Loggetta Lombardesca
Ravenna
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La grande stagione dell'acquerello inglese
dal 19/3/2004 al 27/6/2004
0544 482356 FAX 0544 212092

Segnalato da

Marcella Manni



approfondimenti

Hugh Belsey
Claudio Spadoni



 
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19/3/2004

La grande stagione dell'acquerello inglese

Loggetta Lombardesca, Ravenna

Da Turner a Burne-Jones. Un progetto espositivo dedicato alla stagione d'oro dell'acquerello inglese. La mostra documenta i piu' originali contributi forniti al contesto culturale europeo tra il XVIII e il XIX secolo. Le opere, circa un centinaio, provengono interamente dalla collezione del Williamson Art Gallery & Museum, che comprende alcuni dei piu' grandi esponenti del genere come John Robert Cozens, Thomas Girtin, J.M. W. Turner, Thomas Gainsborough, e notevoli lavori di figura di artisti meno noti


comunicato stampa

Da Turner a Burne-Jones
Dalla collezione Williamson Art Gallery and Museum di Birkenhead

Curatori: Hugh Belsey, Claudio Spadoni

Il Museo d'Arte della città di Ravenna organizza, in collaborazione con il Williamson Art Gallery & Museum di Birkenhead, un progetto espositivo dedicato alla stagione d'oro dell'acquerello inglese. Con questa mostra si intende documentare uno fra i più originali contributi che la produzione artistica inglese ha fornito al contesto culturale europeo tra il XVIII e il XIX secolo. Le opere, circa un centinaio, provengono interamente dalla collezione del Williamson Art Gallery & Museum, che comprende acquerelli di alcuni dei più grandi esponenti del genere come John Robert Cozens, Thomas Girtin, J.M. W. Turner, Thomas Gainsborough, e notevoli lavori di figura di artisti meno noti come William James Müller, William Turner of Oxford e William Wyld, per la prima volta esposti nelle sale di un museo italiano.

La grande stagione dell'acquerello si colloca storicamente nell'arco temporale tra il diciottesimo e diciannovesimo secolo e senza dubbio la scuola inglese è quella che ne coglie e interpreta al meglio le caratteristiche di genere, dotandolo di una valenza pittorica a tutti gli effetti. Il sentimento della natura e la pittura di paesaggio sono i temi che animano il dibattito estetico nell'Inghilterra del Settecento e l'acquerello viene ad essere una tecnica pittorica dominante che rispecchia, come una cartina tornasole, i fermenti romantici del sublime e del pittoresco, interpretandone i canoni.

Gli artisti del tempo, sulle vie del Gran Tour, restano suggestionati da panorami, città e antiche rovine: gli scenari paesaggistici e di 'peasant life' vengono assunti a mitico ideale di un'esistenza di campagna semplice e invidiabile. E' questa una ricerca che sfocia nella rappresentazione del paesaggio rustico, soggetto trattato con successo soprattutto da Gainsborough, le cui vedute sono prive di specificità topografica, rivelandosi fortemente evocative della campagna e della vita rurale. In larga parte questa ricerca spinge gli artisti in Italia, e molto spesso a Roma, dove il paesaggio naturale e la ricchezza di testimonianze del passato sono una inesauribile fonte di ispirazione come quelle dipinte, ad esempio, da Smith (The Falls of Tivoli, s.d. ) o da W. J. Müller ( Venice, s.d.). Il viaggio come ricerca di soggetto pittoresco è ciò che muove John Robert Cozens tra la Svizzera e la campagna romana, portandolo a realizzare molteplici versioni dei medesimi soggetti, in particolare Tivoli, Paestum e le vedute del lago Albano. Le scene di montagna e natura selvaggia raccolte nei viaggi attraverso le Alpi si traducono in interpretazioni pittoriche del gusto del 'sublime' dipinte da John Constable nel raffigurare gli scenari del Leicestershire, o nelle Layer Marney Towers (s.d.) dell'Essex. Ma non è necessariamente il viaggio la fonte di ispirazione privilegiata: Paul Sandby è senza dubbio uno degli esponenti più significativi del genere e nelle scene cittadine o di interno che dipinge, è il personaggio ad aver il ruolo principale, sulla scia della novella e dell'anedottica. Anche per W. Turner il pittoresco e il sublime sono le categorie estetiche di riferimento, la sua attenzione si concentra sulla luce come entità atmosferica, la luce come esplosione di energia che si manifesta nei fenomeni naturali di tempesta o nelle eruzioni vulcaniche come in The Gulf of Naples (Vesuvius angry). La pittura romantica di paesaggio trova un motivo d'ispirazione fondamentale nelle rovine medievali di castelli e abbazie - An unidentified Ruined Priory di John Sell Cotman - motivo fortemente evocativo di sentimenti nostalgici verso un mondo sentito come perduto; sono altresì le caratteristiche topografiche del territorio inglese a costituire un elemento fondamentale negli sviluppi della scuola del paesaggio e nell'interesse per le vedute, che si rintraccia ad esempio nel Paesaggio gallese di Nicholson. Il percorso espositivo darà conto anche dell'evoluzione del genere nel corso del tardo XIX secolo con i lavori preraffaeliti di Edward Coley Burne-Jones, che recuperano motivi d'ispirazione nei temi biblici, così come in quelli medievali e classici, interpretando il genere all'insegna della purezza della forma.

La mostra sarà corredata da un catalogo, edito da Electa, bilingue (italiano e inglese), con completa documentazione iconografica e apparati, oltre ai saggi di Hugh Belsey, direttore della Gainsborough's House, Colin Simpson, direttore del Williamson Art Gallery and Museum di Birkenhead e Claudio Spadoni.

Dopo la sede del Museo d'Arte della città di Ravenna, l'esposizione sarà ospitata, dal luglio 2004, presso la Gainsborough's House di Sudbury.

Immagine: T. COLLIER, 'Sera sul Lengloy', Scotland. Acquerello

Enti organizzatori: Museo d'Arte della città di Ravenna - Williamson Art Gallery and Museum, Birkenhead

Patrocini: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ambasciata Britannica a Roma, Regione Emilia - Romagna, Provincia di Ravenna

Con il contributo di: COOP ADRIATICA, HERA, UNICREDIT BANCA

Inaugurazione: sabato 20 marzo 2004 ore 18

Catalogo: Electa bilingue con saggi di Hugh Belsey, Colin Simpson e Claudio Sapadoni

Marcella Manni - Ufficio stampa - Museo d'Arte della città di Ravenna tel. 0544-482775
Ilaria Maggi - Ufficio stampa - Electa - tel. 02-21563250

Museo d'Arte della città di Ravenna- Loggetta Lombardesca
Via di Roma 13 - Ravenna
Orari: martedì-giovedì ore 9-13 e 15-18, venerdì 9-13 e 15 - 21, sabato e domenica 10-19
Biglietti: intero Euro 8, ridotto Euro 6

IN ARCHIVIO [7]
Alberto Giacometti
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