Children of Unquiet. Il progetto nasce dal contesto naturale e storico della Valle del Diavolo, scenario degli albori della produzione di energia verde. La mostra presenta un film, che vede la partecipazione di piu' di quaranta bambini e una serie di immagini che ne documentano il processo creativo.
Children of Unquiet è un nuovo corpus di lavori che Mikhail Karikis ha prodotto a partire dal complesso contesto naturale, storico e socio-economico della cosidetta Valle del Diavolo, in Toscana. Nota per i suoi leggendari legami con l’Inferno di Dante, la Valle del Diavolo è stata scenario, agli inizi del Novecento, degli albori della produzione di energia verde, con la costruzione, a Larderello, del primo impianto geotermico al mondo. Fino a poco tempo fa, una comunità di quasi cinquemila persone tra dipendenti e famiglie, viveva nei villaggi operai progettati da Giovanni Michelucci ma alla più recente introduzione di nuove tecnologie di automatizzazione delle centrali, ha fatto seguito un consistente decremento dei posti di lavori e un arresto nelle prospettive di ricambio generazionale, che a loro volta hanno portato a un rapido abbandono e allo spopolamento di interi villaggi.
Elemento nodale del progetto è l’omonimo film, che ha visto la partecipazione di circa quaranta bambini e che ritrae l’orchestrazione di un’occupazione ludica di quel che resta dei villaggi operai e dei siti industriali loro vicini.
Oltre al film, il progetto include una serie fotografica e un film in Super8 che immortalano le visioni che i bambini - interpellati sul futuro dei villaggi abbandonati nel corso di un laboratorio con l’artista – hanno tratteggiato in una serie di disegni. Il corpus dei lavori comprende inoltre un vinile intitolato 102 Years Out of Synch – che ripercorre le leggende legate al luogo, i riferimenti letterari e cinematografici all’Inferno di Dante e al suo immaginario acustico - infine un gioco in scatola progettato dall’artista come attivatore di processi decisionali e come strumento di analisi dei dilemmi e dei conflitti che fanno eco alle più diffuse preoccupazioni sul futuro di quest’area.
In Children of Unquiet, dalle macerie di un’area post-industriale abbandonata, un gruppo di bambini sembra scoprire e proiettare nuove possibilità. La loro occupazione giocosa, insieme al canto, genera uno spazio per l’espressione individuale e collettiva, rinsaldando il legame di questa giovane generazione coi luoghi della propria infanzia, sfidando la ricorrente narrativa della migrazione forzata, evocando infine possibili, diversi e sognati futuri.
Mikhail Karikis è un artista di base a Londra, la cui pratica emerge da una continua ricerca sul ruolo del suono e della voce umana nella formazione di quel senso di collettività che influenza la vita e l’identità professionale delle persone e che allo stesso modo riesce a sfidare le convenzioni sociali e culturali dominanti. Karikis ha esposto alla 19ma Biennale di Sydney (2014), alla Tate Britain (2014), alla Aichi Triennale (2013), a Manifesta 9 (2012), alla 54ma Biennale di Venezia, Padiglione Danese (2011).
La mostra, organizzata da Villa Romana in collaborazione con Radio Papesse, è accompagnata dal catalogo Children of Unquiet. Progetto grafico di Heartfelt Studio, edizioni future perfect.
Children of Unquiet è supportato da Arts Council England, Art Sheffield 2013, Toscanaincontemporanea 2013 – Regione Toscana, Comune di Pomarance. L’omonimo film è stato commissionato da Art Sheffield 2013.
Inaugurazione 3 luglio alle 19.30
Ore 18:30: Mikhail Karikis in conversazione con Valerio Del Baglivo
Villa Romana
Firenze.
Ingresso libero.