Le vere ragion son nascose. In esposizione sculture, calcografie, disegni, guazzi e gioielli realizzati dal 1957 ad anni piu' recenti.
La sala espositiva comunale dall’11 al 29 novembre ospita la mostra “Guido Di Fidio. Le vere ragion che son nascose”.
La mostra celebra i novant’anni di questo artista che, da Trinitapoli, cittadina pugliese dove nasce nel 1924, si trasferisce a Milano dove, sotto la guida di Marino Marini, si diploma all’ Accademia di Brera, per poi, dopo alcune significative esperienze all’estero fra cui spicca quella con lo scultore Zadkine a Parigi, approdare a Bergamo dove insegnerà discipline plastiche al Liceo Artistico di cui sarà anche Preside dal 1986 al 1990.
Bergamo gli riconoscerà la sua attività attraverso il prestigioso premio “Ulisse” che la Provincia gli ha recentemente assegnato.
La personalità di Di Fidio, attenta alle problematiche della contemporaneità e al contempo “appartata” è ben rappresentata dal sottotitolo dantesco della mostra “Le vere ragion che son nascose” ed ha le sue radici più profonde, come le opere in mostra dimostrano, nella natura della sua terra d’origine dall’artista vissuta in senso mitologico.
Scrive Franco Loi nel catalogo “Scrivevo, tanti anni fa, ”l’uomo che vede è in contraddizione solo con l’avvenire” e “Di Fidio non accetta il caos se non come esigenza d’ordine”. Le due proposizioni mi tornano alla mente nel momento in cui ripercorro tutto il lavoro dell’artista e tento in qualche modo di darne testimonianza attraverso la parola. Non mi rendevo abbastanza conto - qualcosa ne scrissi anche allora, quando accennai alla libertà dell’artista ”dall’insegnamento del passato”- che la contraddizione è anche col tempo finito, con la propria cronaca e la propria storia. Come in poesia, l’arte attrae nel presente sia ciò che è avvenuto sia ciò che deve venire. Perché assoluto è l’abbraccio dell’artista con le forme viventi e inappagata la sua sete di presenza.”
L’esposizione è pensata in forma antologica, attraverso una cinquantina di opere, sculture, calcografie, disegni e guazzi, gioielli che coprono temporalmente gli anni che vanno dal 1957 sino a quelli più recenti. Tra i Saggi Critici che Di Fidio riconosce autorevoli e coerenti con la sua produzione artistica, si ricordano quelli di Raffaele De Grada, Marcello Venturoli e Franco Loi, in particolare questi critici hanno contribuito alla realizzazione della Monografia Guido Di Fidio in occasione della Mostra Antologica alla Ex Chiesa della Maddalena a Bergamo nel 1993.
L’esposizione è organizzata dall’ASAV (Associazione Seriatese Arti Visive) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Seriate. L’ingresso all’esposizione è libero e i visitatori potranno ritirare gratuitamente il catalogo della mostra che presenta un contributi critici di Giorgio Della Vite e Franco Loi.
Inaugurazione 9 novembre
Sala Espositiva Virgilio Carbonari Palazzo Comunale
piazza Angiolo Alebardi, 1 Seriate
mer-sab 16-19, dom 10,30-12 e 16-19
ingresso libero