Via Crucis. 14 pannelli di una Via Crucis realizzata nel 2014, pensata in un dialogo ideale con le 14 stazioni in ceramica bianca di Lucio Fontana, parte della collezione del Museo.
In occasione della Giornata del Contemporaneo, il Museo Diocesano di Milano accoglie un recente e inedito lavoro di Raul Gabriel, artista interprete di una pittura innervata da una forte carica spirituale, resa attraverso un linguaggio denso di pathos e partecipazione. Si tratta dei quattordici pannelli di una Via Crucis realizzata nel 2014, pensata in un dialogo ideale con le quattordici stazioni in ceramica bianca, capolavoro di Lucio Fontana facente parte della collezione permanente del Museo. Il percorso di Cristo verso il calvario è tradotto dall’artista con un segno estremamente sintetico e radicale. “Trasferire in un’opera il fremito della corporeità – dice Gabriel - è un’operazione che non dipende dalla rassomiglianza delle linee e dei segni e delle materie con un elemento riconoscibile. Dipende da una caratteristica che è rara e potente: la capacità di trasferire la vibrazione vitale nel gesto e nella forma”. Il corpo dunque quasi come bisturi: “La corporeità è nemesi del decoro. Dove vi è presenza non vi è mai totale soddisfacimento onirico e barbiturico. Vi è semmai una interrogazione a tratti anche fastidiosa, ma vitale. Non vedo differenza tra contemporaneità e sacro, una varietà di tematiche, certo, ma il leitmotiv che le sottende è comune."
La mostra, a cura di Paolo Biscottini, sarà visitabile fino al 16 novembre.(Allestimento A7 design di Andrea Vaccari e Carlo Bergamaschi / Sponsor tecnico: Plurima SPA).
Raul Gabriel è nato a Buenos Aires nel 1966. Arriva in Italia molto giovane. Dopo un periodo dedicato alla sperimentazione in musica, e un lungo viaggio a Santa Fé di Bogotà, alla fine del 1998 le arti visive diventano il fulcro della sua ricerca, e lo portano prima a Milano, quindi a Londra, dove in pochi anni realizza molte mostre in gallerie private e spazi pubblici, delineando un percorso che, avendo come nucleo centrale i temi del corpo, della spiritualità, dell’identità biologica della realtà e dei suoi processi di mutazione, si declina in varie e differenti strutture estetiche e forme artistiche, dalla pittura al video, dall’installazione all’architettura.
Inaugurazione 11 ottobre
Museo Diocesano
corso di Porta Ticinese, 95 Milano
lun 14-18 / giov 10-22.30 / mar, merc, ven, sab, dom 10-18
ingresso libero