Ecos Gallery
Roma
via Giulia, 81/a
06 68803886
WEB
Nicolantonio Mucciaccia
dal 12/11/2013 al 4/12/2013

Segnalato da

Ilaria Callari




 
calendario eventi  :: 




12/11/2013

Nicolantonio Mucciaccia

Ecos Gallery, Roma

Walking. L'artista-stilista con un coppio evento artistico presenta le sue opere e una nuova collezione di abiti (per Default.exe) con performance.


comunicato stampa

a cura di Francesco Gallo Mazzeo

Walking e’ la straordinaria mostra personale d’arte contemporanea di Nicolantonio Mucciaccia curata da Francesco Gallo Mazzeo. Walking sara’ presentata presso la Ecos Gallery in via Giulia, 81/a il 13 novembre 2013 alle ore 19:00 e terminerà il 5 dicembre 2013. “Walking” (camminando) e’ l’azione piu’ naturale dell’evoluzione del genere umano espressa in chiave artistico-simbolica, infatti l’azione artistica mucciacciana e’ profondamente intrisa di significati metaforici, il camminare in divenire rappresenta un evoluzione del nostro andare avanti nella vita, di intraprendere nuove strade, di avviare i nostri mutamenti fisici, psichici o spirituali che siano per raggiungere obiettivi, superare le difficolta’ e o i nostri limiti. Gli avventori al vernissage “Walking” assisteranno ad un doppio evento artistico unico nel suo genere dove l’artista e stilista Nicolantonio Mucciaccia presentera’ oltre le sue opere, anche la sua nuova collezione di abiti di tendenza e moda realizzati con il marchio DEFAULT.EXE. www.defaultexe.com .

La fashion art performance DEFAULT.EXE si svolgera’ nelle immediate vicinanze della stessa Ecos Gallery al termine del vernissage presso il MUSIC INN (Largo dei Fiorentini 3), famoso locale romano del jazz internazionale e della vita mondana cittadina. Un appuntamento da non perdere per i cultori dell’arte e della moda. (Ilaria Callari).

Profondità

A cura di Francesco Gallo Mazzeo

All’inizio, al primo sguardo, si resta confusi, affascinati da un grande reticolo, fitto, incombente, indistinto, fatto di segni su segni, disegni, tornanti, volute, geometrie, sovrapposizioni, tagli, grovigli, fughe e apocalissi come in un grande caos, come in una ricerca del sé, del suo grande respiro, sibilo e tocco, che si spinge lontano, oltre ogni orizzonte interiore, a guida di luce. Poi, man mano, la vista s’abitua alla tenue luce segreta, entra nell’intimità, vicina e remota, nella carezza formale, nella sottigliezza “brutale” e man mano, si schiude un segreto, sorge uno scrigno in cui viene assorbito un mondo, un intero mondo di sogni ed ossessioni, di incubi ed adorate passioni e tutto si tiene in un farsi e disfarsi continuo di forme e di contenuti, che sono, in quanto fantastici ed irreali, più reali di ogni reale, perché appartenenti ad un’altra vita, forse alla vera vita. Si dilata un universo poetico, che è come una tela primordiale mischiata a tecnologia attuale, un incontro tra profondità antropologica, che dialoga col “tutto”, e tecnicalità sapiente che mischia e mischia in un labor novus, tutto avvolto nel mistero dell’ombra, tanto più in quanto aspira alla luce, tende ad essa, ma sente il peso, la gravezza in cui tutti noi abitiamo, ora bianchi di speranza, ora rossi di rabbia, ora neri di male. Una condizione instabile (quella che indaga Nicolantonio Mucciaccia) che appena credi d’averla compiuta, compresa, afferrata, sfugge, si mimetizza, ti terrorizza t’attrae inesorabilmente. Una querelle sapienziale, elaborata come un grande caleidos, come un ultra labirinto, come un rizoma forse, in cui tutto si forma, si trasforma, sfavilla, svanisce, s’annulla, pronto a rinascere, dove minore è pregiudizio, arroganza, morta cecità, e si può partire con un nuovo alfabeto, che feconda occhi, sguardi che emergono da vortici immondi, come diaboliche filiazioni di specchi concavi, convessi, istoriati, tentatori, mentre la luce è là inesorabile ed infinita, dietro la fitta nebbia. Un’ artisticità profonda, scavata, che è del sé, oltre che dell’altro da sé, totale, missionaria, di un uomo in rivolta, di scambi simbolici, oltre ogni ideale ascetico, paradossalmente carnali, come ontologie immanenti, transiti corporei ed estracorporei, sentimenti sospesi, pessimisti e tragici, ma con lo spudorato coraggio dell’esserci, dell’essere oltre ogni fenomenologia, portando con sé tutto, per distillare le essenze di tanti incontri, quelli per tutti, quelli per pochi, pochissimi, e ricostruire un piano di valori, di qualità, di alchimie rotanti di negazioni, di verità, distinte, ma non separate: opere!

Al termine del vernissage degustazione inaugurale offerta dall'azienda Casale del Giglio presso Ecos Gallery.

Ufficio stampa: Ecos Gallery, Ilaria Callari.
Addetto alla fotografia e video: Salvatore Giovanni Battista Grimaldi.

Fashion Performance a fine vernissage - Music Inn Largo dei Fiorentini, 3

Ecos Gallery
via Giulia, 81/a - Roma

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