Biblioteca Comunale di Tuglie 'Fiore Tommaso Gnoni'
Tuglie (LE)
via Risorgimento, 19
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Max Hamlet Sauvage
dal 11/12/2013 al 6/1/2014
tutti i giorni 16:30-21

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Biblioteca Comunale di Tuglie



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Max Hamlet Sauvage



 
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11/12/2013

Max Hamlet Sauvage

Biblioteca Comunale di Tuglie 'Fiore Tommaso Gnoni', Tuglie (LE)

Teatro, nudi, mani. LA mostra antologica dedicata all'artista salentino raccoglie 50 fotografie inedite, una produzione che parte dal 1985 ed arriva al 2007.


comunicato stampa

Max Hamlet Sauvage 85^ mostra, un’antologica personale di fotografie, originale per coerenza e tenacia, con il suo 42° anno di attività nel panorama artistico italiano di questo XXI° secolo. L’artista salentino di Gallipoli ci offre questo evento con un’esposizione di 50 fotografie inedite, una produzione che parte dal 1985 ed arriva al 2007 in esclusiva regionale.

Artista interdisciplinare e poliedrico, che spazia dalla pittura alla scultura, alla fotografia, attivo sulla scena europea, da sempre interessato all’interazione tra arte e scienza, tangibile e intagibile, universo esperito e mondo interiore, esplora il limite della conoscenza, nella dimensione invisibile e onirica di un cosmo immaginato in un continuum tra universo e psiche.

Questa antologica testimonia ancora una volta la sua passione e vocazione di dialogare con il mondo e, lasciando pennelli e scalpelli, dipinge catturando la luce con la musa fotografica.

Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche per l’intera Europa, coinvolgendo con il suo lavoro anche la critica internazionale.

AUTODICHIARAZIONI NELLE MIE FOTOGRAFIE

Il mio interesse per la fotografia nasce nel lontano 1967; allora comprai un apparecchio piuttosto buono, una Canon 24x36, e cosi partì la mia avventura con la fotografia. Le mie prime immagini fotografiche furono una serie di autoritratti realizzati in uno stile cubista, ottenute con la sovrapposizione di due immagini. Successivamente eseguii delle istantanee di teatro drammatico da spettacoli di T. Kantor, E. Barba, M. Montagna ecc.; una serie di nudi raccolti nella rassegna “Le metafore del corpo” e un ciclo dal titolo “Le mani nel quotidiano” : entrambi questi temi furono presentati in una mia mostra personale al Centro Artecultura di Milano, presentata dai critici (Giuliana Scimè e Giuseppe Turroni. Quando si comincia a fare delle fotografie si acquista una coscienza acuta della luce, e così mi sono reso conto che essa era la condizione essenziale dell’immagine senza la quale non esiste la fotografia. La mia pittura (sono fondamentalmente un pittore-scultore) ha recuperato anche questa scoperta; e così fra i miei dipinti e la fotografia, in questo binomio, si è creata una specie di simbiosi che continua ancora oggi. La mia passione per la fotografia ritorna ad intervalli e si è riaccesa dopo i miei viaggi nella Provenza dove ho trovato una nuova ispirazione ed una stupefacente luce magica. Da quel momento il mio interesse è aumentato con la pratica fotografica. Questa antologia di immagini che presento, dopo un lungo periodo di riflessione, mi dà l’opportunità di confrontarmi con la critica ed il pubblico e con i limiti stessi di un lavoro che considero un laboratorio in continuo progress. In fondo io non sono fotografo: mi capita semplicemente di scattare delle fotografie.

Max Hamlet Sauvage 1985

Queste mie rappresentazioni foto-ottiche del corpo umano nell’universo femminile non sono certamente accademiche o pornografiche, né emanano una carica erotica, né vogliono documentare scene dell’evoluzione antropologica; hanno le valenze iconografiche di un linguaggio

Post-Moderno, con una interpretazione artistica libera e contemplativa dell’espressività corporea. Giocano perciò un ruolo emozionale che scaturisce dalla percezione, dai meandri misteriosi dell’intimo psichico, dall’inconscio e dal subconscio. Tessono trame di esperienze di vita vissuta e filtrata dalla retina del “Terzo occhio”, tra significante e significato. Ho fotografato il corpo di queste dolci ossessioni, con i volti privi di espressione, i lineamenti cancellati, per riassumere una nuova comunicazione visiva. Ho trasformato coprendo il volto con i mascheroidi-uccelli; ho cancellato così l’identità etnografica, fisica e fisiognomica delle tipologie razziali dell’immagine, facendo mimare il corpo, armonizzandolo con il suo insieme. Ho preferito fermare, con questi Clik, la luce magica del colore della pelle, il profumo, il pulsare del “corpo scoperto” che è meno noioso dei modelli vestiti che sfilano nelle passerelle delle vanità degli Show-Room e nei tediosi e celebri imperi della moda.

Max Hamlet Sauvage 1991

Questi miei nudi, metafore del desiderio, talora assumono significati simbolici a volte allusivi. I richiami alla condizione umana emergono quasi in ogni immagine, dominata dall’erotismo e dalla sensualità del corpo, siano esse in interno o in esterno o che si trovino secondo una precisa percezione che coglie l’attimo fuggente del modello spontaneo o casuale nel muoversi; queste fotografie hanno anche una relazione autobiografica ed epidermica e nel contempo sono uno specchio dei propri innamoramenti; queste donne nude una volta fotografate nella maggioranza divenivano anche le mie amanti, o l’equivalente di una collezione di farfalle, non nascondendo la tensione passionale nei riprendere centinaia di immagini. La bellezza del corpo umano è anche una necessità di appagare lo sguardo sull’intimità. Guardare e conoscere: nudo per artisti, studio anatomico, indagine scientifica…, e la pornografia che non ha bisogna di giustificazioni perché per esistere risponde ad una esigenza primordiale (sesso); componente dell’essere e della sopravvivenza. “Il mondo nudo non è un soggetto bensì una forma d’arte” e qualsiasi nudo, per quanto astratto sia, non deve mancare di suscitare in chi lo guarda un vago sentimento erotico, sia pure lievissimo…, il desiderio di stringersi e unirsi a un altro corpo costituisce una parte fondamentale della natura umana. C’è una simbiosi tra la mia pittura e la fotografia e s’incrociano come una osmosi, la macchina fotografica non è un semplice congegno che risponde meccanicamente secondo la sensibilità del fotografo, ma plasmando la luce sul corpo umano con la propria fantasia e immaginazione sensoriale e psichica capta una vastissima gamma di emozioni e sentimenti. Naturalmente qui si parla di nudo nell’arte della fotografia, nelle sue espressioni formali e non strumentalizzazioni del corpo femminile a scopo pubblicitario, ormai in visione quotidiana, che esplodono dai cartelloni stradali, in TV, sui giornali, sulle locandine, sui tram e nelle diverse aree geo-culturali.

Max Hamlet Sauvage 2006

Inaugurazione: giovedì 12 dicembre - ore 18.30

Biblioteca Comunale di Tuglie 'Fiore Tommaso Gnoni'
via Risorgimento, 19 - Tuglie (LE)
Orari di apertura: Tutti i giorni ore 16.30 - 21.00
Ingresso: Libero

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