In mostra i suoi dipinti, nell'ambito della rassegna di arte contemporanea Ventinovegiorni
Nicola Rotiroti persegue un lavoro di scomposizione del corpo umano, osservato come se si trovasse immerso nell'acqua. Visioni istantanee, equilibri che nell'immediato trovano realizzazione, sono captati dalla pittura, e resi come accadimenti eterni. La realta' si fonde con l'illusione, e genera una conoscenza incerta e vagamente angosciosa dei soggetti. "Queste opere sembrano dipinte dall'orizzonte in basso, come se tutto cio' che sta sotto l'ombelico del mondo prendesse per la prima volta importanza, e la nostra visione si rovesciasse. Cio' che sta sotto il pelo dell'acqua, questa negativita' liquida, qui prende il sopravvento rispetto cio' che sta sopra, e il mondo, secondo una relativita' che non puo' che essere angosciosa, si capovolgesse." (dalla presentazione di Paolo Aita). Nell'ambito della rassegna di arte contemporanea Ventinovegiorni. Inaugurazione venerdi' 13 giugno ore 19.