Cielo e Terra dicono qualcosa l'uno all'altro nella dolce sera. I suoi dipinti recenti sono in mostra in due sedi: Galleria Rubin, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter.
Luca Gastaldo presenta la sua recente produzione in una mostra ospitata in due sedi distinte: Galleria Rubin, Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter
Dal testo critico di Cecilia Maria di Bona:
"Dell’inizio e della fine nell’opera pittorica di Luca Gastaldo"
Aurore e tramonti, cieli sconfinati e immensi, che si aprono sullo smisurato, misterioso, cosmo; ariosi come l’inarrestabile vento delle passioni e del desiderio, del desiderio inestinguibile della felicità.
Questo coglie l’artista Luca Gastaldo, affacciandosi alla finestra dell’universo sconfinato, con la curiosità e lo stupore di un eterno fanciullo che vuol giocare con gli elementi, con le loro forme e i loro colori, ma anche con la tempra di un eterno sognatore, di un marinaio dal cuore impavido.
L’ispirazione della sua coscienza, animata dall’intimo desiderio di scoprire il mistero che la vita cela nelle sue inarrestabili, molteplici metamorfosi,[...]
La vita è tempesta, come traspare nell’ineffabile, misteriosa allegoria della tela del Giorgione, o nelle vitali e ariose tempeste di mare di Turner.
La vita è tempesta e ricerca di un rifugio, di un ricovero in cui trovare, finalmente, pace.
La vita nasce dall’incontro, dallo scontro degli elementi. Il giovane artista, sulla tela, ne traccia il vorticoso percorso, l’inarrestabile corsa, la sinfonia dei quattro elementi, nel loro scomporsi e ricomporsi, a dar vita, per un momento, a delle forme.
Ma la vita è anche ricerca di un’armonia, e della quiete: ed ecco apparire, nel cielo e sulla tela del cosmo e della vita, aurore e tramonti, come un presagio di felicità.
Cieli aperti all’avventura dello scorrere del tempo e della vita, come nubi “della stessa sostanza dei sogni”, lì dove tutto finisce, lì dove tutto sta nuovamente per iniziare e dove tutto può ancora, infine, trasmutarsi: questo è il kairòs che la pennellata di Luca Gastaldo riesce per un attimo a rapprendere sulla tela, sottraendola al panta rei, che tutto involve in sé, che tutto travolge.
A tratti, un baluginio squarcia le tenebre azzurre, come una rivelazione, come uno spiraglio che alimenta la speranza dell’uomo. Si coglie allora l’anima sognatrice e in ricerca dell’artista che si proietta fuori di sé, ai confini della terra, verso i misteriosi reami celesti.
L’opera di Gastaldo contiene al contempo il cuore intimo e profondo dell’intimità familiare, dei piccoli conviti umani che trascorrono gioiosamente le ultime ore della sera nella distensio animi, e il vagare senza meta dei viandanti, lo sguardo sul mondo di coloro che guardano lontano.
Catalogo con testi di Cecilia Maria di Bona e introduzione di Mariella Casile.
Inaugurazione 16 settembre
ore 18.30
Galleria Rubin (nuova sede)
via Santa Marta, 10 Milano
mar-sab 15-19.30
ore 19.30
Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter
via Tertulliano 70 Milano (ingresso da via Cadolini, 27)
mar - sab 15.00 -19.00