Pier Paolo Pasolini
Gianni Borgna
Jordi Ballo'
Alain Bergala
Francoise Gaultier
Laurent Haumesser
Paola Santoro
Vincenzo Bellelli
Alfonsina Russo Tagliente
Rita Cosentino
Pasolini e' l'intellettuale del XX secolo che piu' di ogni altro e' riuscito ad reinterpretare l'immagine di Roma. La mostra e' organizzata cronologicamente in 6 sezioni, dal suo arrivo nel 1950 alla morte nel 1975. In "Gli Etruschi e il Mediterraneo" un nucleo di importanti pezzi appartenenti a varie collezioni di cui e' accertata la provenienza da Cerveteri.
Pasolini Roma
cinema arte fotografia letteratura poesia critica
a cura di Gianni Borgna, Jordi Balló, Alain Bergala
Tre capitali europee, Barcellona, Parigi, Berlino, si associano a Roma per celebrare con un progetto innovativo la figura di Pasolini, l'intellettuale del XX secolo che più di ogni altro è riuscito ad reinterpretare l'immagine della città di Roma, incarnandola in chiave poetica.
Per Pasolini Roma non fu semplicemente uno scenario cinematografico o un luogo in cui vivere. Con questa città egli ha avuto una relazione passionale, fatta di sentimenti misti di amore e odio, di fasi di attrazione e rifiuto, di voglia di allontanamento e di piacere del ritorno. Le circostanze difficili del suo arrivo a Roma lo hanno catapultato in un mondo e in una lingua non suoi, appartenenti ai sottoproletari delle borgate in cui la precarietà della sua situazione economica lo costringeva a vivere. Dalla scoperta di questo universo del tutto nuovo nascerà un'ispirazione potente ed è lì che Pasolini troverà, senza doverli cercare, i soggetti dei suoi primi romanzi e film. In seguito, per il Pasolini uomo pubblico e analista instancabile dell'evoluzione della società italiana, Roma sarà il principale punto di osservazione, il suo permanente campo di studio, di riflessione e di azione. Sarà anche il teatro delle persecuzioni che il poeta dovrà sempre subire da parte dei poteri di ogni genere, e dell'accanimento dei media che per 20 anni lo trasformeranno nel capro espiatorio, nell'uomo da demolire, a causa della sua diversità e della radicalità delle sue idee sulla società italiana.
La mostra sarà organizzata cronologicamente in sei sezioni, dall'arrivo dello scrittore a Roma nel 1950 fino alla notte della sua tragica morte ad Ostia nel novembre del 1975. Di tappa in tappa si ritroverà il filo conduttore che permetterà di tracciare - lungo un quarto di secolo - il percorso della sua incredibile vitalità creativa: i luoghi in cui ha vissuto, in cui ha ambientato romanzi e film, la poesia, il cinema, gli amici, gli amori, le persecuzioni, le lotte e gli impegni nella città. I disegni e dipinti di Pasolini, i suoi autoritratti, ma anche la galleria ideale dei pittori contemporanei da lui descritti con precisione in una poesia: Morandi, Mafai, De Pisis, Rosai, Guttuso. Mai prima d'ora una mostra su Pasolini è stata tanto ricca di ogni genere di materiali - molti dei quali finora inediti - che illuminano tutti gli aspetti delle sue molteplici attività.
I visitatori avranno l'impressione che sia lo stesso Pasolini a parlare, a guidarli per scoprire insieme a lui un percorso imprevedibile, costantemente aperto gli incontri, ai dubbi, ai capovolgimenti, alle abiure, alle nuove partenze. Il visitatore scoprirà un uomo al tempo stesso straordinario (per la forza creativa, l'incredibile vitalità, la lotta perenne, la passione per tutto ciò che fa) e comune, con i suoi momenti di esaltazione, di fede, di entusiasmo, di allegria, ma anche di dubbio e di angoscia di fronte al mistero della vita e alla tragicità della storia.
Pasolini e Roma. Un rapporto di grande amore, raccontato anche nel volume pubblicato da Skira in occasione della mostra.
Pasolini cinema
Dal 16 aprile al 18 maggio rassegna cinematografica in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale presso Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema
Pasolini trova nel cinema il linguaggio per vincolarsi alla realtà senza filtri e il risultato è una rivoluzione sconvolgente nel panorama della nostra cultura. La sua avventura cinematografica è anche quella delle censure e dei processi che ha dovuto affrontare per i temi e lo stile delle sua visione provocatoria, sempre in contrasto con la chiusura ipocrita della mentalità benpensante, aggredita con gli affondi taglienti e disturbanti dell’arte. La percezione poetica del sottoproletariato dai romanzi si riversa in personaggi indimenticabili: Accattone, Mamma Roma, le varie incarnazioni di Totò e Ninetto e tutti gli eroi cenciosi di una diversità inadeguata alla contemporaneità, su cui si staglia il Cristo-combattente del capolavoro dedicato al racconto evangelico. La rivoluzione del suo cinema è anche formale: supera la tecnica neorealista guardando inizialmente ai maestri del cinema muto e della tradizione pittorica, e progressivamente, si allontana dalla verosimiglianza, verso la fiaba e lo sberleffo crudele. Dopo la vicinanza con il mondo degli esclusi, degli esordi e dei documentari sull’altrove incontaminato del Terzo mondo, è all’insegna del grottesco che Pasolini sancisce il suo feroce rifiuto dell’esistente: liquida senza attenuanti i borghesi protagonisti di Teorema e Porcile e, dopo la parentesi di esaltazione della libertà sessuale della Trilogia della vita, si cala nell’inferno soffocante di Salò, l’ultima opera, con cui tortura finanche lo sguardo dello spettatore, ponendolo di fronte all’esperienza devastante dell’umana catastrofe.
Pasolini Musica due concerti il 17 maggio e il 13 giugno
Due eventi musicali d’eccezione alla scoperta del rapporto passionale che Pasolini aveva con la musica: due concerti eseguiti dal vivo, proprio al centro dell’esposizione, nella sala Rotonda, per far vibrare le immagini e le straordinarie testimonianze della sua vicenda esistenziale e creativa. Un ricco repertorio musicale, dalla canzone alla sinfonia, per esaltare una componente essenziale e sublime di molti suoi capolavori cinematografici.
Pasolini Incontri
Dal 16 aprile al 5 giugno Palazzo delle Esposizioni offre al pubblico l’occasione di approfondire i temi della mostra e di estendere le suggestioni prodotte dai suoi contenuti, attraverso le testimonianze di alcuni fra i più autorevoli conoscitori e studiosi dell’opera di Pasolini, invitati a definire la portata rivoluzionaria della sua operazione culturale, anche a livello internazionale, e a proporre un’interpretazione personale della sua produzione letteraria e cinematografica, senza tralasciare i ricordi personali di alcuni testimoni d’eccezione della sua vita.
Il programma completo nel sito
http://www.palazzoesposizioni.it
Il sito del progetto internazionale della mostra
Pier Paolo Pasolini arriva a Roma con sua madre il 28 gennaio 1950. Hanno dovuto lasciare la loro casa di Casarsa, è un periodo di profonda miseria, ciononostante Pasolini si innamora della città: “Roma è divina” dice. Trova nella città una popolazione di sottoproletariato che vive in miseri sobborghi, le borgate, ma allo stesso tempo scopre un nuovo linguaggio e la sua sottocultura, la sua violenta vitalità. Questo nuovo mondo diventerà per alcuni anni la principale fonte di ispirazione letteraria e cinematografica.
Seguire Pasolini dentro Roma è un viaggio nel cuore di quello che la costituisce e definisce: l’amicizia, la letteratura, la politica, l’amore, il sesso, il cinema.
Grazie ai 50 indirizzi e date emblematiche della Roma pasoliniana, si può scoprire l’uomo, i suoi incontri appassionati, le sue disillusioni politiche, i suoi amori, la sua radicalità, i suoi momenti di rottura e di fuga. Lasciatevi guidare nei luoghi di Mamma Roma o di Accattone. Riconoscete i vicoli nascosti tra le righe de I Ragazzi di vita. Visitate Roma e le sue borgate attraverso gli occhi del poeta.
http://www.pasoliniroma.com
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Gli Etruschi e il Mediterraneo
La città di Cerveteri
a cura di Françoise Gaultier, Laurent Haumesser, Paola Santoro, Vincenzo Bellelli, Alfonsina Russo Tagliente e Rita Cosentino
Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con il Musée du Louvre-Lens, la mostra rappresenta un’occasione irripetibile per raccontare in modo nuovo la storia di una straordinaria civiltà del mondo antico, quella etrusca.
Per la prima volta in una mostra viene presentata non in maniera generale, ma concentrando l’attenzione su una singola città – Cerveteri – che spicca per grandezza e importanza nel contesto delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo antico. Questa città, infatti, che gli Etruschi chiamavano Kaisraie, i Greci Agylla, e i Romani Caere, è emblematica della grandezza della civiltà etrusca: occupa un posto centrale in Italia e nel Mediterraneo durante tutto il I millennio a.C. Nell’antichità, non a caso, Caere era considerata "la più prospera e popolata delle città dell’Etruria", come scrive lo storico greco Dionigi di Alicarnasso. Di questa metropoli dell’Italia antica distante solo 50 km da Roma, la mostra intende ripercorrere quasi dieci secoli di storia: in che modo comunità distinte costituirono progressivamente una città; come questa città proiettata sul mare divenne una delle principali potenze del Mediterraneo; come questa città che rivaleggiava per importanza con Roma fu infine dominata da quest’ultima ed assorbita nel corso del I secolo a. C. dall’impero romano nascente. La storia di Cerveteri e dei suoi abitanti, i Ceriti, non ci è nota soltanto dai testi antichi: da due secoli emerge poco a poco dal sottosuolo.
I Grandi scavi archeologici realizzati in particolare durante l’Ottocento hanno riportato alla luce una stupefacente quantità di monumenti e di oggetti che hanno suscitato la meraviglia dei contemporanei e hanno trovato posto nei più grandi musei del mondo – e in particolare al Louvre e nel museo etrusco di Villa Giulia. A queste prime scoperte ormai lontane nel tempo, è possibile oggi confrontare i risultati degli scavi sistematici realizzati in questi ultimi decenni nel cuore della città antica, ma anche nelle necropoli e su tutto il territorio della città. Questo confronto inedito permette di tracciare per la prima volta il ritratto di una città che, come Atene, Cartagine e Roma, fu una delle più grandi e importanti metropoli del Mediterraneo antico.
La mostra rappresenta dunque un’occasione eccezionale per raccogliere intorno a un nucleo di pezzi di capitale importanza, appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e di quello nazionale cerite, le opere più significative di altre grandi collezioni storiche del vecchio continente, per cui è accertata la provenienza ceretana: il Museo Gregoriano Etrusco in Vaticano, il British Museum di Londra, la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen e l’Antikensammlung di Berlino. In tal modo sarà possibile risarcire idealmente l’integrità di contesti antichi dispersi, a partire dall’Ottocento, tra differenti istituzioni. Eccezionale il contributo del Museo del Louvre: grazie all’acquisizione, nel 1861, della collezione Campana, formata in larga misura da reperti provenienti da Cerveteri, esso possiede un ricco repertorio ceretano di cui fanno parte non solo alcuni tra i capolavori più celebri dell’arte etrusca, come il Sarcofago degli Sposi – esposto in mostra e per la prima volta al di fuori di Parigi – ma anche molti ragguardevoli manufatti presentati al pubblico solo in tempi recentissimi o addirittura mai visti. Novità assolute provengono infine dagli scavi recenti della Soprintendenza, del CNR e dell’Università Sapienza di Roma, che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze su questa metropoli di primo piano del Mediterraneo antico.
Immagine: Pier Paolo Pasolini sul set di Teorema
Ufficio Stampa dell'Azienda Speciale Palaexpo
Piergiorgio Paris tel. 06 48941206 p.paris@palaexpo.it
Dario Santarsiero segreteria tel. 06 48941205 d.santarsiero@palaexpo.it
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale, 194 Roma
Orari:
domenica, martedì, mercoledì e giovedì 10.00 20.00, venerdì e sabato 10.00 22.30
Intero : € 12.00
Ridotto : € 9.50
Ridotto Scuole € 4.00
giovani fino a 26 anni
biglietto on-line:
diritto prevendita: € 2.00
print@home:
diritto prevendita: € 2.00
la biglietteria chiude un'ora prima