Messaggi ecologici in citta'. 4 street artist presentano in una mostra collettiva i loro lavori "rivoluzionari" con timbro eco-friendly. A cura di Massimo Premuda e Gruppo 78.
Giovedì 24 ottobre alle ore 18, al DoubleRoom arti visive di Trieste,
inaugura “ECOGRAFFITI messaggi ecologici in città”, mostra internazionale
curata da Massimo Premuda e organizzata in collaborazione con il Gruppo78
e la Stazione Rogers.
Se fino a ieri i graffitari di tutto il mondo disegnavano su edifici,
vagoni e infrastrutture urbane con bombolette spray indelebili, con il
rischio di multe salate o addirittura le manette, oggi una nuova
generazione di artisti urbani continua a lanciare messaggi di
contro-cultura nelle strade utilizzando però i graffiti ecologici,
avvalendosi cioè di tecniche e materiali sostenibili, come muschio, fango,
pulitrici a getto d’acqua e colori naturali.
In mostra foto e video di tre fra i più interessanti street artist
internazionali capaci di rivoluzionare le pratiche del graffitismo, non più
indelebile e illegale, ma al contrario rinnovabile, consentito e
addirittura amico dell’ambiente.
Ad esempio, ispirandosi al verde urbano la grafica e illustratrice
inglese Anna Garforth realizza interventi artistici sui muri dei palazzi con materiali
sostenibili, come il muschio, da cui il progetto MOSSenger; messaggi
particolarmente poetici e dalla raffinata veste grafica realizzati con la
tecnica del moss graffiti, il graffito di muschio vivente appunto.
E sempre dal Regno Unito arriva anche l’artista urbano Paul Curtis,
conosciuto come Moose, che da oltre 10 anni pratica i reverse graffiti,
realizzando immagini su muri, strade, piazze e marciapiedi delle città
semplicemente rimuovendo lo sporco dell’inquinamento con potenti
idropulitrici o detergenti, e che per denunciare l’onnipresente smog lancia
messaggi ambientalisti e invita le persone a stili di vita più ecologici.
Infine l’artista attivista americano Jesse Graves che combina i due
elementi fondamentali per la vita sul pianeta, la terra e l’acqua, in
un’eco-vernice da usare con semplici stencil per veicolare provocatori
messaggi di protesta ma sempre nel rispetto di madre natura. Mud graffiti,
realizzati col fango e facilmente deperibili, per combattere l’industria
alimentare, gli OGM, lo sfruttamento degli animali e la pena di morte, e
incentivare l’uso della bici e il verde in città, e rispettare i cicli
della natura e gli animali nel loro ambiente.
In mostra, oltre a foto e video che documentano gli interventi realizzati
dagli artisti internazionali in giro per il mondo e che ne svelano le
singolari tecniche, anche un’installazione site specific dell’artista
regionale Mattia Campo Dall’Orto. Un importante graffito anamorfico da
interno che va a sottolineare la complessa struttura architettonica dello
spazio, aprendo nuovi punti di vista sul luogo in questione.
Inaugurazione giovedì 24 Ottobre 2013 alle 18
DoubleRoom
via Antonio Canova 9, Trieste
da lunedì a giovedì dalle 17 alle 19
Ingresso libero