Tra l'Etere e la Terra. In occasione della conclusione della residenza Case Sparse sono esposti i lavori degli artisti che si sono confrontati con il paese e il suo centro storico.
Opere di Elisabetta Falanga, Giuseppe Fanizza, Marco La Rosa,
Orestis Mavroudis, Seiji Morimoto
Domenica 13 Luglio ore 16.00
piazzale antistante il cimitero di Malonno (BS)
A conclusione dell’edizione 2014, Case Sparse vi invita a partecipare al finissage della residenza, per presen-
tare il lavoro dei cinque artisti chiamati a confrontarsi con Malonno e il suo centro storico. Obiettivo della
seconda annualità del progetto è stato entrare in stretto rapporto con la cittadinanza e i suoi luoghi, i suoi
monumenti, le sue dinamiche, le sue attività produttive e la sua storia.
In particolare Orestis Mavroudis, con Anniversario Temporaneo, si è confrontato con la storia controversa
di un monolite preistorico, scomparso in circostanze sfumate nella memoria collettiva locale e divenuto nel
tempo un simbolo dell’identità di Malonno. Poiché non è stata rintracciata alcuna data comunemente condivisa, il 12 luglio 2014 si celebrerà l’anniversario temporaneo della sua scomparsa, fino a quando gli abitanti
non decidano di sostituirla.
Anche Giuseppe Fanizza in De che M’en vo si è focalizzato sugli elementi più immateriali che definisco
no l’identità e il confine del paese. Attraverso una ricerca sulle leggende e i significati delle santelle, piccole
architetture votive di cui è disseminato il territorio, l’artista ha scelto di sottolineare la funzione di protezione
di alcuni di questi elementi, che tracciavano un confine fisico e immaginario tra l’interno e l’esterno dal paese,
tra la casa e l’ignoto, tra la vita e una dimensione sovrannaturale.
La mappa è il risultato della ricerca anche di Marco La Rosa in Senza Titolo, 2014. I moduli che l’artista ha
realizzato segnano la misura del suo rapporto di conoscenza con Malonno che ha attraversato lasciandosi
guidare dalle proprie emozioni. L’ opera ritorna come un dono, un’immagine, una mappa di alcuni dei luoghi
che hanno segnato la sua esplorazione. Assunta a misura quasi universale l’opera rappresenta la dimensione
di sospensione tra l’esserci e un altrove possibile, una soglia di mondo.
Elisabetta Falanga si è confrontata con la dimensione contemplativa della montagna e con la sua intrinseca
fissità. In Quel prato è il mio tormento e la mia misura, benché io non sia mai stato un uomo verde, l’artista ha
segnato un nuovo profilo d’osservazione che porta lo spettatore a un cambiamento di prospettiva. Come uncorpo sdraiato la scultura si staglia nel paesaggio assimilando due ritmi e due grandezze apparentemente
inconciliabili, quella umana e quella naturale e invitandoci a prendere in considerazione l’immobilità come
uno stato di ascesa al tutto.
Il lavoro di Seiji Morimoto infine suggerisce uno stato d’attesa, La prossima primavera sarà felice, spazio im-
maginario in cui l’opera si attiva in una dimensione sonora quasi corale. Sarà infatti in quella stagione in cui i
dispositivi installati sui rami degli alberi saranno abitati dai volatili del bosco rendendo viva l’installazione.
La residenza sarà raccontata attraverso una mostra che si terrà presso GlogauAIR a cura di Marta Ferretti,
in collaborazione con BerlinerPool, archivio mobile e network per artisti, spazi e curatori a Berlino dal 1 al 7
settembre 2014. La mostra è finalizzata ad amplificare in un contesto internazionale ciò che avviene nel locale
e accoglierne le possibili declinazioni, in parte già sperimentate con l’invio di alcune tracce visive dagli artisti
in residenza durante le prime due settimane di luglio.
La mostra includerà anche i video di documentazione delle opere realizzate in residenza di Fatima Bianchi.
Case Sparse | Tra l’Etere e la Terra è un progetto triennale che invita gli artisti a confrontarsi con il territorio
di Malonno (Brescia), producendo opere site-specific lungo percorsi comunali scelti, andando a costituire, al
termine dei tre anni, un parco di arte-natura. Ogni anno gli artisti sono chiamati a misurarsi e a narrare un
aspetto essenziale dell’identità del luogo (2013_ il bosco, 2014_il centro storico e le miniere, 2015_il fiume) in
un dialogo continuo tra fare artistico e ritmi e cicli di una comunità.
La residenza Case Sparse | Tra l’Etere e la Terra è raccontata anche all’interno di That’s Valley, progetto di
valorizzazione coordinata del territorio e delle sue innovazioni in arte e design sotto forma di mobile app del
Distretto Culturale della Valle Camonica e that’s contemporary. Per vedere i lavori degli artisti, il working
progress e leggere i contenuti curatoriali è possibile scaricare la mobile app su apple store e google play.
Per informazioni
Info
Monica Carrera e Francesca Damiano | info@casesparse.org | 3333667269 | 3338681154
Giulia Restifo | communication and press | giulia@thatscontemporary.com
Finissage 13 luglio alle 16
Piazzale antistante il cimitero di Malonno.
Orario: 16. Ingresso libero.