Galleria Paolo Curti / Annamaria Gambuzzi
What's left. Il fotografo ha un approccio trasversale che spazia dalla pubblicita' e dalla direzione creativa di spot televisivi, a una personale ricerca artistica. In mostra 30 scatti recenti.
Christopher Broadbent (vive e lavora a Milano) nell'arco della sua carriera
si confronta da sempre con la fotografia con un approccio trasversale che
spazia dalla pubblicità e dalla direzione creativa di spot televisivi, ad
una personale ricerca artistica.
In occasione di questa mostra verranno presentate trenta recenti fotografie,
che hanno come protagonista assoluto il tradizionale soggetto della natura
morta rivisitato in chiave contemporanea. Consacrato in pittura come genere
artistico alla fine del Seicento, il tema diventa l’occasione più adatta per
dare vita a virtuose composizioni.
I fiori, gli oggetti comuni presenti nelle nostre case, nelle nostre cucine
e tavole, sono i soggetti principali degli scatti in mostra, assemblati in
un' unica scena, rispondono alle precise logiche compositive del genere. La
corposità e l’immutabilità di queste forme, che sembrano esistere da sempre,
sono accostate al concetto simbolico del "memento mori" e "vanitas" che
rimanda così, con un frutto marcito o un fiore appassito nel vaso,
all'inesorabile trascorrere del tempo.
Il manierismo dell'artista si avvicina molto ad un effetto pittorico che
nelle opere viene accentuato dalla grande attenzione per l'illuminazione, il
chiaro scuro e i lunghi tempi di posa richiesti da ogni scatto. Il bianco e
nero delle fotografie, caratteristica fondamentale per l’artista, è un
rimando al proprio passato e al periodo trascorso in collegio, dove i testi
d'arte erano corredati solo da immagini prive di colore.
Broadbent cattura la transitorietà della bellezza e l’effimera condizione
dell'esistenza, mostrandoci come gli oggetti, al pari della vita,
trascorrano da uno splendore massimo alla veloce caducità. Quello che resta
sono raffinati momenti del nostro tempo, immersi in una dimensione di
profonda intimità.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con un testo di Philippe Daverio.
Inaugurazione giovedì 21 Novembre 2013 alle 18.30
Paolo Curti / Annamaria Gamuzzi
via Pontaccio 19, Milano
Dal lunedì al venerdì ore 11 - 19, Sabato su appuntamento
Ingresso libero