The inner exposure. Lavorando esclusivamente su supporti fotosensibili, l'artista sviluppa il suo lavoro in pezzi unici di piccolo formato. Un lavoro intimo in cui opere analogiche cavalcano il confine fra i mondi della fotografia e dell'arte.
La produzione fotografica di Alexandra, giovane fotografa canadese, è caratterizzata da un’impronta personale che ha attratto l’attenzione di alcune delle testate più importanti del mondo della musica e della moda ed in genere del costume. La mostra “The inner exposure” vuole mettere in luce gli aspetti più profondi, nascosti e creativi del lavoro di Alexandra; un lavoro profondamente intimo in cui opere analogiche cavalcano il confine fra i mondi della fotografia e dell’arte.
Walter Benjamin nel 1955 diceva che: “Con la fotografia, nel processo della riproduzione figurativa, la mano si vide per la prima volta scaricata delle più importanti incombenze artistiche, che ormai venivano ad essere di spettanza dell’occhio che guardava dentro l’obiettivo”. La Waespi compie un ulteriore passo rispetto a questa concezione creando opere uniche che partono dal lavoro dell’occhio ma non possono prescindere da quello della mano.
Lavorando esclusivamente su supporti fotosensibili Alexandra sviluppa il suo lavoro in pezzi unici di piccolo formato. Tutte le immagini vengono sviluppate in camera oscura, spesso utilizzando carte fotografiche scadute e trovate per caso. Una volta alla luce poi queste immagini vengono manipolate usando le tecniche più disparate.
Questo processo di manipolazione riflette una trasformazione a livello subconscio. Che sia nella forma di piccoli diari, di stampe colorate a mano o di manipolazioni sullo scanner, il normale ritratto di un singolo momento trascende in un’altra dimensione. Questi lavori di stampo impressionistico hanno una componente fortemente emozionale e richiamano ad una riflessione su diversi aspetti della società moderna.
Il lavoro della Waespi è sempre stato fortemente connesso con i luoghi in cui ha vissuto: Toronto, New York, Berlino, Londra. Sarà proprio questo aspetto ad essere esplorato nella project room che per l’occasione si trasformerà in una camera oscura in cui l’artista svilupperà un ciclo di fotografie dedicato a Roma, città che non ha mai visitato. Nell’intimità della camera oscura, luogo di creazione/liberazione per Alexandra, nascerà una serie di fotografie dedicate al primo incontro fra l’artista ed una città.
Alexandra Waespi nasce a Toronto, Canada nel 1988.
Studia Arte e Fotografia presso l’Ontario College of Art and Design e lo Sheridan College di Toronto.
Frequenta il prestigioso ICP (International Center of Photography) a New York, USA.
Fra le sue committenze fotografiche si possono citare il New York Times T Magazine, Dazed & Confused Magazine, The Guardian e Vice Magazine.
Inaugurazione: sabato 13 Settembre alle ore 18.30
White Noise Gallery
Via dei Marsi 20/22 – Roma
Orari: Mar-Sab: 12:00-20:00