Memorie tra Faenza e Marradi. Nei disegni sono raccolte emozioni infantili e adulte: la comprensione di un dolore, la paura della morte, la scoperta dell'amore, le prime amicizie.
Aldo Rontini è uno scultore che si è sempre mosso fuori dagli schemi, dalle convenzioni e
dalle correnti artistiche via via affermatesi negli ultimi decenni. Come i bravi scultori, anche
Rontini è un bravo disegnatore.
Ne sono esempio i disegni preparati espressamente per questa mostra che con un calcolato e
quasi esclusivo utilizzo del bianco e nero parlano di emozioni personali facendole però
deflagrare nel cielo di tutti come umanizzate costellazioni.
Nei disegni tante, piccole e grandi, emozioni, infantili e adulte: la comprensione di un dolore, la
paura della morte, la scoperta dell'amore, le prime amicizie, la natura, le tentatrici possibilità
dell'arte. Tra riferimenti a opere scultoree già realizzate o in fieri, i disegni di Rontini sono
antichi e modernissimi: un esempio particolarmente consono al Museo Ugonia, alle opere del
Maestro qui conservate e al suo attuale programma espositivo.
Un progetto forse in controtendenza ma che trova conforto nelle auree parole di Thomas Mann
nel Doktor Faustus: "Come infatti non si può capire il mondo nuovo e recente senza conoscere
la tradizione, così l'amore del vecchio rimane falso e sterile quando si evita il nuovo che ne è
derivato per necessità storica". Franco Bertoni
inaugurazione 14 dicembre ore 18.30
Museo Ugonia
via Porta Gabolo, 6 - Brisighella (RA)
Orario festivi e prefestivi 10.00-12.30 e 15.00-18.30
Ingresso euro 3.50