La performance fotografica 'Ellis Island, immigrazioni fotografiche' prevede la realizzazione di una serie di ritratti frontali a cui viene sovrapposto uno scatto di profilo.
Dopo il successo ottenuto alla scorsa edizione di Arte Fiera, la Galleria Forni ospiterà il terzo set fotografico della performance dal titolo “Ellis Island”, un progetto di Stefano Mazzali sulle identità che gravitano attorno al mondo dell'arte e della fotografia. Non a caso, il progetto prende il nome dal famoso isolotto nella baia di New York ove, a cavallo del secolo scorso, gli aspiranti cittadini americani erano registrati dal servizio immigrazione con due scatti fotografici, uno di fronte e l’altro di profilo.
Senza psicologia, con il gusto di un'azione che contempla il tempo del farsi come parte integrante dell'opera, Stefano Mazzali realizzerà una performance fotografica catturando i volti del pubblico, il giorno 12 settembre, dalle ore 18:00 nello spazio della Galleria Forni.
Nel corso dello shooting verrà stampata la foto di ciascuna persona ritratta, che farà parte dell’allestimento e rimarrà esposta in galleria per una settimana.
Mazzali intende“registrare il genere umano”, indistintamente, tanto i personaggi famosi quanto la gente comune, dimostrando quanto le caratteristiche fisiche possano rivelare della “dimensione metafisica” di una persona. Le persone fotografate vengono tutte egualmente ritratte con uno scatto frontale, che viene sovrapposto ad uno scatto di profilo, producendo così un risultato imprevedibile. Se il profilo evidenzia i lineamenti, la struttura, l’impronta genetica, il ritratto di prospetto è lo specchio della persona, è ciò che ciascuno vede di sé e che vuole mostrare. La sovrapposizione dei due scatti produce risultati sorprendenti che forniscono sì, una rappresentazione completa della fisionomia di una persona ma, nel contempo, ne rivelano aspetti imprevedibili.
Scrive il curatore Walter Guadagnini “Stefano Mazzali nel progetto Ellis Island sembra giocare su un doppio registro, da un lato quello della foto segnaletica, di una pratica che rimonta agli albori della fotografia evidenziandone almeno due caratteri primari, quelli di documento e di archivio (senza dimenticare i “13 Most Wanted Men” di Warhol), dall'altro quello della stratificazione dell'immagine come figura della memoria e della molteplicità della visione nella sua continua oscillazione tra realtà e invenzione”.
Un gioco di piani e volumi, sovrapposizioni e simmetrie che antepongono, sfumano o aggiungono dettagli al soggetto ritratto, sono spesso il risultato involontario del processo di sovrapposizione dei due scatti. Mazzali sembra abbandonarsi a questo criterio di casualità cogliendo il risultato di ciò che produce e guidandolo verso soluzioni estetiche, giochi cromatici e risultati plastici di grande fascinazione, come egli stesso afferma “senza psicologia, con il gusto di un'azione che contempla il tempo del farsi come parte integrante dell'opera.”
Una seconda stampa, per chi lo desidera, potrà essere commissionata il giorno stesso della performance e ritirata in occasione del finissage, scegliendo fra tre formati:
cm. 10 x 15 90 euro
cm. 20 x 30 120 euro
cm. 30 x 40 240 euro
Il finissage avrà luogo venerdì 19 settembre 2014 dalle ore 18, nell’ambito del quale sarà peraltro disponibile il catalogo della performance.
Inaugurazione 12 settembre alle 18
Galleria Forni,
via Farini 26 Bologna.
Orario:
Martedì-venerdì 10,30 - 19; Sabato 10,30 - 13 e 16 - 20
domenica e festivi su appuntamento.
Ingresso libero.