Hans Arp
Viking Eggeling
Sergej Ejzenstejn
Marcel Janco
Alexej Georgewitsch von
Theo van Doesbourg
Moholy Nagy
Man Ray
Elio Schenini
Timothy Benson
Il ritmo dell'avanguardia. Dispiegandosi cronologicamente attorno a quasi 200 opere che segnano le fasi principali della carriera di Richter, il percorso espositivo include opere di artisti come Arp, Jawlensky, van Doesbourg, Moholy Nagy, Man Ray ed offre l'opportunita' di ripercorrere i rapporti tra pittura e cinema nel 900.
a cura di Elio Schenini, conservatore Museo Cantonale d’Arte, Lugano
e Timothy Benson, curatore Rifkind Center, LACMA, Los Angeles.
Dopo Los Angeles, Metz e Berlino arriva al Museo d’Arte Lugano una grande mostra, ricca
di quasi 200 opere, dedicata all’artista tedesco Hans Richter, le cui ricerche tra pittura e
film costituiscono un capitolo fondamentale nella storia delle avanguardie del Novecento.
Si aprirà il 31 agosto al Museo d’Arte Lugano un’ampia retrospettiva dedicata all’artista tedesco
Hans Richter (Berlino 1888 – Minusio 1976), in programma fino al 23 novembre 2014.
Ricca di quasi 200 opere tra pitture, disegni, fotografie, film, libri e riviste, la mostra rappresenta
un’occasione unica per riscoprire l’opera di questa
importante figura dell’arte del XX secolo che ha
trascorso gran parte dei suoi ultimi venti anni di
vita a Locarno e di cui il Museo Cantonale d’Arte
conserva alcune opere capitali, tra di esse la versione originale del grande rotolo
Rhythmus 23.
L’esposizione segna un’ulteriore tappa nel percorso
verso il nuovo centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura) la cui apertura è prevista a settembre 2015. Dalla fusione dei patrimoni artistici del
Museo d’Arte Lugano e del Museo Cantonale d’Arte, già oggi uniti sotto un’unica direzione, nascerà
il museo del LAC che si avvia a diventare un importante centro espositivo a livello europeo.
L’artista
Figura di spicco dell’avanguardia del secolo scorso, Hans Richter ha esercitato il suo talento e la
sua creatività in un’infinita varietà di campi – da
lla pittura al disegno, dal cinema alla scrittura,
dall’editoria all’insegnamento – battendosi sempre
strenuamente per affermare i valori di quella
rivoluzione modernista che ha segnato in maniera in
delebile la prima metà del Novecento.
La sua lunga e movimentata esistenza è strettamente
intrecciata alle vicende storiche e artistiche
del secolo scorso, che lo hanno visto collaborare e
dialogare con alcuni tra i principali esponenti
dell’arte di quel tempo, da Marcel Duchamp a Kazimir Malevič, da Theo van Doesburg a Kurt
Schwitters, da Max Ernst a Sergej Ejzenštejn.
Dopo gli esordi espressionisti nella Berlino dei primi anni dieci, tra il 1916 e il 1918 Richter è stato,
accanto a Tzara, Ball, Arp e Janco, uno dei protago
nisti della straordinaria stagione del Dadaismo
zurighese e negli anni immediatamente successivi un
o dei pionieri del cinema astratto, tanto da
divenire nella seconda metà degli anni Venti una figura chiave delle sperimentazioni filmiche in
ambito artistico.
Costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti dopo l’avvento del nazismo, nel dopoguerra Richter è diventato,
grazie alla sua attività di insegnante, un punto di
riferimento per la nascita del cinema indipendente
americano e, attraverso libri e mostre, ha contribuito in maniera decisiva a scrivere la storia delle
avanguardie del primo Novecento.
Il percorso espositivo
Dispiegandosi cronologicamente attorno alle fasi principali che segnano l’avventura artistica di
Richter, il percorso espositivo, che include opere
di artisti quali Arp, Eggeling, Janco, Jawlensky, van
Doesbourg, Moholy Nagy, Man Ray, offre la straordinaria opportunità di confrontarsi con le grandi
tematiche che hanno percorso le avanguardie del Novecento e di ripercorrere alcune delle
esperienze fondamentali che hanno segnato la storia
dei rapporti tra pittura e cinema nel secolo
scorso.
La mostra è stata organizzata dal County Museum di
Los Angeles e dal Centre Pompidou di Metz, in collaborazione con il Museo d’Arte Lugano.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo in ital
iano, corredato da immagini a colori di tutte le
opere in mostra, con testi di Timothy O. Benson, Doris Berger, Edward Dimendberg, Frauke
Josenhans, Philippe-Alain Michaud, Elio Schenini, Michael White, Yvonne Zimmermann.
L’esposizione è stata generosamente sostenuta da
Credit Suisse, Partner del Museo d’Arte
Immagine: H. Richter, Rhythmus 25, 1965
Ufficio stampa
Dicastero Attività Culturali, Città di Lugano: tel: +41(0)58 866 6812 e-mail: pr.dac@lugano.ch
Italia: ddl + battage
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Conferenza stampa: venerdì 29 agosto 2014, ore 11
Inaugurazione: sabato 30 agosto 2014, ore
Museo d’Arte
Riva Caccia 5, 6900 Lugano
Orari:
martedì–domenica: 10.00–18.00
venerdì: 10.00–21.00
Biglietti:
Intero Fr. 12.–/Ridotto Fr. 8.–
Entrata gratuita < 16 anni
Entrata gratuita la prima domenica del mese