Secondo appuntamento di Senso Plurimo. L'artista restituisce nei suoi paesaggi un'eco pensato come una distesa che sconfina oltre i propri limiti, un paesaggio immateriale, prodotto con le immagini di luoghi che tendono a escludere ogni esperienza fisica.
Secondo appuntamento per Senso Plurimo, la rassegna dei Cantieri Teatrali Koreja curata dalla giornalista e critica Marinilde Giannandrea. Quest’anno la rassegna, giunta alla sua V edizione, non si occupa solo di artisti ma delle nuove professionalità che cominciano a definirsi anche nel nostro territorio e che saranno il filo conduttore all’edizione 2013-2014. Tutti gli autori, inviati a confrontarsi con il box progettato da Rune Ricciardelli, utilizzano linguaggi e azioni che testimoniano l’esistenza di una dimensione multipla in cui la ricerca visiva si fonde con quella culturale e progettuale.
Vernissage sabato 11 gennaio alle ore 18.30 per LUCA COCLITE in mostra fino al 6 febbraio con Final tourist info for provisional mountains (INGRESSO LIBERO).
Artista visivo nato a Gagliano del Capo, Coclite restituisce nei suoi paesaggi un’eco dell’orizzonte marino pensato come una distesa che sconfina oltre i propri limiti. Un paesaggio immateriale, prodotto con le immagini di luoghi che circolano in rete e che per loro stessa natura tendono a escludere ogni esperienza fisica in cui lo sguardo non può trovare punti d’appoggio o riferimenti stabili. Gli spettatori sono immersi in un universo fluido che perde i propri riferimenti geografici e culturali e diventa un complesso mentale costituito da immagini volutamente imperfette. Seguendo le direttrici di questo atlante, Coclite ci conduce sul bordo di un belvedere contemporaneo dove il visibile si dissocia dal visto.
Un neo-nomadismo virtuale, costantemente in bilico tra la speranza democratica del possesso di un mondo globalmente condiviso e la tacita consapevolezza che la sua vera sostanza è di natura intangibile, immateriale e atemporale come quella delle illusioni e dei sogni.
[…] un borderless territory, un territorio senza confini, al tempo stesso reale e simbolico, che in questo caso scorre lungo la linea di un orizzonte balcanico e si smaterializza in un segno intermedio, un grelot fluttuante di memoria magrittiana, generando una relazione tra l’immagine fissa delle panoramiche e il fluire delle sfere in movimento.
Sceglie i Balcani e il luogo non è casuale. L’ex-Jugoslavia è un territorio simbolico sul piano geopolitico, portatore di identità diverse e articolate, che nel tempo sono state forzatamente unite e che la storia recente ha polverizzato.
Dentro la parcellizzazione fisica si innesta la parcellizzazione visiva, una realtà ricreata in forma astratta con un’induzione all’accelerazione del pensiero, alla superficialità della visione, alla frammentazione e sospensione di attimi, perché nei suoi lavori affianca frequentemente all’interesse per le geografie l’attenzione alla dimensione temporale. In questa interazione ricorrente lo spazio si modifica e si sviluppa parallelamente un racconto in cui il tempo non è più flusso continuo ma una scomposizione e ricomposizione di piani dentro traiettorie prive una prefissata teleologia […] Marinilde Giannandrea
Luca Coclite nasce a Gagliano del Capo (LE) nel 1981. Artista visivo, è artistic project curator di “Ramdom Association” promotrice di Default la residenza per artisti, svoltasi nella città di Lecce nel 2011 e nel 2013. Utilizza il video e il suono ponendo alla base della sua ricerca le diverse trasmutazioni dei livelli percettivi. Le sovrapposizioni immaginarie, la momentanea o permanente assenza d’informazione, creano i presupposti all’interno dei quali la sua poetica prende forma. Vive e lavora tra Bologna e Lecce.
Vernissage sabato 11 gennaio alle ore 18.30
Cantieri Teatrali Koreja
via Guido Dorso, 70 Lecce
Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 15.30 alle ore 18.00
Ingresso libero