A Prima Vista. Le fotografie illustrano le rivelazioni e i racconti che la realta' offre alla sua sensibilita' e alla sua capacita' di narrare.
A Prima Vista - fotografie di Mario D'Onofrio, a cura di Umberto Zampini.
La fotografia è un'arte particolare. Permette al fotografo di essere al contempo “meccanismo di registrazione” di ciò che esiste nella realtà e manipolatore della stessa, o di essere narratore degli altri parlando di sé, o di mostrare ciò che è sotto gli occhi di tutti svelando ciò che nessuno ha visto. O tutte queste cose assieme.
Mai “prigioniero” d'un soggetto, d'una tecnica fotografica, d'una apertura focale o d'un processo di post-produzione particolare, Mario D'Onofrio sincronizza ciò che vede alle ragioni del suo cuore, al proprio modo di fare arte, di amare la realtà in cui vive e lavora.
Le sue fotografie rivelano e raccontano le rivelazioni e i racconti che la realtà offre alla sua sensibilità, alla sua capacità di narrare. Flusso continuo di emozioni apparentemente disparate in realtà legate tra loro dalla capacità di sedurre chi le osserva dopo aver sedotto chi le ha colte. Siano paesaggi, immensi come il mare che lui spesso rappresenta, o i primissimi piani, dalla prospettiva ravvicinata e spietata come in alcuni ritratti, o ancora scene urbane, addolcite d'ironia e compiaciuto stupore, i lavori di Mario D'Onofrio presentano la sua terra e la sua gente con la consapevolezza di essere compresi da chiunque, oltre le barriere linguistiche e culturali.
Forse il segreto di questa sua capacità di comunicare risiede in un particolare: la presenza degli esseri umani. L'obiettivo dell'artista è sempre puntato sull'uomo, la sua presenza è costante, mai tralasciata, nemmeno nelle foto di paesaggio.
C'è sempre “qualcuno” nelle foto di D'Onofrio, e, se non c'è, è appena uscito dall'inquadratura. La presenza umana, piccola o grande, è la nostra principale unità di comprensione e misura del mondo e altrimenti non potrebbe essere.
Lontano da moralismi, ma fortemente morale, Mario D'Onofrio lo sa e lo proclama con forza nei suoi lavori sottraendo così la fotografia al suo semplice nome di “scrittura con la luce” e lo dichiara fin dal titolo di questa mostra, “A Prima Vista”, per significare che le sue fotografie non sono, non possono e non vogliono essere oggettiva registrazione della realtà, ma i racconti del e dal suo cuore d'artista.
(Umberto Zampini)
Mario D'Onofrio, fotografo professionista, cattura immagini da circa trent'anni alternando il suo lato artistico alla fotografia più commerciale, nella quale, però, conserva la sua identità.
Umberto Zampini è artista, curatore, editore, fotografo, viaggiatore clandestino. Veneziano, senza fissa dimora. Attualmente vive la cima di una collina tra Bologna e Modena. Con Piero Viti forma negli anni novanta del secolo scorso Viti&Zampini. Come editore indipendente, con 33 Lune, ha pubblicato tra gli altri: D. Nitti Sotres, Metaprogetti; W. Cascio, Mappe; G. Manfredini, Pene Corporali; D. Alfarano, The End. Ha servito lo Stato come ufficiale di Cavalleria ed è l’ideatore del Collettivo Temporaneo per l’Eternità della Gloria.
Inaugurazione 18 settembre ore 18
Torre di Mola
via Abate Tosti, 21 Formia (LT)
tutti i giorni 18-21
ingresso libero