Estratigrafia viscontiana. Scavando nel cinema viscontiano, e' come se l'artista volesse decifrare la morfologia di ogni contenuto. Damaso indaga l'immagine, la luce, la filosofia, gli incontri e i sogni.
a cura di Carmensa de la Hoz
La mostra dell’artista spagnolo Pepe Dámaso (Isole Canarie, 1933) è un omaggio al cineasta Luchino Visconti. Nel 1970, mentre girava La morte a Venezia, Visconti acquistò due opere di Dámaso esposte alla 35ª Biennale di Venezia. Da qui il punto di partenza della mostra composta da 17 opere di grande formato e da una serie di disegni in cui Dámaso rivela i punti chiave della sua pittura e l’ammirazione per il cineasta.
Secondo la curatrice della mostra, Carmensa de la Hoz: “Dámaso considera ogni film di Visconti come lo strato di una sola opera. Scavando nel cemento archeologico del cinema viscontiano, è come se volesse, strato dopo strato, decifrare la morfologia di ogni contenuto. Dámaso indaga l’immagine, la luce, la filosofia, gli incontri, i sogni. L’estetica lo domina, da lì emerge una magnifica opera atemporale, piena di emozione e senso”.
In occasione dell’esposizione sarà proiettato il documentario Iter in semet ipsum di Miguel G. Morales approfondimento alla vita e all’opera di Dámaso e alla sua relazione con Luchino Visconti. Iter in semet ipsum ha vinto il premio come miglior documentario sperimentale nel XIV Festival Internacional de Arte y Cultura Digital Canariasmediafest, e una menzione speciale nell’Alcances 42º di Cadice. Il documentario verrà proiettato mercoledì 24 settembre, giorno successivo all’inaugurazione della mostra, alle ore 18.00
Inaugurazione 23 settembre ore 18
Instituto Cervantes
via Dante, 12 Milano
lun-ven 15-19
ingresso libero