Percorsi nella pittura emergente. Dipinti e disegni di artisti che affrontano da prospettive differenti la pratica pittorica attualizzandola alle istante del presente.
a cura di Carlo Sala
Stefano Bullo / Stefano Cescon / Giulio Federico / Iva Lulashi
Sabato 15 marzo alle 18.00 inaugura presso le Sale espositive della Sede municipale a San Vendemiano (TV) l'esposizione Trasfigurazioni. Percorsi nella pittura emergente a cura di Carlo Sala. In mostra una sessantina di opere tra dipinti e disegni di giovani artisti che affrontano da prospettive differenti la pratica pittorica attualizzandola alle istante del presente.
Accomunati dagli studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia hanno poi intrapreso una personale ricerca attraverso un linguaggio figurativo che si sviluppa secondo declinazioni dissimili.
Stefano Cescon concentra la sua attenzione sul volto raffigurando persone comuni o saltuariamente uomini illustri. Ma non importa voler ravvisare il soggetto originariamente ritratto perché ci troviamo alla messa in crisi della singola identità; le fattezze sono trasfigurate in maschere dolorose e in perenne tensione testimoniando dubbi e disagi dell’umanità del presente schiacciata dagli accadimenti.
Per Giulio Federico è la figura umana nella sua interezza il terreno di un'indagine che realizza anatomie distorte, in continua mutazione. Teatro delle sue rappresentazioni sono dei paesaggi inquieti in cui fonde e confonde la plasticità dei corpi: queste figure costituiscono uno strumento metaforico per cristallizzare delle istanze personali di carattere emotivo e introspettivo.
La pittura di Iva Lulashi si cimenta in un serrato confronto con la fotografia come fonte iconografica per la costruzione di immagini pittoriche. I suoi dipinti evocano un forte senso della memoria rimandando a immagini di famiglia vernacolari di tempi passati; ma anche ai frames di film classici del cinema albanese, donandoci così uno spaccato di quella specifica cultura attraverso il suo immaginario collettivo. Anche Stefano Bullo rivolge la sua attenzione alle immagini di massa ma secondo una prospettiva pittorica differente: queste sono infatti per lui punto di partenza da cui distaccarsi mediante una trasposizione dai forti accenti cromatici. Nei suoi quadri appaiono scene di vita comune ripetitive e seriali o icone globali come i divi della televisione e i leader politici; nella sua opera è sotteso un ragionamento sui condizionamenti che ognuno di noi subisce nel dover necessariamente creare un'ecologia dell'immagine a partire dall'enorme flusso di input mediatici.
A unire questi quattro autori è una profonda riflessione sull'uomo, presente anche in parte delle ricerche pittoriche internazionali. In un momento come quello attuale governato dalla messa in discussione di molte certezze e prospettive, il concetto di persona ritorna necessariamente centrale: è attraverso questo che vengono infatti analizzati i rapporti tra l'uomo e la cultura dell'immagine, le memorie collettive e i moti interiori di carattere esistenzialista. La mostra è visitabile fino al 5 aprile.
Promosso dal Comune di San Vendemiano - Assessorato Attività Culturali, con il patrocinio della Provincia di Treviso. Iniziativa realizzata con il contributo della Regione del Veneto.
coordinamento organizzativo: Sara Ruffini
Inaugurazione: sabato 15 marzo, ore 18.00
Sale Espositive - Municipio
Via A. De Gasperi, 55, San Vendemiano (TV)
orari: sabato 16.30-19.30; domenica 10.00-12.00 e 16.30-19.00
Ingresso libero