Ilaria Margutti
Rossella Roli
Anna Madia
Alice Olimpia Attanasio
Marina Calamai
Erica Campanella
Vania Comoretti
Tamara Ferioli
Angela Loveday
Vania Elettra Tam
Alessandra Redaelli
Si intitola "L'interiorita', lo sguardo dentro" il primo atto della rassegna a cura di Alessandra Redaelli dedicata alle voci piu' nuove e originali dell'arte italiana al femminile.
a cura di Alessandra Redaelli
Primo Atto | L’interiorità, lo sguardo dentro
Al di là degli stereotipi di genere, Biffi Arte presenta una rassegna di mostre tutta al femminile, per parlare di donne attraverso le voci delle donne. Trenta artiste dell’ultimissima generazione raccontano, con linguaggi diversissimi, questa metà del cielo. Spesso ironiche, talvolta dure, a tratti malinconiche e mai leziose, queste donne si guardano dentro e guardano il mondo di oggi per poi reinterpretarlo e farlo storia.
Dal 25 gennaio al 9 marzo va in scena il primo capitolo. L’interiorità, lo sguardo dentro è un catalogo di pensieri intimi, ricordi raccolti qualche volta tra le lacrime, autoritratti, momenti di introspezione e attimi sospesi. Ci sono le ragazze di Tamara Ferioli, corpi sensuali e vulnerabili definiti da un tratto leggero sul fondo bianco, accesi solo dalla fiamma dei capelli (veri, i suoi) che l’artista applica al lavoro; ci sono le donne di Ilaria Margutti, teneri e struggenti autoritratti dell’artista che ricamano il proprio corpo ricucendo cicatrici; c’è Rossella Roli, che attraverso installazioni intrise di passato raccoglie i propri ricordi e le paure per un tempo che verrà. E poi c’è Erica Campanella, che sulla superficie lucente del rame dipinge seriche figure femminili colte in un attimo di malinconica solitudine, o nella preghiera. Se Angela Loveday costruisce scene teatrali, vagamente oniriche, per fotografie dalla tecnica impeccabile da cui la figura femminile esce come una regina splendente e trionfante, Vania Elettra Tam dipinge quadri piccoli come sussurri, tele in cui la quotidianità si trasforma nel sogno di un’evasione che sa di rivincita. E poi c’è Anna Madia, che con il pretesto del ritratto racconta un mondo segreto, evanescente, di malinconie, confidenze e rituali femminili. O Alice Olimpia Attanasio, che con un linguaggio leggero, quasi infantile, trasforma in favole temi forti e duri come la malattia. E se Vania Comoretti, con i suoi pastelli e le sue chine – precisi come bisturi – crea ritratti profondi, senza sconti, in cui l’anima femminile appare scritta sulla pelle, Marina Calamai racconta le dolci consolazioni, le abbuffate piene di sensi di colpa per curare una pena d’amore. Le sue tele sagomate parlano di pasticcini e torte dalla glassa colante, di freschi sorbetti e gelati che si struggono lentamente. E poi ci sono i gioielli, da mangiare con gli occhi, e le installazioni interattive, profumate e accoglienti come un utero ritrovato.
Lo sguardo sul mondo sarà il tema della seconda mostra in programma. Attraverso pittura, scultura e fotografia dieci artiste italiane racconteranno il mondo intimo della casa e i suoi spazi, accoglienti o claustrofobici, sicuri o pieni di incertezze. Racconteranno la folla delle ore di punta, l’amore per la natura e la passione per i piccoli oggetti che danno senso alla quotidianità. L’ultimo appuntamento, infine, riguarderà Gli spazi del sogno. Desideri segreti e sogni mai confessati, fantasie e aspirazioni daranno vita a una mostra onirica, suggestiva e a tratti inquietante.
Formec Biffi
“Tradizione, gusto, innovazione e ricerca della qualità”, questo è il leitmotiv della storia dell’azienda che da sempre coniuga l’esigenza della massima qualità in tutte le fasi della produzione, con l’esigenza di mangiare sano. Anticipando uno stile di vita e di consumo che avrebbe avuto riscontro negli anni successivi, Formec Biffi, grazie al lavoro dei sette ricercatori presenti nel laboratorio di ricerca e sviluppo dell’azienda, ha infatti sposato oltre 20 anni fa, la filosofia del mangiare biologico.
Formec si afferma alla fine degli anni ’60 nella GDO grazie alla produzione per conto delle più importanti insegne nazionali ed internazionali di salse, sughi per pasta, salse vegetali, prodotti biologici e light ed è leader nel proprio settore.
Nel 1984 rileva lo storico marchio Biffi di Milano, simbolo prestigioso della tradizione gastronomica milanese. Nello stesso periodo il nome dell’azienda diventa Formec Biffi e grazie all’intuizione vincente del suo fondatore, Pietro Casella, di scommettere sull'evoluzione del mercato viene lanciata una linea di nuovi prodotti “ di alta gamma” sia a lunga conservazione che freschi, nel dolce e nella gastronomia.
Tutti i prodotti sono senza glutine, OGM-free, a filiera controllata e corrispondono ad una idea di consumo consapevole che guarda alle future generazioni cominciando proprio dalla tavola.
Ancora oggi la vocazione all'innovazione continua ad ispirare l'attività dell'azienda, che lavora per anticipare le esigenze del mercato.
Galleria Biffi Arte
Nel 2009, Pietro Casella inaugura a Piacenza lo spazio Biffi Arte, una galleria d’arte contemporanea ed al tempo stesso laboratorio per la sperimentazione di diversi linguaggi espressivi per artisti affermati ed emergenti, nata con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il marchio Biffi, con creatività.
Ufficio Stampa Galleria Biffi Arte
Angela Ianni
tel 0523.1720408
www.biffiarte.it
Ufficio Stampa Formec Biffi
Antonella Maia
cell 349 4757783 I
antonellamaia.ufficiostampa@gmail.com
www.formecbiffi.it
Inaugurazione sabato 25 gennaio ore 18
Galleria Biffi Arte
P.zza Sant’Antonino - Via Chiapponi 39 - 29121 Piacenza
apertura: da martedì a domenica 11,00 – 19,00