Arte in
Roma
via degli Orti d'Alibert, 30
06 6869004
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Cercando equilibri?
dal 13/2/2004 al 28/2/2004
06 4504846

Segnalato da

soqquadro



 
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13/2/2004

Cercando equilibri?

Arte in, Roma

Perche' 'Cercando Equilibri?'? Innanzi tutto perche' i 4 fotografi di questa mostra sono alle loro prime esperienze espositive, per due di loro questa e' la prima mostra in assoluto. Sono quindi tutti alla ricerca del loro equilibrio estetico, ricercano ciò che desiderano esprimere e come. Ma questo e' solo il lato marginale, la motivazione essenziale di questo anomalo titolo va ricercata, com'e' giusto che sia, nelle immagini fotografiche esposte. Tutte le foto si ricollegano infatti con coerenza alla ricerca di un equilibro filosofico, esistenziale.


comunicato stampa

ARTISTI IN MOSTRA: RICCARDO AMICI, FRANCESCO DATO, SIMONE MARIA NAVARRA, GIAMPAOLO ZACCARIA

Perché 'Cercando Equilibri?'? Innanzi tutto perché i quattro fotografi di questa mostra sono alle loro prime esperienze espositive, per due di loro questa è la prima mostra in assoluto. Sono quindi tutti alla ricerca del loro equilibrio estetico, ricercano ciò che desiderano esprimere e come. Ma questo è solo il lato marginale, la motivazione essenziale di questo anomalo titolo va' ricercata, com'è giusto che sia, nelle immagini fotografiche esposte. Tutte le foto si ricollegano infatti con coerenza alla ricerca di un equilibro filosofico, esistenziale.
Lo spettatore ritrova questa linea d'unione o, se vogliamo, di confine, in ciascuna immagine.

La mostra inizia laddove la ricerca dell'equilibrio non è suggerita, ma esplicita: con le immagini dei giocolieri di Francesco Dato. Figure che emergono dal buio assoluto come attori di teatro e che trasmettono questa teatralità anche ai personaggi reali ritratti dall'artista; fotografate su di un treno, ad una manifestazione o durante uno spettacolo, le persone viste da Francesco Dato ci vengono proposte in qualità di attori, di vita vera od immaginaria poco importa giacché viviamo una realtà che si mescola fin troppo facilmente alla finzione, così come nei drammi di pirandelliana memoria.
Troviamo successivamente le foto degli anziani di Giampaolo Zaccaria, che vengono immortalati dall'autore sempre in attività, a suggerire un'indomita vecchiaia che non si arrende alla supina attesa della morte. Anziani che si occupano dei nipotini, di coltivare l'orto, di ricamare, questi vecchi ritratti da Giampaolo Zaccaria emanano un senso terreno dell'esistenza. Vivono una realtà piena, consapevole dell'effimera durata del tempo, riflessa nel bisogno, per sentire di essere vivi, di utilizzare ogni istante, ogni respiro, a imprimere la propria impronta attraverso la concretezza del fare.

Simone Maria Navarra, si esprime in due stilemi d'immagine diversi e complementari: gli scorci dei più antichi monumenti di Roma e i ritratti di bambini solitari e pensierosi. Il simbolismo del bambino è facilmente intuibile: cosa esprime più facilmente la ricerca di un equilibrio di un piccolo uomo solitario? Una più attenta analisi va dedicata alle foto dei monumenti: come può infatti essere alla ricerca di equilibrio un insieme di pietre che datano qualche migliaio d'anni? Se non consideriamo immutabili degli antichi monumenti, allora cosa possiamo considerare solido, con un raggiunto stato di equilibrio? La risposta che Navarra dà a questa domanda suona come una sentenza: Nulla. Niente può sottrarsi alla legge di natura per cui tutto è in bilico, costretto a bilanciarsi costantemente nell'immensità del tempo.

I lavori di Riccardo Amici vivono costantemente nell'ambivalenza, poiché ciascun immagine esprime un proprio concetto (tesi) che però viene nel contempo sottolineato e/o annullato dal relazionarsi con un'altra immagine che evidenzia il concetto opposto (antitesi). Il percorso espositivo di Riccardo Amici è un gioco labirintico di specchi in cui lo spettatore è spronato a porsi mille domande sul proprio gusto estetico, domande che rimandano ai dubbi sulle personali certezze esistenziali, grazie alla maestria con cui questo fotografo lo porta contemporaneamente a subire il fascino di ordine e disordine, di interni ed esterni, di corpi morti (statue) e corpi vivi (persone). Sono immagini che nel loro essere sempre proposte con una valenza bifronte raccontano il dubbio come fondamento dell'esistenza.

DATE E ORARI: DAL 14 AL 28 FEBBRAIO 2004 h.17.00/20.00

CHIUSO DOMENICA E LUNEDI'

INAUGURAZIONE: 14 FEBBRAIO h.18.00

PATROCINIO: ACCADEMIA BELLE ARTI DI ROMA

CURATRICE: FRANCESCA DALOJA

INFO: tel.06.4504846, 06.6869004

LUOGO: ARTE IN, VIA DEGLI ORTI D'ALIBERT 30, ROMA

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