Mirko Canesi
Daniele Carpi
Pietro Di Lecce
Fiorella Fontana
Enza Galantini
Claudia Losi
Andrea Magaraggia
Tiziano Martini
Ignazio Mortellaro
Andrea Nacciarriti
Franco Nardi
Laura Pugno
Laura Santamaria
Stefano Serusi
Elisa Strinna
Lucia Veronesi
Pietro di Lecce
La religione del mio tempo. La II mostra del progetto espone opere che riflettono sulle parole di Pasolini e che ne forniscono un'interpretazione cromatica. I colori predominanti sono il nero, il bianco e il grigio.
a cura di Pietro Di Lecce
PROGETTO ITALIANO N. 2
"La religione del mio tempo”
testi di Pietro Di Lecce
«L'Italia è un corpo stupendo, ma dovunque lo tocchi o lo guardi, vedi, attorcigliate, le spire viscide e nere di un serpente, l'altra Italia. Come si può fare l'amore con un corpo tutto avvolto da un serpente? Così comincia la castità». Pier Paolo Pasolini
Il principale obiettivo di “Progetto Italiano” è la promozione e valorizzazione del passato e del presente artistico culturale italiano, ciò attraverso una serie di mostre collettive presentate in spazi e gallerie in Italia e all'estero.
Nel caso della mostra alla Kunsthalle Eurocenter Lana (18.09.15 - 26.09.15) si è scelto di far dialogare la creatività degli artisti con la figura e il pensiero di Pier Paolo Pasolini, artista e intellettuale a tutto tondo, che ha saputo in modo profetico, come spesso gli artisti sanno fare, cogliere con largo anticipo le problematiche dell'Italia a venire.
Per questa seconda mostra di "Progetto Italiano", il riferimento va in particolare alla raccolta poetica di Pasolini intitolata "La religione del mio tempo” (1961), silloge che raggruppa testi scritti tra il 1955 e il 1960. Il tema persistente è il rapporto tra ideologia e poesia. In questo lavoro Pasolini racconta la crisi del 1960, denunciando il vuoto esistenziale causato dal neocapitalismo di quel periodo e sviluppa allo stesso tempo alcuni temi tipici della sua poetica, quali quello del rapporto tra passato e presente e quello del viaggio.
“La religione del mio tempo” nonostante riprenda la situazione italiana tra il 1958 e il 1959, sembra sia stata scritta ieri e dedicata a noi tutti.
Pasolini ha compreso con largo anticipo che l'industrializzazione italiana è uno sviluppo che si compie attraverso l'espansione del consumo di beni privati piuttosto che di beni pubblici. Questa importante trasformazione genera un nuovo modello sociale fondato sul consumo e pone in scacco ambiti come il sacro, la tradizione, contribuendo anche all'indebolimento delle lingue e culture locali. È lo «sviluppo» senza «progresso» come scrive lo stesso Pasolini in alcuni articoli degli anni Settanta.
L'Italia è un Paese controllato da una piccola borghesia che ha voluto distruggere la cultura contadina da cui essa stessa proveniva, rifiutando però anche il modello dell'alta borghesia. Secondo Pasolini la televisione diventa il nuovo mezzo per la formazione culturale della piccola borghesia cittadina, che è estranea sia alla Chiesa, diventata superflua come fonte di valori, sia al comunismo della classe operaia, a lei nemica.
Il Nord Italia puritano e capitalista si oppone al Sud e alle sue borgate romane anche esse catturate dalla società del consumo. (Questo toglierei proprio, andrebbe approfondito per filare, così suona proprio male e non ha senso).
La mostra alla Kunsthalle Eucenter Lana, mette in scena un'ampia selezione di opere di artisti italiani per riflettere sulle parole di Pasolini e fornirne un'interpretazione cromatica.
I colori predominanti delle opere esposte in mostra sono il nero, il bianco e il grigio. Il nero rappresenta quella sezione di popolazione che agisce solo per conquistare il potere e la ricchezza personale, il bianco rappresenta invece la popolazione che lavora non solo per il proprio benessere ma anche per quello delle future generazioni, il grigio rappresenta quella tipologia di cittadino che non si mette in gioco dal punto di vista sociale in nessun modo, aspettando che accadano cambiamenti positivi.
Pietro Di Lecce
ARTISTI:
Mirko Canesi
Daniele Carpi
Pietro Di Lecce
Fiorella Fontana
Enza Galantini
Claudia Losi
Andrea Magaraggia
Tiziano Martini
Ignazio Mortellaro
Andrea Nacciarriti
Franco Nardi
Laura Pugno
Laura Santamaria
Stefano Serusi
Elisa Strinna
Lucia Veronesi
Inaugurazione 18 settembre dalle ore 20:00
Kunsthalle Eurocenter Lana
via Industriale 5/1
39011 Lana (BZ) , Italy
Visita:
Mostra visitabile su appuntamento. (tel. +39 333 56 57 347)