Lo spazio del suono. Nel suo lavoro sono centrali architettura, luce, calore, movimento, tensione elettrica e soprattutto una sonorita' che spesso deriva dalla loro combinazione. Questa mostra presenta due video.
Il lavoro di sergio Limonta si sviluppa intorno a un'idea di architettura, intesa principalmente come etica del convivere. Da questi presupposti deriva un modus operandi che predilige concetti primari, impiego di forme di energia negli aspetti più primitivi, luce, calore, movimento, tensione elettrica e soprattutto una sonorità spesso derivata dalla loro combinazione.
Incentrata proprio intorno al suono, questa mostra presenta due video:
Lone è un video documento dei primi anni duemila dove l'artista, John Duncan, Giovanni Morbin e Simone Menegoi compiono una serie di azioni finalizzate alla produzione di varie sonorità, fortemente amplificate dalla particolare architettura di una ex cartiera sita in provincia di Verona, demolita poco tempo dopo. L'audio è stato registrato con apposite apparecchiature e le azioni, così come le operazioni di registrazione, sono riprese dall'artista. Il video è mostrato così come filmato in originale, montato in macchina e senza tagli. Documenta quattro brevi episodi.
Il secondo video Tamo è stato girato nel 2006 su "quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi". Anche quì l'ambiente sonoro è parte integrante del video ed è caratterizzato dallo scorrere assordante di uno scolo a lago vicino al quale è stata posizionata la videocamera.
Sergio Limonta è nato a Lecco nel 1972. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera. Vive tra Lecco, Milano e Bratislava. E' attualmente in corso una sua mostra personale presso la galleria AMTPROJECT di Bratislava. Ha esposto in mostre personali e collettive presso O', Milano, la Triennale di Milano, il museo MAGA di Gallarate, La Galleria Comunale di Monfalcone, Fondazione Capri, Teatro Margherita a Bari, Brown project sapce, Milano e galleria Neon, Bologna.
I sentieri si costruiscono viaggiando.
(Franz Kafka)
Non c’è etica senza riattribuzione del senso e non c’è senso senza ripensamento del valore del fare.
Riss(e) nasce così. Oggi la realtà è talmente cruda da non consentire perbenismi. Dunque un terreno di confronto fuori dai limiti.
E poi “Riss” in tedesco è “fessura”, “crepa”, “squarcio”; e dalla crepa entra la luce.
È valicando i limiti che si può riattribuire un senso al fare e più nello specifico al fare artistico.
Non è cosa nuova, ma forse ora assume il valore di un’emergenza imprescindibile.
Valicare i limiti è varcare i confini: è l’attitudine del viandante. Senza mappa, senza meta, senza ritorno; perché l’unica meta è il ricominciare ad andare via.
Riss(e) ha questo spirito. È uno spazio fisico solo accidentalmente perché non può essere “qui”. Riss(e) vuole essere piuttosto un “dovunque”, un “altrove”; una sorta di piattaforma che si sposta trovando nell’erranza la propria dimensione etica.
Riss(e) non è un project-space perché non ha una linea curatoriale organica. Propone “mostre”, anche ma non soprattutto, e vuole misurarsi con un continuo “fuori registro” ; quella condizione che deriva dalla consapevolezza che, abbandonata la mappa, non resta che stupirsi degli incontri.
Riss(e) raccoglie una disposizione al dialogo che ha fatto nascere altri progetti, come ROAMING, L’OSPITE E L’INTRUSO, DIALOGOS; diversi tra loro ma accomunati da un bisogno di confronto, in una dimensione relazionale che attraversa la domanda sul “che fare? “ un po’ con lo spirito dell’interrogativo di Leonardo da Vinci: “la luna, come sta la luna?”.
Ermanno Cristini
(Riss(e) è nata con il contributo ideale e di discussione di diversi “passanti”: Cesare Biratoni, Sergio Breviario, Alessandro Castiglioni, Giancarlo Norese, Vera Portatadino, Luca Scarabelli.
Oggi ha incrociato e sta incrociando altri “passanti”, tra cui: Marion Baruch, Antonio Barletta, Marco Belfiore, Francesco Bertocco, Lorenza Boisi, Federica Boràgina, Giulia Brivio, Antonio Catelani , Mario Casanova Salvioni, Viviana Checchia, Clement Project, Francesca Marianna Consonni, Mauro Cossu&Francesca Conchieri, Valerio Del Baglivo, Alessandro Di Pietro, Diana Dorizzi, Graziano Folata, Francesco Fossati, Simone Frangi, Daniele Geminiani, Patrick Gosatti, Patrizia Giambi, Cecilia Guida, Sabina Grasso, Silvia Hell, Cecilie Hjelvik Andersen, The Island, Erika La Rosa, Lucia Leuci, Corrado Levi, Chiara Luraghi, Luc Mattenberger, Andrea Magaraggia, Francesco Mattuzzi, Samuele Menin, Metamusa, Yari Miele, Concetta Modica, Rossella Moratto, Giovanni Morbin, Angelo Mosca, Alberto Mugnaini, Adreanne Oberson, Chiara Pergola, Cesare Pietroiusti, Marta Pierobon, Jean Marie Reynier, Rosamaria Rinaldi, Laura Santamaria, Lidia Sanvito, Annalisa Sonzogni, Noah Stolz, Marco Tagliafierro, Temporary Black Space, Federico Tosi, UnDo.Net, Virginia Zanetti.
In attesa dei prossimi.
Inaugurazione Domenica 11 Maggio 2014, ore 18
RISS(E) studio di Ermanno Cristini
via S. Pedrino 4, Varese
tutti i giorni su appuntamento al 335 8051151