Natascia Abbattista
Franco Altobelli
Angela Annese
Gino Ballabio
Pino Caputi
Pierluca Cetera
Teresa Ciulli
Alessandro Colucci
Guido Corazziari
Michelangelo Coviello
Alberto Dettori
Cristiano De Gaetano
Maurizio Di Feo
Arnaldo Di Vittorio
Pierangelo Di Vittorio
Nunzio Fucci
Giulio Giancaspro
Maria Guagnano
Enzo Guaricci
Irina Hale
Hadeel
Vito Intini
Aurelia Iurilli
Mimmo Laera
Magda Milano
Cecilia Panaro
Adriano Pellegrini
Michele Pellegrini
Stefania Pellegrini
Serena Piccardi
Daniela Romano
Lino Sivilli
Michele Stallo
Tarshito
Francesco Tricarico
Aldo Turi
Vito Ventrella
Henrik Widenheim
Opere dello scambio virtuoso. Gli artisti sono invitati a presentare due opere di piccolo formato, sorta di ''oggetti di affezione'', da scambiarsi vicendevolmente, da offrire al pubblico.
opere dello scambio virtuoso
Artisti :
Natascia Abbattista / Franco Altobelli / Angela Annese /Gino Ballabio / Pino Caputi / Pierluca Cetera / Teresa Ciulli / Alessandro Colucci / Guido Corazziari / Michelangelo Coviello / Alberto Dettori / Cristiano De Gaetano / Maurizio Di Feo / Arnaldo Di Vittorio / Pierangelo Di Vittorio / Nunzio Fucci / Giulio Giancaspro / Maria Guagnano / Enzo Guaricci / Irina Hale / Hadeel / Vito Intini / Aurelia Iurilli / Mimmo Laera / Magda Milano / Cecilia Panaro / Adriano Pellegrini / Michele Pellegrini / Stefania Pellegrini /Serena Piccardi / Daniela Romano / Lino Sivilli / Michele Stallo / Tarshito / Francesco Tricarico / Aldo Turi / Vito Ventrella / Henrik Widenheim /
A cura di Vito Intini
A tre anni dalla nascita dello spazio espositivo gli artisti amici e complici di avventure che hanno, fin qui, apprezzato e seguito con favore il lavoro proposto dalla galleria sono invitati a presentare due opere di piccolo formato, sorta di ''oggetti di affezione'', da scambiarsi vicendevolmente, da offrire al pubblico e/o da affidare allo spazio virtuoso della Kunsthalle, perché possa continuare a crescere e sviluppare il suo programma al servizio degli artisti e del loro operare.
Dicembre è il mese dei bilanci e delle verifiche, ma è anche il mese in cui la luce si ritrae. È il mese dei fuochi, delle mani che si cercano per stringersi in nuove complicità o riconfermare le antiche. È il mese dello scambio sottratto all'economicismo che pervade gli altri mesi. Ci si può permettere, infine, di sorridere senza il ghigno sghembo di chi tira a fregare il prossimo. Dicembre è il tempo dei ritrovamenti, è lo spazio che cerchiamo per fare un po' di conti con il nostro piccolo esistere, per curarne per lo meno i contorni un po' sfrangiati. Diventiamo tutti un po' filosofi, con la effe minuscola, perché ci prendiamo cura della autenticità della nostra esistenza e di quella degli altri.
Ma perché dare un titolo inglese ad una mostra d'arte in uno spazio posto nel cuore tenero della Murgia pugliese?
'' With a little help from my friends'' è il titolo di una vecchia canzone dei Beatles.
Un giorno del 1967 Paul MacCartney si recò a casa di Lennon con in tasca gli accordi di questa canzone e con il suo amico cominciò a strimpellare distrattamente il pianoforte, accennando frasi che venivano loro in mente o che erano pronunciate dagli amici che chiacchieravano nella stessa stanza. La cosa andò avanti così per ore, in un clima tranquillo, fra scoppi di risate, lunghi intervalli trascorsi a sfogliare riviste, giornali o facendo altra musica.
Questo modo del nascere, spontaneo, fresco e comunitario assomiglia al fiorire dei prati nascosti, meraviglie del creato che sbocciano al di là di ogni bisogno, hanno le radici conficcate nel cuore dei sogni.
''With the little help from my friends'' diventò, anche grazie alla versione del giovanissimo Joe Cocker, un inno-simbolo di una cultura di tipo neoarcadico, comunitario, pacifista.
Un po' di questo spirito ha animato ed abita, sin dalla sua nascita, lo spazio della Kunsthalle, è uno spirito simpatetico, di accoglienza e di apertura verso tutto ciò che di vivo e sorgivo accade nel mondo della libera espressione delle arti.
Questa mostra realizzata ''con un piccolo aiuto dei miei amici'' ha il significato di un fuggevole, ma necessario, riconoscersi fra persone che si ostinano a credere nel piacere impagabile dell'amicizia, prima di ritornare, ognuno con la propria voglia di bellezza, a cercare di far meno brutta la faccia della terra.
Vito Intini
Kunsthalle
via sant'agostino 63b Noci (BA)
tel 080 4055504