Segments. Specht e' uno dei piu' originali artisti tedeschi dell'ultima generazione. Nessuno dei suoi lavori nasce gradualmente da una intuizione gestuale, bensi' ogni opera e' ben presente e definita fin dall'inizio nella sua mente e, sulla base di uno schizzo, deve solo venire realizzata.
"Segments"
catalogo a cura di Martin Kraft
La Galleria Tondinelli presenta dal 28 gennaio al 21 febbraio 2004 la mostra
personale di Dieter P. Specht, artista tedesco operante ad Arcegno (Canton
Ticino) che espone per la seconda volta in Italia, dopo la partecipazione alla
Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea di Firenze nel dicembre 2003.
Dall'8 marzo al 2 aprile 2004 Specht avrà una mostra personale pubblica in
Portogallo, a Lisbona, presso la GALLERIA D'ARTE CONTEMPORANEA DIRECÇÃO GERAL DA
ADMINISTRAÇÃO DA JUSTIÇA.
Specht è uno dei più originali artisti tedeschi dell'ultima generazione. Nessuno
dei suoi lavori nasce gradualmente da una intuizione gestuale, bensì ogni opera
è ben presente e definita fin dall'inizio nella sua mente e, sulla base di uno
schizzo, deve solo venire realizzata. Ciò rispecchia il temperamento energico
dell'artista, teso ad organizzare il proprio lavoro. E quando tali schizzi, così
come i lavori già realizzati, sono memorizzati in un computer, l'artista segue
l'istinto che caratterizza la sua produzione e si dimostra all'altezza del suo
tempo sotto tutti gli aspetti. Egli ricava notevoli stimoli proprio
differenziando e riproducendo in serie mediante tecniche semplificate idee
pittoriche già sperimentate: più o meno l'effetto fantastico che si nota
osservando il passare dei giorni e delle stagioni. Proprio all'astrazione invita
la pittura di Specht, con passaggi fluenti che fanno apparire il soggetto
secondario e allo stesso tempo rendono consapevoli che, ad esempio, anche il
colore blu può essere un soggetto. La spazialità è già insita nell'applicazione
a spatola dei pastosi colori acrilici, che creano immagini impercettibilmente in
rilievo. I colori vengono stesi puri e si combinano cromaticamente,
nell'accezione del divisionismo, solo nell'occhio dell'osservatore, che in
questo modo viene attratto prepotentemente all'interno dell'immagine. Così si
apre la strada per la terza dimensione, verso gli estrosi oggetti creati
dall'artista unendo moduli di formato standard dipinti in vari colori in
installazioni sempre nuove, che a seconda del punto di osservazione presentano
uno spettacolo completamente diverso (Martin Kraft).
Il catalogo della mostra è a cura del critico Martin Kraft.
Inaugurazione: mercoledì 28 gennaio 2004 ore 18,30
Sede: Galleria Tondinelli
Indirizzo: Via Quattro Fontane, 128/a - 00184 Roma
Tel/fax: 06/4744300