 1976 2012-2013 di Leonora Bisagno soppesa l’eredità dell’ideologia sovietica, mentre la nuova produzione fotografica di Maria Domenica Rapicavoli prosegue l’indagine dell’artista sulla presenza di forze militari americane nello spazio aereo siciliano. Infine, le recenti opere di Alice Grassi Appunti sul volo 2013 offrono uno spunto suggestivo sull’idea di equilibrio, resistenza ed evanescenza. Si tratta del primo nucleo di una più ampia ricerca ispirata dalla celebre figura di Philippe Petit, il funambolo francese che nel 1974 attraversò le torri del Word Trade Center di New York.

Partendo da un’approfondita ricerca iconografica e dallo studio dello spazio visibile e immateriale che li circonda e suggestiona, gli artisti propongono una sequenza stimolante di immagini, un montaggio che lega fatti reali ed ipotetici, aprendo nuove possibilità interpretative. Sfondo di imprese epiche o sensore di disagi sistemici, il paesaggio diventa icona. Il suo stato di salute é al centro di considerazioni più ampie che riguardano l’incessante desiderio di progresso di un pianeta che si muove intorno al sole insieme a migliaia di asteroidi, nel pericolo costante di un’imminente collisione.

Leonora Bisagno
Solo shows: 2012 Ultranature project, con Bruno Baltzer, mostra organizzata dall’Ambasciata del Lussemburgo a Tokyo; Un ciclone tropicale nell’emisfero boreale, con Claudia Passeri, a cura di D. Igniti, P. Gaglianò, galerie Dominique Laang, Dudelange; 2011 Antipodi_to be worlds, con ultranature, a cura di R. Olsen, SRISA gallery, Firenze; 2010 Da desiderio a desiderio, con Jacopo Miliani, a cura di P. E. Antognoli Viti, P38 Art projects, Lucca; 2009 Highest common factor, con Paula Muhr, a cura di M. Walerich, CNA, Dudelange, Luxembourg; 2007 Limen, a cura di C. Camoni, L. Bertolo, testo di B. Ibry, MAGra, Valmozzola, Parma Group shows: 2013 Rotta di collisione, a cura di G. Tedone, Galleria Artopia, Milano; 2012 Making of, a cura di K. Muhlen, M. Bayerdoerfer, I. Henrion, Casino Luxembourg; Ultranature project, open studio, 11.05.2012, Tokyo Wonder Site; Ultranature project, open studio, 28.04.2012, Tokyo Wonder Site; Cartabianca, a cura di D. Filardo, L. Bruni, P. Gaglianò, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova; XX anni, FSM, giuria: R. Valtorta, D. De Luigi, G. Calvenzi, Firenze; The Wall_atelier Luxembourg, progetto di P. Gaglianò, Info Lab, Luxembourg; 2011 Controcorrente, a cura di P. Gaglianò, ultranature project al Teatro Studio di Scandicci ; Sleep Disorders, a cura di M. Auburtin, D. Igniti e B. L. Aman, galerie Nei-Liicht, Dudelange; Home_nature, videoproiezione, a cura di K. Baraldi e L. Keyrouz, Nervesa; Ultranature project a Carrés Rotondes, per il “Month of Photography” in Luxembourg; Emotions, Villa Vauban, Luxembourg; Portfolio Night, proiezione video di Untitled (sky), CNA, Luxembourg; 2010 Visioni di città, a cura di P. Gaglianò, videoproiezione con Bruno Baltzer, Scandicci; Tuscany, a cura di P. L. Tazzi, Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago; Apogee, anteprima del libro, Villa Romana, Firenze; Talking to rocks, a cura di N. e P. E. Viti Antognoli, Villa Romana, Firenze; Festa del migrante, a cura di G. Gianuizzi, A. Santomauro, V. Checchia, Neon Campobase, Bologna; Ripresa, a cura di P. L. Tazzi, Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago; Geografie, Fiera Miart di Milano con Galleria Room, Milano; 8 minuti dal sole, 1 minuti dala luna, a cura di A. Romanini, Lu.C.C.A, Center of Contemporary Art, Lucca

Alice Grassi
Solo shows: Can't find my way home, Videoinstallazione e fotografie, Selezionata per la mostra personale Premio Intersection, Kunst Art, Bolzano; 2008 Eat me slowly, Fotografie e Libro d'artista, Duet Gallery, Varese; 2003 In cerca di cibo, installazione fotografica, centro culturale Achab, Catania Group shows: 2013 Rotta di collisione, a cura di G. Tedone, Galleria Artopia, Milano; Host/Guest, In Series, a cura di A. Guillot, Palazzo Mauri – Palazzo Collica Arti visive, Spoleto, Accademia di Belle Arti Palazzo Vanasco, Catania, RARE Office, Berlino; 2012 Can’t find my way home, Controforma, Milano-Daegu Exchange, Art Space Purl, Daegu, Korea; Spanish Moss, Terra Arte, a cura di F. D’Amico, C. Canali, Partenopoli; Phoenix, Koinè gallery, a cura di M. Cantone, Scicli; Unsweetened, RARE Office – Rethinking Architecture Research Experience Biblioteca Universitaria di Pisa, Studio Gennai, SMS- Centro Espositivo Museale San Michele degli Scalzi, Pisa; Can't find my way home, videoinstallazione, Ile flottante, AMACI, giornata del contemporaneo, Arba-ésa académie royale des beaux–arts de Bruxelles école supérieure des arts, a cura di V.Barbagallo, T. Perugini, Artecontemporanea Bruxelles, Abadir, Catania; Phoenix, fotografia, AMACI, giornata del contemporaneo, a cura di A. Stazzone, Palazzo Platamone, Catania; Babel, La Specularietà imperfetta, antologia di video arte, a cura di R. Bianchini, Artekne Fiera, Palazzo Gattini e Chiesa di S. Maria dè Armenis, Matera

Maria Domenica Rapicavoli
Solo shows: 2013 Disrupted Accounts, a cura di A. Ferlito, BOCS, Catania; 2012 My name is...MDR, screening a cura di M. Ferraioli, [.BOX] Videoart Project Space, Milano; 2010 IF YOU SAW WHAT I SAW#repetition, a cura di G. Iovane, Palazzo Riso, Palermo; Zero Gradi di Separazione, a cura di C. Cravero, Artegiovane, Torino; Passage, con Janne Shafer, Italian Cultural Institute, Wolfsburg; 2007 Partners in Crime, con Anna Friedel, RAUM500 Gallery, Munich; 2006 Sono Come Tu Mi Vuoi?, a cura di E. Coco, ABADIR, Catania Group shows: 2013 Rotta di collisione, a cura di G. Tedone, Galleria Artopia, Milano; A Love Meal, Collection Sandretto Re Rebaudengo, Whitechapel Gallery, Londra; The 833 Hour Cineclub, a cura di R. Doubal, A. Steadman, E. Vincent, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Shifting Gazes, a cura di C. Takengny, G. Tedone, Guest Projects, Londra; Videorover Season 5, screening a cura di R. Steinberg, NURTUREart, New York; 2012 Whitney Independent Study Program-Studio show, 161 Bowery, New York; 2011 Ariane de Rothschild Art Prize, a cura di L. Barreca and M. Smarrelli, Palazzo Reale, Milano; Archive Fever, a cura di G. Iovane, Frigoriferi Milanesi, Milano; 2010 PPS Paesaggio e Popolo della Sicilia, a cura di G. Iovane, Palazzo Riso, Palermo; ABLO, a cura di F. Bonami, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Rotonda di Via Besana, Milano; VideoReport Italia 2008_09, a cura di A. Bruciati, GC. AC, Monfalcone; IMAGO Premio Termoli 2010, a cura di M. Mirolla, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli; Premio Razzano, BIENNALE DI BENEVENTO, ARCOS Museo d’arte Contemporanea, Benevento; 2009 SCREEN PLAY, James Taylor Gallery, Londra; Emerging Talents-New Italian Art, Strozzina- Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze; DA QUI # 01.09, Galleria Gianluca Collica, Catania

Alessandro Sambini
Projects: Da Marzo 2010, co-fondatore di Limitazioni Temporanee, spazio eventi a Milano; Maggio 2012 One is Dead. Una performance sull’immagine mancante di Osama Bin Laden. Centro Sperimentale di Cinematografia, Milano; Gennaio 2011: Burji Khalifa, a bombed tower grasps our gaze again aka ABTGOGA 1, una video-installazione sulla torre più alta al mondo. Un esperimento di montaggio che ruota attorno alla produzione di una narrazione amatoriale comunitaria caratterizzata da nuove forme di immaginario e voice over: “What Does (making) History Mean?”; Dicembre 2009 Danger as Landscape/Cumulus/’Na Mota e ‘Na Busa, una serie di riflessioni ed esperimenti visuali legati al tema del paesaggio e della sua rappresentabilità; Settembre 2009 Bona Fide, un progetto video sui collaboratori domestici di Hong Kong. Un Documentario sul ruolo della “macchina da presa” nello spazio domestico, sul ruolo del contratto visivo come forma di controllo e regolamentazione del flusso immigratorio ad Hong Kong; Settembre 2009 Grande Riffa al Don Bosco, un progetto site specific per il MUSEION - MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DI BOLZANO, in collaborazione con Daniele Ansidei, a cura di Denis Isaia; Novembre 2008 Presidents, una video installazione, una riflessione sulla rappresentazione del Sovrano; Febbraio 2007 Ghe Pronto, un lavoro fotografico sul pranzo e sulla famiglia italiana; Gennaio 2007 Mompracem-Roma, un progetto che mostra come la fiction italiana perpetui alcuni canoni visivi legati alla rappresentazione dell’Altro; Ottobre 2006 Dialogandia un meta-progetto tra information design, fotografia ed etnografia. Una ricerca a più livelli sui dialoghi a tavola tra i famigliari ed il rapporto tra questi e il territorio circostante; Maggio 2005 Dov’è il Polesine, un viaggio fotografico in una delle regioni più sconosciute d’Italia. Una ricerca sociologica, una mappa di comportamenti nel pieno della globalizzazione. Group shows: 2013 Rotta di collisione, a cura di G. Tedone, Galleria Artopia, Milano; 2012 Nostalgia del Presente, Galleria Biffi Arte, a cura di A. Madesani, Piacenza; Art Around, Immagini per lo spazio Pubblico, Museo di Fotografia di Cinisello Balsamo, a cura di M. Balduzzi; 2011 Or-Bits.com, Seeing is Believing? mostra online a cura di G. Tedone; Arsnowseragiotto, Di alcune case, a cura di W. Guadagnini, Padova; FORMA, Milano un minuto prima, con il progetto QD di T. Perfetti, Milano; Festival Europeo della Fotografia di Reggio Emilia, GD4Photoart, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia; 2010 GD4Photoart, La fotografia s’industria, Pinacoteca Nazionale di Bologna; 2009 Museion, Museo di Arte Contemporanea di Bolzano, Cubo Garutti, “LA GRANDE RIFFA” un progetto site-specific con D. Ansidei, a cura di D. Isaia, Bolzano; XIII Premio Nazionale Gallarate per le Arti Visive, Terzo Paesaggio, La fotografia Italiana Oggi, GAM, Gallarate; Screening, a cura di G. Tedone e M. L. Ghidini. James Taylor Gallery, Londra; 2008 Del paese e altre storie, a cura di D. Isaia, Palazzo Ducale, Genova; Interno italiano, Pirellone, spazio eventi, Milano, / MIART 2008; 2007 Lightworks, galleria civica, Bolzano; Gli Altri, spaziocorsogenova7, Milano

Gaia Tedone
E’ una curatrice indipendente che vive e lavora a Londra. Dopo aver conseguito un MFA in Curatela presso il Goldsmiths College di Londra (2006-2008), ha partecipato al Whitney Independent Study Program a New York come Curatorial Fellow (2011). Ha recentemente lavorato alla Tate Modern, occupandosi delle acquisizioni di opere per la Collezione di Fotografia e di Arte Internazionale e della loro esposizione, ed é stata precedentemente un Assistente Curatore alla David Roberts Art Foundation di Londra (2008-10). Ha curato numerose mostre e progetti tra cui: Shifting Gazes (Guest Projects, Londra, 2013), Is Seeing Believing? (or-bits.com, TRUTH, 2011), Foreclosed. Between Crisis and Possibility (The Kitchen, New York, 2011), Nervous System, (James Taylor Gallery, Londra, 2009), Every Story is a Travel Story (Candid Arts Trust, Londra, 2008). Nel 2008 ha co-fondato il magazine d’arte IMpress, partecipando alla pubblicazione del libro A Fine Red Line (A Curatorial Miscellany). Nel 2014 Gaia curerà la mostra Twixt Two Worlds alla Whitechapel Gallery di Londra e al Towner Museum di Eastbourne nel contesto di una curatorial fellowship promossa dalla Contemporary Art Society e Whitechapel Gallery sponsorizzata dall’Art Council of England.

Artopia
La galleria copre un ampio programma curatoriale che include sia nuovi media (fotografia, video, installazione, performance) sia media più tradizionali (disegno, pittura, scultura). Sin dall’inizio della sua attività nel 2001, la galleria ha proposto figure emergenti del panorama artistico italiano ed internazionale che hanno realizzato importanti progetti site specific quasi sempre integrati con la quotidianità dell’ ex abitazione attigua, instaurando in tal modo una dinamica interessante tra queste due dimensioni. Nel corso della sua attività sono state numerose le collaborazioni con spazi pubblici e privati come Viafarini, il Centro Culturale Svizzero, Lambretto Art Project, tutti a Milano, la Fondazione Adriano Olivetti a Roma, la Fondazione Fotografia Europea a Reggio Emilia, Palazzo Riso a Palermo, il Museo di Fotografia di Salonicco, la galleria Peter Kilchmann di Zurigo, la galleria Stux di New York, la Kerlin Gallery di Dublino. Nel 2012 Artopia inaugura in una veste architettonica rinnovata dallo studio di architettura barreca & la varra: con l’ annessione di un secondo livello si stacca in modo definitivo dalla dimensione abitativa sviluppandosi autonomamente all’interno di uno spazio verticale e più compatto. I due ambienti, entrambi dotati di un ingresso autonomo ma in dialogo tra di loro, conferiscono ad Artopia freschezza e versatilità e consentono una maggiore articolazione dei progetti espositivi. Da tutto ciò nasce uno spazio nuovo che si modella intorno a ciascuna proposta e si apre ad un ampio ventaglio di possibilità e suggestioni culturali.

---english

curated by Gaia Tedone

Rotta di collisione explores the invisible trajectories and transitory balances that delineate the boundaries of the contemporary landscape and its iconography, suspended between present and past, earth and sky. The landscape is the stage for the ongoing conflict between nature and history: it absorbs the impact and fragments of past clashes, while exposing the symptoms of upcoming turmoils. The works on display share a common sense of urgency in their distinct research and representation of the human-made landscape as a permeable membrane, where the traces of a specific historical time and horizon are inscribed. On the earth, natural diseases and artificial debris are signs of the landscape's irreversible processes of deterioration. In the air, corps and particles move within the atmosphere as vectors of geopolitical shifts, the remaining of ideologies and of individual and collective experiences.

The exhibition, which is structured across the two gallery's floors, reflects such a tension and encourages formal associations and conceptual oppositions between existing works and new productions.

On the ground floor, Alessandro Sambini and Alice Grassi present Cumuli 2010 and Phoenix 2009, two photographic projects that consider the identity and appearance of the landscape as a system of evolving natural and cultural elements. Maria Domenica Rapicavoli and Leonora Bisagno address the relationship between landscape and conflict, recuperating the historical and symbolical value of material residuals in the photographic works Tracce#1 2013 and Louvre 2012 and in the installations Crateri (incontro su terra) 2012 and Disrupted Account 2013. On the above floor, the works suggest more abstract considerations on the reprocessing of history and memory. The installation Urss 1976 2102-13 by Leonora Bisagno assesses the legacy of the soviet ideology, while Maria Domenica Rapicavoli's new photographic production continues the artist's investigation on the presence of american military forces within the sicilian air space. Finally, Alice Grassi's recent works Appunti sul volo 2013 are evocative of the idea of balance, resistance and disappearance. There are the first group of a broader series inspired by the famous character of Philippe Petit, the tightrope acrobat who illegally crossed the World Trade Centre in New York in 1974.

The artists in the show depart from an in-depth iconographic research and an attentive study of the space which surrounds them to propose a suggestive sequence of images - a montage that bridges real facts and imaginary ones, opening up new interpretative patterns. The landscape, which is at once the backdrop of epic endeavours and the sensor for imminent calamities, turns into an icon. Its heath conditions are at the centre of a broader reflection on the drive towards progress of a planet which moves around the sun alongside millions of asteroids, in the constant risk of an imminent collision.

Artopia
The gallery covers a broad curatorial program that includes both new media (photography, video, installation, performance) and more traditional media (drawing, painting, sculpture). Since the beginning of its activity in 2001, the gallery has proposed emerging figures of italian and internationally artists who have made significant site-specific projects almost always integrated with everyday life of ex next door house, thereby establishing an interesting dynamic between these two dimensions. In the course of its activities have been numerous collaborations with public and private spaces as Viafarini, Centro Culturale Svizzero, Lambretto Art Project, all in Milan, the Fondazione Adriano Olivetti in Roma, Fondazione Fotografia Europea in Reggio Emilia, Palazzo Riso in Palermo, the Museo di Fotografia in Salonicco, the gallery Peter Kilchmann of Zurigo, the Stux gallery in New York, the Kerlin gallery in Dublino. In 2012 Artopia opens in a new architectural form curated by the architectural firm barreca & la varra: with the incorporation of a second floor it permanently comes off the housing dimension developed independently within a vertical and more compact space. The two rooms, both equipped with a own entrance but in dialogue with each other, give to Artopia freshness and versatility, allowing a wider range of exhibition projects. This led to a new space that is modeled around each proposal and open to a wide range of possibilities and cultural influences.

Immagine: Alice Grassi, Appunti sul volo #1 2013

Opening 10 ottobre ore 18:30_21:00

Artopia
via Lazzaro Papi, 2 - Milano
da martedì a sabato ore 14.30_19.30
La mattina su appuntamento

IN ARCHIVIO [59]
Carlo Guaita
dal 24/11/2015 al 21/1/2016

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