Korakrit Arunanondchai
Isabelle Cornaro
Jeff Elrod
Nikolas Gambaroff
Nathan Hylden
Parker Ito
Oscar Murillo
Diogo Pimentao
Pamela Rosenkranz
Ned Vena
Christopher Wool
David Ostrowski
Isa Genzken
La mostra comprende opere di artisti, tra cui Isabelle Cornaro, Parker Ito e Ned Vena, che considerano la pittura come parte integrante di una pratica multidisciplinare. Ad affiancare l'esposizione, due monografiche su David Ostrowski e Isa Genzken.
Questo autunno la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta tre mostre
dedicate alla pittura. Beware Wet Paint (29 ottobre - 1 febbraio 2015),
una grande mostra collettiva dedicata alle nuove tendenze della pittura
internazionale. La mostra è prodotta in collaborazione con l'Institute of
Contemporary Arts – ICA di Londra ed è curata dal suo direttore, Gregor
Muir.
Beware Wet Paint comprende opere di artisti che considerano la pittura
come parte integrante di una pratica multidisciplinare. Il titolo della
mostra si rifà a un aneddoto di Richard Hamilton su Marcel Duchamp, che era
solito ripetere queste parole lentamente, con un’enfasi sinistra sulla
parola 'beware', attenzione, a sottolineare la natura dirompente di una
forma d’arte solo in apparenza tradizionale. La mostra evoca anche il ruolo
svolto in pittura dall’artista concettuale, e da chiunque possa essere
definito ‘praticante senza licenza’, termine già utilizzato dall’artista
americano Richard Prince per designare la propria pratica di ri-fotografare
fotografie originali. L’espressione può essere ugualmente applicata al
processo storico per cui la pittura è divenuta meno elitaria e sempre più
accessibile a tutti.
La mostra colloca anche Christopher Wool, l'artista in mostra più maturo e
celebre, fra gli esempi più rappresentativi di una nuova generazione di
artisti accomunati dalla fascinazione per i processi concettuali e per le
tecnologie digitali. Mentre le generazioni precedenti dei moderni e
contemporanei guardavano alla fotografia di solito su giornali e libri come
a una fonte di materiale, in primo piano oggi ci sono internet e i mezzi di
comunicazione digitali a cui attingere immagini. Di conseguenza, la
tradizione degli artisti che lavorano con la fotografia analogica, si è
interrotta nel momento in cui siamo entrati in relazione con i media
digitali, che Jeff Elrod definisce "senza attrito".
La mostra include opere di Korakrit Arunanondchai (Tailandia/USA,
1986), Isabelle
Cornaro (Francia, 1974), Jeff Elrod (USA, 1966), Nikolas Gambaroff
(Germania/USA, 1979), Nathan Hylden (USA, 1978), Parker Ito (USA,
1986), Oscar Murillo (Colombia/UK, 1986), Diogo Pimentao (Portogallo/UK,
1973), Pamela Rosenkranz (Svizzera, 1979), Ned Vena (Usa, 1982),
Christopher
Wool (USA, 1955).
Due monografiche affiancano come satelliti la mostra collettiva
principale, due focus sul lavoro pittorico di un giovane, David Ostrowski,
e di un'artista ormai storicizzata, Isa Genzken. La ricerca di David
Ostrowski (Germania, 1982) sviluppa un'analisi della natura stessa della
pittura.
Cercando di decostruire convenzioni classiche quali composizione, stile e
gestualità, Ostrowski sperimenta attraverso velocità e imperfezioni, al
fine di far entrare in gioco nell'immagine accidenti ed errori.
La mostra dedicata ad *Isa Genzken *(Germania, 1948) presenta per la prima
volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus
di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per
cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già
nel nome, Basic Research, l’inizio di un percorso di sconfinamento e
d’interazione con l’ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento
del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una
comunicazione non verbale con spazio e spettatori.
Immagine: Korakrit Arunanondchai
Ufficio Stampa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Silvio Salvo, silvio.salvo@fsrr.org, 011 3797632
Inaugurazione 29 ottobre alle 19
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
via Modane, 16 - Torino Piemonte Italia
Orari: giov: 20-23, ven-sab-dom: 12-19
Intero: 5 euro, ridotto: 3 euro