Spazio Audiomedica
Parma
via Repubblica, 49 (ingresso da b. go al Collegio Maria Luigia)
0521 207097 FAX
WEB
Serena de Gier
dal 14/11/2013 al 11/12/2013
9-12.30 e 15-19; sabato, ore 9-12.30

Segnalato da

Camilla Mineo



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Serena de Gier
Camilla Mineo



 
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14/11/2013

Serena de Gier

Spazio Audiomedica, Parma

Con le ali. Personale di pittura. Pettirossi immersi in un'esplosione di fiori, Albatros protagonisti di un'armonica danza, gabbiani fieri e curiosi.


comunicato stampa

a cura di Camilla Mineo

“Anche noi viviamo in balia di temporali, bufere e marosi, il nostro equilibrio dipende dal saper sfruttare le correnti d'aria, dal moto delle nostre ali e dalla cura che ne abbiamo; perché da quanto sapremo tenere ben pulite le penne delle nostre ali, dipenderà la resistenza che queste saranno in grado di offrire alle tempeste, ai colpi di vento”. (Serena de Gier)

In volo, con le ali spiegate, alla ricerca di cibo, leggeri, magicamente liberi nell’immensità del cielo. Eleganti, aggraziati, buffi: sono gli uccelli ritratti con grande cura e intensità da Serena de Gier, protagonisti assoluti della nuova mostra che presentiamo allo Spazio Audiomedica di via Repubblica a Parma fino al 12 dicembre. Serena, attrice scenografa oltre che pittrice e illustratrice, con la sua arte ci svela i segreti degli uccelli che ha imparato a conoscere dopo anni di studi e approfondimenti sulla loro vita, sulle loro abitudini, osservandoli il più possibile dal vivo con attenzione e passione. Un amore che è nato casualmente, in Francia, dopo aver visto il documentario “Il popolo migratore” di Jacques Perrin dedicato alla migrazione degli uccelli, da qui la folgorazione per la bellezza e la poetica vita degli esseri alati, in particolare per le Sule Bassane.

Creature incredibili, agli occhi di Serena, molto affascinanti: pelecaniformi simili nella corporatura a grossi gabbiani che nuotano e volano con la stessa destrezza, una vita divisa fra cielo e terra in libertà ma con una loro routine e con dei doveri, dei ruoli specifici, continuamente in viaggio, stagione dopo stagione, anno dopo anno, con lo stesso percorso da seguire. Quello che ha colpito Serena è che allo slancio vitale, alla curiosità, alla scoperta continua delle Sule si contrappone una salda organizzazione, fondamentale per la sopravvivenza. Con taglio fotografico e inquadrature avvincenti, l'artista narra piccole grandi storie emozionanti che ci coinvolgono, istantanee di vita universali: gli uccelli sembrano quasi un pretesto per parlare di lei, di tutti noi, delle nostre paure, delle nostre esperienze e del nostro ruolo nel mondo.

Emerge dalle tele un racconto intimo, molto personale in cui percepiamo lo stupore e la meraviglia provata dalla pittrice davanti allo spettacolo della natura. Padrona dei mezzi della pittura, Serena riesce a immortalare con grande sensibilità momenti d’infinita bellezza che spesso troppo distratti non riusciamo a cogliere: Pettirossi immersi in un’esplosione di fiori, Albatros protagonisti di un’armonica danza, gabbiani fieri e curiosi che ci scrutano, e poi ancora Cinciallegre, Scriccioli, Cicogne, Aironi ritratti fra le fronde degli alberi, sospesi nel cielo, illuminati dal sole caldo. La magia di questi uccelli sospesi in un paesaggio ridotto al minimo, appena abbozzato che fa da sfondo, sta nella loro forza comunicativa, nelle suggestioni che sanno evocare, là dove la Natura è perfezione e la sfida dell'arte sta nel cercare di esaltare questa perfezione fino ad immortalarla. Alla base dei lavori di Serena il desiderio di condividere e di far conoscere questo mondo fantastico al quale dobbiamo assoluto rispetto: portatori di grandi valori, gli uccelli ritratti in questi quadri toccano il nostro spirito, grazie a loro assaporiamo la perfezione assoluta della natura.

Assieme ai dipinti la pittrice ha portato avanti una ricerca sulle poesie in cui compaiono gli uccelli e il tema del volo, un'indagine appassionante e appassionata: “Poeti, musicisti, fanno degli uccelli metafora dell'amore, di mani carezzevoli, di musiche divine, della speranza, persino della ricerca stessa della divinità e della perfezione” afferma Serena. Pensieri, parole, canzoni, attentamente scelte uscite dalla penna di Emily Brontë, John Keats, Emily Dickinson, Antonio Machado, Cesare Pavese, solo per citarne alcuni, saranno presenti la sera dell'inaugurazione contenute in un cesto a disposizione dei visitatori, un piccolo dono in ricordo dell'incontro con queste magiche creature che vivono nelle tele di Serena de Gier.

Biografia
Nata a Parma nel 1979, Serena de Gier ha frequentato la sezione di scenotecnica all’Istituto d’Arte P. Toschi di Parma, dove ha avuto come insegnante il pittore Renzo Dall’Asta.
Dal 1999 al 2007 ha lavorato per il Teatro delle Briciole - Teatro Stabile di Innovazione come scenografa, attrice e tecnico, in particolare per gli spettacoli del regista Maurizio Bercini.
Ha collaborato con varie produzioni teatrali di compagnie italiane e francesi, come il Theatre Jeune Public di Strasburgo.
Ha partecipato alla fondazione dell’Associazione Cà Luogo d’Arte che ha già realizzato numerose produzioni teatrali molto apprezzate in Italia e Francia.
Ha inoltre firmato il suo primo film come scenografa per la parigina Fidelio Production ed ha collaborato come arredatrice per un cortometraggio per la regia di Lucrezia Le Moli, prodotto da Rai Cinema.
Ha collaborato come illustratrice per la rivista Slow Food.
Dal 2005 trasferitasi a Cuneo, si dedica interamente alla sua attività di pittrice, anche su commissione.

Inaugurazione venerdì 15 novembre 2013, ore 19.30

Spazio Audiomedica
via Repubblica, 49 (ingresso da b. go al Collegio Maria Luigia) - Parma
ore 9-12.30 e 15-19; sabato, ore 9-12.30

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