Accenti di mezzo. Opere di un astrattismo decisamente materico, derivato dall'interpretazione di paesaggi immaginari, accanti ai primi lavori figurativi.
La ricerca artistica di Pier Alberto Luzzana si esprime, fin dai suoi primissimi lavori, con immagini che ritraggono figure, personaggi e storie d’impressione di grande energia e vigore.
Un’intensa ed appassionata costante arricchita recentemente da opere di un astrattismo decisamente materico, derivato dall’interpretazione di paesaggi immaginari, resi vivi da pennellate di colore impastato direttamente sulla tela; un ciclo nuovamente avvicendato, nella sua attuale produzione, da una rinvigorita, personalissima ricerca centrata prevalentemente sulla figura femminile veicolo privilegiato per le sue scorribande nel mondo del mito, del ricordo, del sogno.
Ma un sogno, il suo, ben lontano dal quel concetto “onirico”, di matrice tipicamente ottocentesca, voluto come esaltazione di grandi sentimenti, languide emozioni, o dalla ricerca del divino… bensì un sogno inteso come rivelazione, coscienza sublimata di un nuovo mito, svelato nel confronto con rinvigoriti esiti di un medioevo moderno arcano e ripetuto nei suoi antichi progetti.
Ecco così i ritratti, le figure rese non attraverso i contorni precisi e definiti di un disegno accuratamente realistico ma attraverso imprecisi e apparentemente inconciliabili coaguli di colore che si aggrumano sulla tela ricreando sorprendentemente, come attraverso il velo confuso dell’immaginazione, del ricordo, del sogno, l’identità precisa della figura voluta, della situazione ricercata.
Ecco le cose, gli animali, le enigmatiche “simbologie” che accompagnano le figure, le circostanze, gli eventi; che ne definiscono aspetti, intenzioni, moniti… che ci invitano a decifrare l’intimo messaggio di ciascuna opera, l’aspetto sconosciuto, quello oscuro, misterioso.
Un lavoro, dunque, che non si limita ad una semplice rappresentazione estetica o formale (sebbene anche solo questa basterebbe a suscitare la nostra partecipazione, giustificare il nostro interesse) ma tende ad una seconda, più intima lettura, indispensabile per identificare ed esorcizzare la consapevolezza delle realtà quotidiane; constatazioni e sorprese, virtù e tentazioni, realtà e fantasia… la complicata convivenza con situazioni comportamenti e scelte personali o più ampiamente sociali se non addirittura antropologiche… circostanze misteriose della vita rivissute attorno al piccolo falò notturno per suscitar timori in chi le ascolta e rinnovare i dubbi in chi le narra.
Inaugurazione 25 gennaio ore 18
La Riseria di Novara
via Conti di Biandrate, 11a - Novara
ven, sab e dom 15.30-19.30
Ingresso libero