Game Over. 20 opere e un'installazione site-specific nella project room rendono lo spazio espositivo surreale in cui la storia comune e la storia del singolo si confondono senza scampo.
a cura di Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti
Advertising e Istituto Luce. Antimilitarismo ed estetica ultrapop.
Game Over - mostra personale di Stefano Gentile alla White Noise Gallery - è un sussidiario pop-up per adulti.
Punti di partenza del progetto - sviluppato sui tre livelli della galleria - sono gli eventi cardine della storia moderna, i conflitti, le crisi, i disastri ecologici, stratificati nella memoria collettiva prima come abomini, poi come mali necessari, arrivando all'assuefazione quando l’immagine del dramma, ripetuta ossessivamente, si trasforma in icona popolare, mischiandosi con tutte le altre.
E’ allora che in Piazza Tienanmen arriva la colonna dei carri armati del Risiko, Super Mario diventa il simulacro di Saddam, il muro di Berlino un gigantesco tetris.
Il linguaggio è quello della generazione alla quale Gentile appartiene e alla quale in prima istanza si rivolge: videogames, cartoni animati, giochi da tavolo e slogan pubblicitari sono uno slang universale, ed i bit il codice Morse.
Un complesso di venti opere e la project room con un allestimento interamente site-specific in cui, traendo ispirazione dalle taglienti atmosfere de “Il grande dittatore” e “Il Dottor Stranamore”, lo spettatore verrà trascinato in uno spazio surreale in cui la storia comune e la storia del singolo si confondono senza scampo.
"La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa" (K. Marx)
“La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come sequel” (White Noise Gallery)
Inaugurazione 12 maggio ore 19
White Noise Gallery
via dei Marsi, 22 (quartiere San Lorenzo) Roma
mar-sab 12-20
Ingresso libero