L'anima dell'Impressionismo. La mostra si propone come un percorso multisensoriale in cui le opere si animano attraverso le parole di Pissarro. Le immagini sono proiettate nello spazio espositivo e fragranze sono selezionate in base ai temi trattati, per un'esperienza completamente immersiva e una totale fruizione dell'opera d'arte.
Prosegue con successo il programma di valorizzazione culturale delle Scuderie del Castello Visconteo
di Pavia con il ciclo di mostre dedicate all’Impressionismo. Dopo grandi nomi come Degas, Renoir, e il
record di visitatori di Monet, dal 21 febbraio al 2 giugno 2014, sarà presentato al pubblico un altro
importante artista del movimento francese: Camille Pissarro.
Decano degli impressionisti, Camille Pissarro fu senza dubbio una figura centrale all’interno del gruppo.
Grazie al suo forte temperamento, alle sue doti pedagogiche e ai suoi saggi consigli divenne punto
di riferimento per tutti i suoi compagni e per molti giovani artisti indipendenti dell’epoca - come
Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh - svolgendo un ruolo fondamentale nella promozione
dell’arte.
“Camille Pissarro, l’anima dell’Impressionismo” è il titolo dell’esposizione promossa dal Comune
di Pavia e ideata, prodotta e organizzata da Alef – cultural project management.
La mostra, realizzata con la consulenza scientifica di Philippe Cross, presenta una selezione di opere
provenienti da musei di tutto il mondo come il Thyssen Bornemisza Museum di Madrid, il Brooklyn
Museum di New York, il Mnar di Bucarest, il National Museum di Belgrado, la Johannesburg
Art Gallery, la National gallery of Denmark di Copenaghen e molte altre.
I visitatori potranno, attraverso importanti lavori di Camille Pissarro, ripercorrere le tappe fondamentali
della sua evoluzione artistica che lo hanno reso una figura indispensabile per la nascita e lo sviluppo
del movimento impressionista.
Come per la mostra “Monet au coeur de la vie”, l’obiettivo è quello di proporre al pubblico un percorso
espositivo innovativo ed emotivo che permetta di scoprire e di entrare in contatto diretto con l’uomo
oltre che con l’artista.
Per la mostra “Camille Pissarro, l’anima dell’Impressionismo” sarà proprio il pittore, attraverso
un suggestivo racconto in prima persona, ad accogliere e ad accompagnare i visitatori all’interno delle
sale espositive. Liberamente ispirato al libro “Vortici di Gloria. Il romanzo degli impressionisti” -
firmato dal celebre scrittore Irving Stone che ricostruisce le vicende artistiche e umane dei maggiori
rappresentanti dell’Impressionismo riservando un ruolo da protagonista assoluto a Camille Pissarro
-, il racconto proposto all’interno dell’esposizione, oltre a fornire cenni storico-artistici e biografici
sull’artista, si concentra sulle sensazioni e sulle emozioni più intime del pittore.
La mostra si trasforma in uno spettacolo sensoriale in cui le opere, protagoniste indiscusse, si animano
attraverso le parole di Pissarro, suggestive immagini proiettate all’interno dello spazio espositivo e
fragranze selezionate in base ai temi trattati per un’esperienza completamente immersiva e una totale
fruizione dell’opera d’arte.
Le video proiezioni, oltre ad esaltare la componente emotiva delle opere stesse, forniranno al visitatore
una serie di approfondimenti testuali sui principali dipinti esposti diventando un utile e dinamico
supporto didattico.
Il racconto inizia con il periodo della gioventù – dal 1857 al 1870 -e le prime esperienze che hanno
avvicinato Pissarro al mondo dell’arte: le origini caraibiche – nasce nelle Antille danesi nel 1830 -,
l’incontro determinante con il pittore Fritz Melbye con il quale decise, nel 1852, di partire per il Venezuela
e l’arrivo a Parigi dove iniziò a studiare all’école des Beaux-Arts e cominciò a lavorare al fianco di Jean-
Baptiste Camille Corot, il primo che lo spingerà a dipingere en plein air.
In mostra due opere rappresentative di Corot mostreranno come la produzione di Pissarro di questo
primo periodo sia ancora fortemente influenzata dallo stile accademico. I paesaggi sono realizzati con
costruzioni semplici e con colori piuttosto cupi come dimostrano Le Chemin, Paysage Hivernal, Un
jardin de roses del 1862 e Lisière du Bois del 1867, opere rappresentative di questa sezione.
Nel 1860 Pissarro si fidanza con Julie Valley da cui avrà otto figli e con la quale decide di stabilirsi in
una casa in campagna vicino a Louveciennes mantenendo un piccolo appartamento a Parigi funzionale
per gli incontri al Caffè Guerbois, luogo in cui gli artisti dell’epoca come Manet, Renoir, Monet e molti
altri usavano riunirsi e intavolare discussioni sull’arte. Inizia un periodo molto proficuo per il pittore;
il suo stile prende forma, le sue opere si distinguono per originalità e per un nuovo modo di osservare
e rappresentare la natura, come dimostra il bellissimo scenario rappresentato in Paysage près de
Louveciennes proveniente dalla Southampton City Art Gallery. A causa della guerra franco- prussiana,
nel 1870, Pissarro è costretto ad abbandonare le centinaia di opere prodotte nell’ultimo periodo e a
trasferirsi con la famiglia a Londra dove, nonostante il periodo difficile, porta avanti con determinazione
la sua produzione artistica dipingendo una serie di scenari inglesi come Dulwich College (c.1871).
Il momento traumatico dell’occupazione della casa di Louveciennes e la distruzione di gran parte
delle opere dell’artista da parte dell’esercito prussiano sarà reso in mostra grazie ad una proiezione
suggestiva e al racconto emozionante da cui emergerà il dolore del pittore davanti alla completa
devastazione di molti anni del suo lavoro.
Terminata la guerra, nel giugno del 1871, Pissarro ritorna nella sua dimora di Louveciennes e, nonostante
i problemi economici, grazie al suo spirito tenace inizia a dar vita ad una serie di splendidi paesaggi
come Flowering Orchard (1871) e L’Oise à Pontoise (1876) esposti in questa sezione. E’ un momento
di ripresa e di forte ispirazione per il pittore, dalle sue parole il visitatore potrà percepire un forte
entusiasmo e una carica positiva legata alla produzione di nuove opere.
Fra tutti gli impressionisti Pissarro è certamente il meno individualista e il più attento all’unione del
gruppo. Condivide con piacere le sue scoperte stilistiche ed è profondamente convinto che tutte le
nuove conoscenze acquisite individualmente debbano essere messe a disposizione della comunità.
Il pubblico potrà scoprire questo spirito generoso che fu un punto di riferimento non solo per i suoi
compagni impressionisti ma anche per altri grandi artisti del periodo. A testimonianza dell’importanza
degli insegnamenti e degli incoraggiamenti che Pissarro ha saputo infondere ai suoi colleghi la mostra
vanta Tête de jeune paysan di Paul Gauguin, il quale definì Pissarro il suo “cher professeur” al cui fianco
lavorò per circa cinque anni, e Portrait of an old man di Vincent Van Gogh al quale Pissarro darà diversi
consigli sullo stile pittorico delle sue prime tele. Un amore immenso per la pittura e una dedizione per
l’insegnamento che ritroviamo anche all’interno della sfera famigliare dell’artista: otto figli di cui cinque
diventeranno pittori tra cui segnaliamo Lucien Pissarro, artista noto agli inizi del Novecento presente in
mostra con alcune opere rappresentative dalle quali emerge l’influenza pittorica e stilistica del padre.
Una sala della mostra sarà interamente dedicata all’importanza della natura e della pittura en plein
air per Pissarro. Il pittore ama trascorrere giornate intere all’aria aperta osservando e dipingendo i
paesaggi rurali. Pissarro, a differenza degli altri impressionisti, si concentra sulla campagna umile da
cui riesce a far emergere con dolcezza i campi coltivati nelle diverse stagioni, la terra lavorata dai
contadini, la semplicità rustica nel proprio contesto naturale senza alcun alcun tentativo di abbellire
il paesaggio. Attraverso una serie di proiezioni immersive, arricchite da suoni d’ambiente e profumi
campestri, il visitatore potrà rivivere l’atmosfera della pittura en plein air e ammirare importanti lavori
come La Verger à Eragny (1896) proveniente dal Thyssen Bornemisza Museum di Madrid e Paysage à
Berneval (1900) del National Museum di Belgrado.
Il percorso espositivo termina con le parole toccanti dell’artista che descrivono gli ultimi anni della sua
vita in cui è costretto, a causa di un’infezione agli occhi che non gli permette di dipingere più all’aria
aperta, a stabilirsi per un periodo in un hotel a Parigi. La stanza dell’hotel diviene il nuovo atelier di
Pissarro da cui, nonostante la malattia, continua a lavorare osservando la città e rappresentando i
celebri boulevard parigini da differenti angolazioni e in diverse ore del giorno. Attraverso splendide
vedute come Boulevard Montmartre: Mardi Gras (1897) e Place du Theatre Francais, l’artista riesce,
grazie ad uno straordinario gioco di luci e una composizione armonica, ad animare le strade della vita
cittadina.
La mostra offre quindi diversi strumenti per un’originale e intensa esperienza di visita alla scoperta
dell’opera e della vita di uno dei più grandi maestri dell’Impressionismo, l’unico che - dal 1874 al 1886
- abbia partecipato a tutte le mostre del movimento.
La visita potrà proseguire anche in una sezione della Quadreria dell’Ottocento, Collezione Morone dei
Musei Civici di Pavia in cui l’arte di Pissarro sarà messa a confronto con quella di un artista italiano
suo contemporaneo anch’egli profondamente legato al tema della terra e della vita rurale: Giuseppe
Pellizza da Volpedo.
“Dopo l’enorme successo di critica e pubblico con Monet, che ha fatto registrare numeri davvero
straordinari e inediti per Pavia, ecco che il nostro Castello Visconteo ospita un’altra assoluta eccellenza
dell’Impressionismo come Pissarro. Il percorso, quindi, prosegue sempre più ambizioso, con Pavia che
sta diventando sempre più contesto ideale in cui cultura e arte da una parte trovano la dimensione
ideale e dall’altra sono valore aggiunto per la città tutta” dichiara Alessandro Cattaneo, Sindaco
del Comune di Pavia e Matteo Mognaschi, Assessore alla Cultura, Turismo e Marketing territoriale
afferma:”Pavia continua con gli eventi di grande respiro internazionale, per confermare ancora una
volta il suo ruolo centrale di polo d’attrazione culturale. Monet cede il passo a un altro importante
protagonsita della pittura en plein air: Camille Pissarro. Il pittore francese sarà ospite nelle Scuderie del
Castello, a dimostrazione del fatto che, nonostante le risorse economiche siano in continua diminuzione,
le idee crescono, si sviluppano e da potenza diventano atto”.
Per tutta la durata dell’esposizione una serie di attività didattiche e laboratori creativi, a cura di
educational Alef, consentiranno anche ai più piccoli di scoprire il percorso artistico e gli splendidi dipinti
di Camille Pissarro.
Catalogo Rubbettino Editore
Progetto e realizzazione del percorso multimediale a cura di N!03 [ennezerotre]
Promossa da Comune di Pavia
Ideazione, produzione e organizzazione Alef – cultural project management
Con la consulenza scientifica di Philippe Cros
Partner promozionale Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi
Media partner QN - Il Giorno
Sponsor tecnici Trenord
Relaxing partner Living Divani
Fragrance partner Nova Fragranze
Fragrance designer Storytelling design, Storyfactory
Immagine: Camille Pissarro Place du Theatre Francais, 1898 olio su tela 73 x 92 cm National Museum of Belgrade
Uffici stampa:
Alef – cultural project management
Ilaria Bolognesi - ilaria.bolognesi@alefcultural.com Tel. +39 02 45496874
Settore Cultura, Comune di Pavia
Chiara Argenteri - chiara.argenteri@comune.pv.it Tel. + 39 0382 399424 - Cell. 338.1071862
Rubbettino Editore
Maria Rizzo - maria.rizzo@rubbettino.it Tel. + 39 0968 6664210 - Cell. 327 4792234
Conferenza stampa della mostra
Giovedì 20 febbraio, ore 10.00 Palazzo Pirelli, Sala del Gonfalone via Fabio Filzi, 22 - Milano
Inaugurazione 20 febbraio
Scuderie del Castello Visconteo
piazza Castello - Pavia
Orari
Dal lunedì al venerdì: 9.00 – 19.00
Sabato, domenica e festivi: 9.00 – 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti
Intero: 15,00 euro
Ridotto: 13,00 euro
Ridotto speciale: 10,00 euro (valido solo per i
singoli visitatori) dal lunedì al venerdì nella fascia
oraria 13.00 -14.00 e dal sabato alla domenica
nella fascia oraria 9.00 – 10.00.