Segmentazione razionaliste. Lavori che indagano le tre dimensioni con un richiamo alla sua sfera storico - culturale, attingendo da artisti come Lucio Fontana fino alle forme convenzionali dell'arte.
Apre il 7 giugno 2014 la mostra personale di Filippo Borella nella Ex Chiesa di San Pietro in Atrio a Como, curata da Elisabetta Longari. Un percorso in cui non ci saranno spettatori ma attori, in cui linee, scope, energia, limone e razionalismo trovano una personale lettura creativa. L’artista comasco coinvolge e stupisce con una serie di lavori che indagano le tre dimensioni con un richiamo alla sfera storico – culturale in cui è cresciuto e si è formato, attingendo dai maestri a partire da Lucio Fontana, per oltrepassare le forme convenzionali dell’arte. Colori, materiali e stratificazioni si intrecciano in diverse opere, da scoprire, ammirare, conoscere, toccare, tirare, ricordare. E se Borella è conosciuto per le sue cerniere… in mostra, queste, condurranno a nuove visioni e riflessioni.
Le opere con cerniera-lampo funzionano anche come metafora dell’esistenza umana fatta di relazioni complesse, contrassegnata da tensioni spesso antagoniste, i cui equilibri, non già sperimentati ma sempre nuovi, sono di volta in volta da ricercare e reinventare, sempre però nel segno della leggerezza. (dal testo di Elisabetta Longari)
Filippo Borella è nato a Cantù nel 1973. Dopo la maturità artistica si laurea in architettura con una tesi che riesamina e mette in scena la scultura oggi; frequenta poi l’Accademia di Belle Arti di Brera e si laurea con la tesi H. Acconci Studio, l’importanza di una metodica comportamentale. Frequenta lo stage con Eliseo Mattiacci e Arnaldo Pomodoro per il trattamento artistico dei metalli. Vince il primo premio per la scultura edito dalla rivista "Arte 2003".
Inaugurazione sabato 7 giugno ore 18
Ex chiesa San Pietro in Atrio
Via Odelscalchi, Como
Orari: martedì/venerdì 16.00-20.00 sabato/domenica 15.00-19.00
Ingresso libero