La Nube di Oort
Roma
via Principe Eugenio, 60
338 3387824
WEB
Adelaide Cioni
dal 19/5/2014 al 29/5/2014
mar-sab 17.30-19.30

Segnalato da

Cristian Stanescu




 
calendario eventi  :: 




19/5/2014

Adelaide Cioni

La Nube di Oort, Roma

You can't go home again. A propos de Bacchelli 5, 2014. L'artista proietta una serie dei suoi disegni incisi su diapositive che raccontano i dettagli piu' intimi della sua casa.


comunicato stampa

a cura di Helia Hamedani

La terza mostra/installazione di questa serie di tre installazioni presentate in successione dentro lo spazio La Nube di Oort, a distanza di dieci giorni l’una dall’altra. Una formula inedita, proposto a tre artiste dalla curatrice iraniana Helia Hamedani, che parlando del ritorno (impossibile) a casa tocca aspetti sensibili della personalità di ognuno di noi. Scrive Helia Hamedani a proposito del lavoro di Adelaide Cioni: “Adelaide Cioni prende ispirazione dai particolari degli oggetti della casa dove ha vissuto con la sua famiglia per più di trent'anni e che è stata costretta a lasciare. Come ci racconta Adelaide: « Era una casa molto semplice di costruzione popolare, ma immersa nel bosco del Seminario di Bologna ». L'artista, prima di lasciare questa casa nel 2009, disegna e prende le misure di una serie di dettagli, in ogni stanza, che per lei erano significativi e che, per noi spettatori, possono sembrare estranei o banali: dai termosifoni, all'interruttore della luce, al quadro di una nave.. .

Per lo spazio de La Nube di Oort, con i memorabili rumorosi proiettori Kodak Carousel, l’artista proietta una serie dei suoi disegni incisi su diapositive. I disegni sono degli scatti graffiati sullo schermo, partono dal bosco del Seminario e arrivano ai dettagli più intimi delle stanze. Qui, la poesia delle immagini frammentarie si manifesta attraverso la nostra presenza fisica e l’assenza fisica degli oggetti proiettati. L’immaterialità della memoria si rende visibile come tracce di luce degli oggetti magici, proiettata qui, ma che appartengono ad un'altra realtà. Irraggiungibili e purtroppo anche intoccabili, i disegni fanno immediatamente scintillare qualcosa nelle perdute memorie di ognuno di noi. Poche volte, come in questo caso, l'opera dell'artista riesce a testimoniare quel peculiare intreccio di vicinanza e lontananza dell'immaginario.”

Inaugurazione 20 maggio

La Nube di Oort
via Principe Eugenio, 60 Roma
mar-sab 17.30-19.30
Ingresso libero

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