Pittura. Nei lavori la struttura coloristica si fa intensa e la pennellata piu' pastosa in funzione delle varie superfici utilizzate per le opere: su carta, cartone, carta oleata, tela, carta fotografica e acetato.
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Federico Bianchi Contemporary Art è lieta di presentare la quinta personale in galleria di Domenico Piccolo, che inaugurerà il giorno 25 gennaio 2014 alle ore 18.00 in Via Imbonati 12 a Milano.
La mostra avrà come titolo “Pittura” e comprenderà attraverso la sua produzione recente il peculiare lavoro dell'artista che si cimenta con varie tecniche e vari supporti pittorici. In particolare negli ultimi lavori la struttura coloristica si fa più intensa e la pennellata meno liquida e più grumosa e pastosa in funzione delle varie superfici utilizzate per le opere, da quelle su carta, a quelle su cartone, carta oleata, tela, carta fotografica e acetato.
Fanno eccezione una piccola serie di opere su carta che risultano quasi eteree e impalpabili sui modelli di alcuni progetti precedenti.
Il comune denominatore della mostra è in modo particolare l'iconografia delle opere che nell'arco dell'ultimo anno si è spostata verso una maggiore attenzione per il paesaggio e gli oggetti al posto della figura umana. Quest'ultima è comunque sempre avvertita nei lavori dell'artista, a volte come assenza desolante a volte come presenza immaginata o oggetto personificato e tutto ciò riconduce alle tematiche di guerra o border line, nelle quali la tensione tra soggetto dell'opera e struttura materiale che la circonda è sempre centrale. La “scenografia” viene risolta ogni volta dall'artista in modo diverso. A volte troviamo uno sfumato pittorico dove gli spazi hanno contorni poco chiari e quasi immaginati; altre volte la claustrofobia degli angoli delle stanze chiuse non permette possibilità di fuga agli occhi dello spettatore; in altri casi ancora gli spazi troppo aperti invitano a una fuga necessaria ma al contempo inutile; e infine le monocromie liquide o materiche, che non lasciano scampo e sembrano quasi oniriche, ci mostrano gli oggetti o i personaggio in un limbo a-temporale e a-spaziale, come se il tempo e gli accadimenti fossero ineluttabili.
In sostanza si tratta dell'ennesima prova delle enormi potenzialità del mezzo della “Pittura”, che non può essere solo narrativa ma è soprattutto espressionisticamente emozionante.
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Federico Bianchi Contemporary Art is pleased to present Domenico Piccolo's fifth solo show, opening on Jan.25, 2014 at 6 p.m. in Via Imbonati 12, Milano.
The show's title is "Pittura" (Painting) and will include - through his newest production - the peculiar work of the artist, who challenges himself with various techniques and painting surfaces. Especially in his last works the colour structure becomes more intense and the brush stroke less liquid and more mellow and lumpy, depending on the various surfaces used for the works, from paper, to cardboard, to greaseproof paper, canvas, photographic paper and acetate; with the exception of a small series of works on paper - which result almost ethereal and impalpable - on the models of some previous projects.
Common denominator of the show is especially the iconography of the works, which during last year shifted to a greater attention to the landscape and the objects instead of the human figure. The latter remains perceived in the artist's works, sometimes as desolate absence, sometimes as imagined presence or embodied object, this all leads to the themes of war and border line, where the tension between the subject of the work and the material structure surrounding it is always central. The artist resolves the "setting" in a different way each time. Sometimes we find a pictoric sfumato, where spaces have unclear outlines, almost made up; sometimes the claustrophoby of the angles of closed rooms won't give the audience any opportunity to escape; sometimes too-open spaces suggest a necessary but at the same time unuseful escape; eventually liquid and materic monochormies, which have no way out and look almost dreamlike, show us items and characters in an atemporal and aspatial limbo, as if time and events were inescapable.
In substance, this is an umpeteenth prove of the enourmous potential of the "painting" means, which can't just be narrative but is above all expressionistically moving.
Inaugurazione 25th January 6.30pm
Federico Bianchi Contemporary
via Imbonati, 12 - Milano
Orario: mar-sab 15-19
Ingresso libero