Marco Delogu
Luigi Gariglio
Sergio Lovati
Paola Mattioli
Alessandro Mencarelli
Nino Romeo
La mostra e' nata da un corso di fotografia tenuto all'interno del carcere di Bollate da Gigliola Foschi e da Andrea dall'Asta S. I. Il corso si propone di raccontare la realta' carceraria attraverso l'incrocio di due sguardi: quello 'interno' dei detenuti che vivono direttamente la reclusione e attraverso la fotografia riflettono sulla loro esperienza; e quello 'esterno' di fotografi (Marco Delogu, Luigi Gariglio, Sergio Lovati, Paola Mattioli, Alessandro Mencarelli, Nino Romeo) che con partecipazione hanno lavorato approfonditamente sul tema della detenzione.
organizzata da: Direzione Casa di Reclusione di Bollate
Sesta Opera S. Fedele - Dignitas, Milano
Galleria San Fedele, Milano
con il contributo di Provincia di Milano
Comune di Bollate
Comune di San Donato Milanese
con il patrocinio di Fondazione italiana per la fotografia, Torino
Inaugura sabato 13 dicembre alle ore 16.00 presso la Galleria San Fedele di Milano la mostra Captivi, curata da Gigliola Foschi e da Andrea Dall'Asta S.I., Direttore della Galleria San Fedele. L'inaugurazione prevede diversi interventi: oltre a quello dei curatori, l'intervento della direttrice del Carcere di Bollate, Lucia Castellano, di Francesco Borroni, Presidente della Sesta Opera San Fedele Onlus e di Erri de Luca, saggista e scrittore, che è già intervenuto diverse volte su temi legati alla condizione detentiva.
La mostra è nata da un corso di fotografia tenuto all'interno del carcere di Bollate da Gigliola Foschi e da Andrea dall'Asta S. I. ed è stata realizzata grazie al contributo della Provincia di Milano, del Comune di Bollate e del Comune di San Donato Milanese. Il corso, promosso dalla Direzione della Seconda Casa di Reclusione di Bollate, dalla Sesta Opera San Fedele - Associazione di Volontariato Carcerario Onlus e dalla Galleria del Centro Culturale San Fedele di Milano, con il patrocinio di Fondazione Italiana per la Fotografia, si propone di raccontare la realtà carceraria attraverso l'incrocio di due sguardi: quello 'interno' dei detenuti che vivono direttamente la reclusione e attraverso la fotografia riflettono sulla loro esperienza; e quello 'esterno' di fotografi (Marco Delogu, Luigi Gariglio, Sergio Lovati, Paola Mattioli, Alessandro Mencarelli, Nino Romeo) che con partecipazione hanno lavorato approfonditamente sul tema della detenzione.
Protési a far conoscere all'esterno la loro vita, i loro desideri e i loro stati d'animo, i detenuti hanno realizzato immagini estremamente diversificate, ma mai polemiche o rivendicative: qualcuno ha documentato i lavori che si svolgono all'interno del carcere (dagli arredamenti costruiti dagli stessi detenuti per rendere più accoglienti le celle alla funzione della spesa, dai corsi di falegnameria a quelli di videoimpaginazione); altri hanno puntato a evocare il loro desiderio di liberà mostrando il cielo dietro le sbarre o 'tutto quello che vedono i miei occhi ma dove i miei passi non possono arrivare' (come spiega uno di loro); altri ancora raccontano la loro vita quotidiana oppure gli incontri con i propri cari segnati dal desiderio di 'non far soffrire i figli quando vanno a trovare il padre in carcere'.
I lavori dei fotografi, che si affiancano a quelli dei detenuti, evitano a loro volta il reportage di denuncia, per mostrare i detenuti come persone e al contempo documentare la realtà del carcere senza ideologie preconcette. Marco Delogu realizza, nel carcere di Rebibbia di Roma, intense immagini capaci di evocare il senso di solitudine, di chiuso e oppressione determinato dallo spazio detentivo. Luigi Gariglio accompagna rigorose immagini di spazi carcerari con ritratti dove i detenuti si mostrano senza finzioni. Sergio Lovati crea immagini silenziose, sospese, dove il tempo dilatato e uniforme del mondo carcerario sembra permeare anche le cose, gli arredi, gli spazi. Paola Mattioli è entrata nel carcere femminile di Monza e ha costruito un racconto visivo su più livelli, dove ritratti in bianco e nero si alternano a immagini a colori di oggetti e arredi capaci di suggerire la quotidianità della vita carceraria. Alessandro Mencarelli, con la serie Colloqui racconta i suoi incontri con i detenuti a partire dalla sua esperienza di avvocato (osserva lo spazio della sala dei colloqui, poi le gambe dei suoi assistiti che dalla postura rivelano i loro stati d'animo). Nino Romeo, infine, espone un efficace reportage sullo spettacolo la Nave dei folli, realizzato dalla Compagnia teatrale del carcere di San Vittore di Milano, come a suggerire che l'esperienza del carcere, nei casi migliori, può divenire un momento di maggior consapevolezza e non solo di mera contenzione.
Immagine: un'opera di Luis Ferro
Autori in mostra: Ubaldo Baldini Adel Ben Alà Ciro Bruno
Francesco Cappello Francesco Carriero Mario Coco
Marco Delogu Paolo Ele Luis Augusto Ferro
Emilio Franco Luigi Gariglio Giovanni Gentile
Sergio Lovati Paola Mattioli Alessandro Mencarelli
Roberto Raniolo Fabrizio Ratti Nino Romeo
Massimo Uliano Giuseppe Vacante Roberto Vincenzetto
Curatori della mostra: Gigliola Foschi, critico e storico della fotografia
Andrea Dall'Asta S. I., Direttore Galleria San Fedele
inaugurazione e conferenza
Sabato 13 dicembre, ore16
Auditorium San Fedele
Captivi
a (rac)contare i nostri giorni
interventi di
Lucia Castellano,
Direttore della Casa di Reclusione di Bollate
Erri de Luca,
Scrittore e saggista
Francesco Borroni,
Presidente Sesta Opera San Fedele - Dignitas
Gigliola Foschi,
Critico fotografico
Andrea Dall'Asta S. I.,
Direttore Galleria San Fedele
e alcuni autori presenti in mostra
Coordinatore: Adriana Loaldi, Sesta Opera San Fedele
Ornella Mignone, San Fedele Arte
catalogo Silvana Editoriale, euro 22
Le Royalties saranno devolute alla Sesta Opera Onlus
per progetti di assistenza carceraria
testi in catalogo di: Lucia Castellano,
Direttrice Casa di Reclusione di Bollate
Francesco Borroni,
Presidente Sesta Opera San Fedele, Milano
Gigliola Foschi,
Critico e storico della fotografia
Andrea Dall'Asta S. I.,
Direttore Galleria San Fedele, Milano
Antonietta Pedrinazzi,
Docente Universitaria di Servizio sociale
Testo detenuti
date: 13 dicembre 2003 (inaugurazione) - 17 gennaio 2004
(la Galleria resta chiusa dal 20 dicembre al 7 gennaio)
altre sedi espositive Biblioteca civica di Bollate
Cascina Roma, San Donato Milanese
Comunità Casa del Giovane, Pavia
indirizzo: Centro Culturale San Fedele, via Hoepli 3a-b 20121 Milano
tel 02 86352233 - fax 02 86352236
orario: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19 (mattino su richiesta)
la mostra rimarrà chiusa dal 20 dicembre al 7 gennaio
ingresso libero
In primavera la mostra sarà ospitata in altre sedi, come Cascina Roma a San Donato Milanese, la Biblioteca Civica di Bollate e la Comunità Casa del Giovane di Pavia
San Fedele Arte
via hoepli 3a-b
20121 milano
tel 02 86352233
fax 02 86352236