Galleria Baroni
Milano
via Madonnina, 17
02 804504
WEB
Il volto e la maschera
dal 10/6/2014 al 29/9/2014
mar-sab 15-19.30

Segnalato da

Livia Negri




 
calendario eventi  :: 
Inaugurazioni | In corso
Gennaio 2025
lmmgvsd
  12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031
 




10/6/2014

Il volto e la maschera

Galleria Baroni, Milano

Nell'Italia del Novecento. La collettiva indaga il difficile rapporto tra le identita' svelate o rivelate e quelle piu' sfumate o nascoste attraverso sculture, dipinti e disegni.


comunicato stampa

La nuova mostra allestita alla Galleria Baroni di Milano, "Il volto e la maschera", indaga il difficile e intrigante rapporto tra le identità svelate o rivelate e quelle più sfumate o nascoste attraverso sculture, dipinti e disegni del Novecento italiano.
Agli inizi del ‘900, in seguito agli studi sulla psiche e alla nascita della psicoanalisi, molti artisti si interessano alla personalità umana nel rapporto tra la persona, con tutto il suo bagaglio inconscio, e il personaggio, quello manifesto e conforme ai dettami sociali. Tante possibili identità e interpretazioni che la mostra esplora attraverso una carrellata di busti e di volti di diversi autori novecenteschi, da Francesco Wildt (1896-1931) ad Arrigo Minerbi (1881- 1960), da Pietro Melandri (1885-1976) ad Angelo Biancini (1911-1988), da Libero Andreotti (1875-1933) a Enrico Mazzolani (1876-1968) e molti altri, fino ai contemporanei Bertozzi e Casoni, con i due mascheroni realizzati per l’esposizione “Abitare il tempo” di Verona nel 1998. Una quarantina le opere esposte, in materiali vari - terracotta, bronzo, ceramica, gesso, marmo - fra volti reali, storici o di fantasia, volti-maschere, caricature, mascheroni teatrali.

Accanto alle sculture, sono stati selezionati singolari dipinti e disegni, come le Maschere di Augusto Magli (1890-1962) o le ambigue donne-maschere di Giulio Ruffini (1921-2011); mentre come una boiserie, fa da sfondo alla sala principale la grande pittura “Baccanale”, lunga 7 metri e alta 1,72, realizzata da Charlotte H. Monginot (1872-?) nel 1924. Benché opera straniera, è italiana di adozione, in quanto appartenuta a Gianni Versace, che l’aveva inserita nel contesto neoclassico di Villa Fontanelle di Moltrasio (Co).

Due le opere inedite presenti in mostra: la prima è La Malinconia, volto in ceramica smaltata del 1932 realizzata dal faentino Pietro Melandri, che dopo essere stata pubblicata sulla rivista “Domus” del maggio 1933 scomparve fino a pochi anni fa, quando fu ritrovata quasi per caso. Così la descrive il critico Emanuele Gaudenzi: “Possiamo annoverare l'opera fra le creazioni originali di Melandri, al pari della Maschera del Vento, della Testa di Medusa e di altre opere riferibili allo stesso periodo.” L’altro inedito è il giocoso autoritratto di Bruno Munari, Maschera a forma di farfalla, che l’artista donò al professor Sergio Baroni nel 1983 in segno di amicizia.

Fra le opere esposte, assieme a quelle del professor Sergio Baroni, vi sono esemplari provenienti dalle gallerie milanesi Diego Gomiero e Daniela Balzaretti.

Inaugurazione 11 giugno ore 18.30

Galleria Baroni
via Madonnina, 17 Milano
martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.30 (chiusura estiva dalla terza settimana di luglio alla seconda di settembre)
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [3]
Inedito ritratto di artista
dal 27/10/2015 al 27/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede


ACCETTO
Questo sito utilizza cookie per ottimizzare la tua esperienza online. Accettando di utilizzare questo sito senza modificare le tue preferenze relative ai cookie, autorizzi l'uso di cookie da parte nostra. Puoi eliminare e bloccare tutti i cookie di questo sito web, ma alcuni elementi del sito potrebbero non funzionare correttamente.
chiudi
1995-2015

Vent'anni di UnDo.Net, un'opera d'arte ideata da artisti che hanno coinvolto centinaia di altri autori e operatori nella costruzione di un ecosistema, di un dispositivo che ha influito a più livelli sul fare arte.
UnDo.Net è un dispositivo di creazione di valore immateriale; pensato come "ecosistema" della cultura contemporanea, come modello partecipativo che sviluppi la condivisione di ricerche, risorse e conoscenze, la collaborazione e lo scambio.
In questi 20 anni UnDo.Net ha perseguito il suo scopo: inventare un nuovo spazio, che prima non esisteva, di sperimentazione e di ricerca, di confronto e di dialogo.


Oggi

I risultati di questo lavoro collettivo sono riuniti nelle migliaia di pagine online che raccolgono la storia di tutti noi che ci occupiamo d'arte. UnDo.Net è oggi un archivio vivo e vibrante dal profilo internazionale che contiene e collega tra loro approfondimenti e documenti su autori, eventi, situazioni, ricerche e pensiero. Un patrimonio di risorse per studiare, comprendere e per sviluppare nuovi progetti.
Anche in futuro UnDo.Net rimarra' consultabile e a disposizione di tutti gratuitamente.


Domani

Le differenti personalita' che costituiscono il team di UnDo.Net svilupperanno le proprie diverse professionalita'.