Spaziotemporaneo
Milano
via Solferino, 56
02 6598056 FAX 02 6598056
WEB
Lucio Scortegagna
dal 15/9/2014 al 10/10/2014
mar-sab 16-19.30

Segnalato da

Yvonne Arte Contemporanea



approfondimenti

Lucio Scortegagna



 
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15/9/2014

Lucio Scortegagna

Spaziotemporaneo, Milano

Pensiero Fluido. Le opere esposte sono realizzate in cemento, acciaio, ossidi e hanno un cromatismo comune di grigi, marroni bruciati, rossi ruggine.


comunicato stampa

Martedì 16 settembre alle ore 18 presso la Galleria Spaziotemporaneo di Patrizia Serra, in via Solferino, 56, a Milano inaugura Pensiero Fluido, mostra personale di Lucio Scortegagna.

La mostra Pensiero Fluido, patrocinata dal Comune di Schio con l’importante sostegno della ditta Lafer, è una sintesi del lavoro scultoreo degli ultimi 5 anni di Lucio Scortegagna. Le opere sono tutte realizzate in cemento, acciaio, ossidi e hanno un cromatismo comune di grigi, marroni bruciati, rossi ruggine. I titoli si rincorrono principalmente su due parole costanti: cesure e zolle. La parola cesura deriva dal sostantivo latino che significa taglio, un taglio netto e duro. Fra i suoi sinonimi troviamo frattura, interruzione, rottura e spezzatura, ma anche pausa, sospensione e stacco.

Il termine zolla deriva invece dal longobardo e indica un pezzo compatto di terra, non molto grande, che si stacca dal terreno per un intervento meccanico guidato dall’uomo. Entrambe le parole convivono strettamente con le opere, per forza, incisione, massa e potenza. Uomo e materia sono a confronto guidati nel tempo e nello spazio da un costante fluido pensiero. Cesure verticali, cesure ellissoidali, cesure strutturanti in sospensione, zolle riverse…

La ricerca artistica di Lucio Scortegagna (Schio, 1948) di altissimo livello formale, rivela il suo pensiero costantemente nutrito da una vivace curiosità. “Solo se conosci puoi violare”…. Sì, la curiosità vivace del suo dialogo è fresca e rigenerante, quasi adolescenziale. Per questo il suo pensiero rimane fluido e sempre pronto ad approfondire nuove visioni. Il suo lavoro è partito negli anni ’60 con studi ed elaborati nel contesto dell’arte povera, passando poi alla scultura che si è evoluta nel tempo da una figurazione gratificante ad una forma in grado di aprire un dialogo più stretto con la contemporaneità. In tutto il percorso di ricerca e lavoro non ha mai abbandonato la materia iniziale dura e pesante e la sfida è proprio qui: nel desiderio di superare la staticità del medium attraverso il pensiero che può rendere fluida e adattabile anche la stessa materia.

Inaugurazione martedì 16 settembre ore 18

Spaziotemporaneo
via Solferino, 56 Milano
mar-sab 16-19.30
ingresso libero

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