Galleria Marconi
Cupra Marittima (AP)
c.so Vittorio Emanuele II, 70
0735 778703 FAX
WEB
Rita Soccio
dal 8/3/2014 al 4/4/2014
lun-sab 16-19.30

Segnalato da

Dario Ciferri



approfondimenti

Rita Soccio
Loretta Morelli



 
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8/3/2014

Rita Soccio

Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP)

Nessuna cosa e' (sia) dove la parola manca. L'esposizione, attraverso molteplici medium espressivi, rivela un messaggio fatto di contrasti: intimo e universale, materiale e ideale, sospirato e urlato.


comunicato stampa

a cura di Loretta Morelli
testo criticoLoretta Morelli

Domenica 9 marzo alle 18.00 la Galleria Marconi di Cupra Marittima e Marche Centro d'Arte presentano “Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca” 16.10.2013 – 6.2.2014, mostra personale Rita Soccio “Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca” 16.10.2013 – 6.2.2014 è il titolo della mostra curata da Loretta Morelli, che è anche autrice del testo critico, e potrà essere visitata fino al 5 aprile 2014, presso gli spazi della Galleria Marconi (c.so Vittorio Emanuele, 70 - Cupra Marittima).

"Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca" 16.10.2013 - 6.2.2014 fa parte degli eventi che si affiancano all’Expo di arte contemporanea di Marche Centro d’Arte.

“Rita Soccio torna a parlarci del nostro tempo, delle sue contraddizioni, delle sue allucinazioni. Riuscire a fermarsi e prendere coscienza di ciò che oggi plasma e scandisce le menti e le vite umane è una scelta sociale forte, coraggiosa e incantata. L’artista ha dedicato 588 ore alle parole. Una trascrizione lenta, costante e impetuosa di quanto è stato pronunciato da politici e uomini di potere dal 16 ottobre 2013 al 6 febbraio 2014. Questa azione di sfogo e protesta ha voluto mettere in luce l’abuso della parola e dell’intero sistema del linguaggio, lo svilimento e annullamento dei significati, l’alienazione del senso, lo scollamento verbale/reale. La denuncia dell’utilizzo violento e falsato di ciò che identifica l’entità dell’uomo è il motore della mostra. Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca è l’ultimo verso della poesia Das Wort (La parola, 1919) di Stefan George, lo stesso che ispirò “L’essenza del linguaggio” di Heidegger. Il filosofo sosteneva un’esperienza poetica del linguaggio partendo da quella frase che esaltava il legame tra la parola e il suo“essente”; solo la parola fa sì che qualcosa appaia e diventi presente, tangibile; solo la parola è “il rapporto stesso con la cosa che è”. Essa non è un’entità astratta e fugace, è realtà.
Da tempo si assiste all’annullamento di tale principio, al suo ribaltamento, ad una verità manipolata, a meri flussi vocali svuotati di valore e poi mercificati. L’artista vuole meditare e far meditare sul lògos come il termine più antico per indicare il potere e la bellezza del dire che al contempo è anche l’essere in una reciproca appartenenza primigenia.
L’esposizione, attraverso molteplici medium espressivi, rivela un messaggio fatto di contrasti: intimo e universale, materiale e ideale, sospirato e urlato. È qualcosa di integro e complesso che non si esaurisce nell’atto artistico, nello spazio espositivo, ma diventa partecipazione, invito a condividere e ridare dignità a ciò che siamo.” (Loretta Morelli)


ufficio stampa
Dario Ciferri

relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Nikla Cingolani
fotografia/photography Stefano Capocasa
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci

Partner
Cocalo's Club

http://www.rivieraoggi.it
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70 - Cupra Marittima (AP)
Orario: lun-sab 16-19.30

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