Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Prato
viale della Repubblica, 277
0574 5317 FAX 0574 531900
WEB
Due mostre
dal 26/3/2004 al 21/6/2004
0574 5317 FAX 0574 531900
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa Rosi Fontana




 
calendario eventi  :: 




26/3/2004

Due mostre

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

Cinema d'artista in toscana 1964-1980. La mostra intende ripercorrere in senso critico e storico il fenomeno del cinema d'artista in Toscana negli anni Settanta, attraverso la presentazione di un'ampia scelta dei film e di una mostra di documenti dell'epoca e recenti. Una rassegna di circa cinquanta film e una mostra che riunisce un ricco insieme di documenti relativi alla realizzazione e presentazione pubblica dei film in rassegne italiane ed estere. Kinkaleri west: una successione di rappresentazioni dell'atto di morire. Le immagini montate costituiscono la base dell'installazione appositamente pensata per la Project Room del Centro. dal gruppo italiano di teatrodanza


comunicato stampa

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, presenta due nuovi appuntamenti: WEST, l'ultimo originale lavoro del gruppo italiano di teatrodanza Kinkaleri, premiato nel 2002 con il Premio UBU e fra i più apprezzati sulla scena sperimentale italiana ed estera e la mostra Cinema d'Artista in Toscana 1964-1980.


CINEMA D'ARTISTA IN TOSCANA 1964-1980

La mostra che ospiterà l'Archivio Biblioteca Arte Contemporanea del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci intende ripercorrere in senso critico e storico il fenomeno del cinema d'artista in Toscana negli anni Settanta, attraverso la presentazione di un'ampia scelta dei film e di una mostra di documenti dell'epoca e recenti.

A partire dagli anni Sessanta, sulla scia della ricerca dada e surrealista degli anni Venti, con le esperienze americane di cinema indipendente e sperimentale si assiste nel mondo della produzione artistica internazionale ad un passaggio essenziale nell'uso del mezzo cinematografico. Concepito come un campo d'intervento specifico, il cinema diviene luogo d'ogni possibilità operativa dell'immagine.

In questo periodo, in Italia, tale urgenza espressiva si traduce nell'uso di un cinema creativo e presto politico: una possibilità per intervenire nel contesto sociale. In questa prospettiva, un folto gruppo di artisti toscani - pittori, architetti e musicisti - iniziò nei primi anni Settanta ad interessarsi alle modalità offerte dal nuovo medium e l'uso del cinema venne così a rappresentare un momento determinante per lo spostamento dell'interesse di questi autori verso il processo operativo, cioè verso un metodo di lavoro più analitico e interdisciplinare.

Anche in Toscana, quindi, come altrove, il dibattito intorno a questo tema fu vivace e intenso, tanto che al tempo della realizzazione dei film si accompagnò un'importante riflessione teorico-critica da parte degli artisti stessi, i quali auspicarono la nascita di strutture stabili e adeguatamente attrezzate in grado di raccogliere la documentazione delle loro ricerche. Essi stessi furono promotori di numerose rassegne cinematografiche dedicate alla produzione di film d'artista, tra le quali si ricordano: Zona film. Documenti di cinema d'artista (Firenze 1976), La mano dell'occhio. Giornate internazionali del cinema d'artista, (Firenze 1978), Cinema d'artista e cinema sperimentale in Italia 1960-1978 (Parigi, Cinémathèque Française e Centre Pompidou 1978), Cine Qua Non. Giornate Internazionali di Cinema d'Artista, (Firenze, 1979-80).

L'appuntamento di Prato presenta, in collaborazione con la Fondazione Mediateca Regionale Toscana, una rassegna di circa cinquanta film di artisti toscani che, data la delicatezza delle pellicole originali, saranno presentati in formato digitale e giornalmente proiettati su grande schermo a rotazione. Gli artisti autori dei film sono: Archizoom, Marco Bagnoli, Lanfranco Baldi, Massimo Becattini, Lapo Binazzi, Mauro Bonciani, Ro Convertino, Enzo Crestini, Giampaolo Di Cocco, Andrea Granchi, Gruppo 70 (E. Miccini, L. Marcucci, L. Pignotti, A. Bueno), Silvio e Vittorio Loffredo, Manbert, Lucia Marcucci, Mario Mariotti, Alberto Moretti, Massimo Nannucci, Suzanne Newell, Gianni Pettena, Renato Ranaldi, Pedro Riz a Porta, Remo Salvadori, Carlo Alberto Severa, Superstudio, UFO.

Ad accompagnare la rassegna, una mostra che riunisce un ricco insieme di documenti relativi alla realizzazione e presentazione pubblica dei film in rassegne italiane ed estere (cataloghi, manifesti, programmi, fotografie, riviste, materiali minori, opere originali come disegni, schizzi, acquerelli, dipinti, bozzetti, story-board e sceneggiature).

La mostra sarà accompagnata da una breve pubblicazione che includerà un breve testo introduttivo di Silvia Lucchesi, l'elenco dei film corredati di schede tecniche, l'elenco commentato dei materiali esposti e il programma delle proiezioni.

Kinkaleri west
WEST è un lavoro in evoluzione, in parte già realizzato in tre città europee (l'occidente che dà il titolo al progetto), usate come piano di contatto per costruire e immortalare in successione rappresentazioni dell'atto di morire. Kinkaleri si spostano nelle città prescelte, riprendendo le ''morti'' con la telecamera. Le immagini successivamente montate costituiscono la base dell'installazione appositamente pensata per la Project Room del Centro.

In ogni città il soggetto è posto sullo stesso piano: chi guarda diviene a sua volta oggetto del guardare, della telecamera, mentre il circostante ambiente urbano si dichiara unico e multiplo, se stesso e tanti altri luoghi. Sciogliendo le differenze l'occidente contemporaneo si riconosce ovunque nell'ordine formale delle riprese video; eppure in quei corpi tutto scivola e ogni cosa compresa nel quadro rischia di caderci.

Vagare per la città, fermare uno sconosciuto per strada interrompendo un suo percorso, un suo itinerario, una sua occupazione, chiedergli di guardare fisso nell'obiettivo per circa quindici secondi dalla sua distanza, chiedergli che il suo sguardo resti fisso e che dopo l'approssimazione di tempo stabilita cada a terra, con la propria consapevolezza di farlo, di lasciare un vuoto, un corpo a terra, senza un particolare comportamento, senza interpretazione, senza melodramma, mentre tutto il resto intorno continuerà per conto proprio, nella sua organizzazione. WEST è questo e altro ancora.

All'inaugurazione di Prato una video live performance entrerà in rapporto con l'installazione delle riprese effettuate a Parigi, Roma e Amsterdam, chiedendo ai presenti di esporsi davanti alla telecamera per concedersi alla caduta.

KINKALERI, West a cura di Stefano Pezzato
Project Room
27 Marzo 2004:
Anteprima per la stampa ore 10.00 - 15.00
Conferenza stampa ore 12.00
Inaugurazione aperta al pubblico ore 18.00
La mostra è ad ingresso gratuito e resterà aperta fino al 9 maggio 2004 con i seguenti orari: lunedì - venerdì 9.00 - 21.00; martedì dalle 9.00 alle 19.00; sabato e domenica 10.00 - 19.00

CINEMA D'ARTISTA IN TOSCANA 1964-1980 a cura di Silvia Lucchesi
Spazio espositivo dell'Archivio Biblioteca Arte Contemporanea
27 Marzo 2004:
Anteprima per la stampa ore 10.00 - 15.00
Conferenza stampa ore 12.00
Inaugurazione aperta al pubblico ore 18.00
La mostra è ad ingresso gratuito e resterà aperta fino al 21 giugno 2004 con i seguenti orari: lunedì - venerdì dalle 12.00 alle 21.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00; martedì: chiuso

Immagine: Kinkaleri West(Paris), 03 2002

Informazioni e materiali iconografici: Ku.ra, Rosi Fontana t. 050-9711343

Ufficio Stampa: Ku.ra, Rosi Fontana – t. 050-9711343 fax 050-9711317

Ivan Aiazzi, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci - t. 0574 531828 fax 0574 531901

IN ARCHIVIO [160]
Inferni Artificiali
dal 9/12/2015 al 9/12/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede