Paola Meliga Galleria d'Arte
Torino
via Maria Vittoria, 46/C
011 2079983 FAX 011 2079983
WEB
Hyung Geun Park
dal 29/10/2014 al 11/11/2014
mar-sab 10.45-12.45 e 15.30-19.30

Segnalato da

Paolo Barosso




 
calendario eventi  :: 




29/10/2014

Hyung Geun Park

Paola Meliga Galleria d'Arte, Torino

Horizon, need to dream. Set fotografici ricreati con tecnica teatrale


sintesi del comunicato stampa

'Horizon, need to dream' e' la mostra personale del fotografo coreano Hyung Geun Park presentata dalla galleria Paola Meliga e curata da Patrizia Bottallo. Il titolo esprime la poetica che lega la ricca selezione di opere presenti in mostra, l'orizzonte inteso come luogo immaginario del sogno. L'orizzonte e' la linea apparente che separa la terra e il cielo, una sottile linea immaginaria che divide il visibile dall'invisibile, un limite tra il campo visivo, e quindi mentale, e l'oltre, una linea teorica che separa il mondo da quel necessario e rarefatto, intangibile bisogno di sognare. Questa necessita' di affrancarci dalla severa realta', di ritrovare luoghi sereni, incontaminati, sicuri o di inoltrarci attraverso paesaggi sconosciuti ma familiari, ci avvicina alla ricerca di Park, le cui opere traboccanti di natura trasmettono un'intensa sensazione di straniamento onirico. Luoghi isolati, lirici e surreali. Atmosfere sospese, set distanti dalla confusione delle metropoli in cui viviamo. Paradisi lontani, luoghi idealizzati e romantici, porzioni di mondo ai margini della realta'. Sono spazi mentali rappresentativi di una sfera del subconscio ma al contempo luoghi reali rimanipolati che riflettono il mondo interiore dell'artista, al confine tra un mondo reale e un mondo recondito. I luoghi ritratti da Park sono veri e propri set fotografici ricreati con magistrale tecnica teatrale dall'artista che ne e' insieme attore, regista e fotografo. L'artista, infatti, interviene spesso materialmente nella scena inserendo o togliendo degli elementi, facendo interventi cromatici e, alcune volte, entrando fisicamente come protagonista nella scena, in questo modo la narrazione rimane flessibile e mutevole, aperta a molteplici possibilita' di interpretazione. L'equilibrio compositivo rivela una cura maniacale nella preparazione del set, le opere potrebbero essere definite in parte performance cristallizzate in uno scatto. La relazione tra l'atto performativo e gli oggetti inseriti sono la chiave della narrazione, nuovi protagonisti, esseri non-esistenti nella realta' ma che rappresentano l'artista nella scena. Inaugurazione 30 ottobre alle 18. Ingresso libero.

IN ARCHIVIO [31]
Manon de Lastens
dal 29/10/2015 al 19/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede