Morocco's Bridge. Visioni rappresentative di una terra che e' oggi completamente proiettata nelle dinamiche mediterranee e che e' capace di creare grandi cantieri e nuovi assetti geopolitici.
Lorenzo SImonetti studia da circa un anno la lingua araba presso la Grande Moschea a Roma. Per approfondirne la conoscenza, si trasferisce a Tangeri (Marocco) per un mese. In quell'occasione i pigmenti tipici con cui costruiscono i muri delle case di alcune città (Chefchaouen,Meknes, Tituan) diventano materia di studio e successivamente strumento per la composizione della sua produzione artistica.
Le opere nascono da una base in ferro trattata con acidi che generano forme e disegni pronti ad accogliere la meraviglia cromatica di cui accennato. Infine la leggerezza della cornice in legno dialoga con la complessità degli altri elementi.
L’intento diventa così uno scenario che non è solo comunicazione fra forma materia e colore, ma occasione per presentare un vero e proprio progetto di incontro a livello politico, culturale e di cooperazione economica tra Italia e Marocco.
“Morocco’s Bridge” dunque; nel ponte creato da Lorenzo Simonetti le opere si sposano a visioni rappresentative di un Marocco che è oggi completamente proiettato nelle dinamiche mediterranee e che è capace di creare grandi cantieri e nuovi assetti geopolitici.
Con il patrocinio dell’Ambasciata del Marocco, della Camera di Commercio Italo-Araba e dell’associazione Vocazione Roma si approfondiranno i rapporti dell'intelligentia culturale del Maghreb a Roma come slancio culturale e come fonte di reciproco arricchimento. Un incontro in termini di dialogo socio-politico tra le due sponde del Mediterraneo (immigrazione, cultura artistico-letteraria), ma anche occasione per rendere nota la realtà economica maghrebina poco conosciuta (ex plurimis, Tangeri Free Zone).
Inaugurazione 15 maggio
Galleria Mo.c.A. Studio
piazza degli Zingari, 1 Roma
10-13 e 14-17, sab per appuntamento
Ingresso libero