TerraOmnia - Le vie Sacre dell'acqua. Il progetto e' un itinerario fatto d'installazioni e sculture che percorrono la strada azzurra del mare, un racconto estetico sull'iniziazione femminile greca.
a cura di Philippe Daverio
In seguito al successo riscosso al Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria, TerraOmnia® - Le vie Sacre
dell’acqua a cura di Philippe Daverio giunge alla sua seconda tappa presso Palazzo Isimbardi di Milano, dal 21
novembre al 5 dicembre 2014. “TerraOmnia” nasce da un’idea di Philippe Daverio, che ha plasmato il termine con gli
studenti dell’Università di Palermo per identificare il patrimonio dei beni culturali del Mezzogiorno e la necessità di
valorizzarne le straordinarie ricchezze storiche e artistiche.
“Il Sud Italia è il più grande museo a cielo aperto che esista in Europa. Per iniziare il nostro itinerario dobbiamo partire da
qui, dal riconoscere che fra templi greci arcaici, classici, edificazioni medioevali e invenzioni del Barocco, il Meridione ha
la più alta concentrazione di beni culturali del Mediterraneo. (...) Da qui abbiamo coniato un bellissimo slogan per
illustrare quest’idea. Invece di terronia, il Sud è “TerraOmnia”. Di tutti”.*
Il progetto mira a valorizzare le ricchezze artistiche del Sud e i suoi talentuosi artisti. Lo scopo è rivalutare le tradizioni,
unendo estro e competenze: coltivare le eccellenze partendo dalle risorse culturali e umane del territorio significa avere
consapevolezza del passato e coscienza del futuro.
Le vie Sacre dell’acqua è un ricco itinerario fatto d’installazioni e sculture che percorrono la strada azzurra del mare nel
quale le civiltà si sono incontrate ed evolute. L’esposizione è un racconto estetico contemporaneo che fa appello al
concetto d’iniziazione femminile della cultura greca. Uno spaccato dei passaggi fisiologici e psicologici del mondo della
donna, intessuti nella memoria storica di cui siamo pregni culturalmente: i ninfei, che determinavano con la catarsi nelle
loro acque il passaggio tra la fanciullezza e l’età adulta fertile. Le abluzioni che servivano alle fedeli a purificarsi prima
del contatto con il Sacro.
Il concetto d’iniziazione femminile della Magna Grecia è raccontato dall’artista attraverso uno spirito estetico
contemporaneo, presentando uno spaccato dei passaggi fisiologici e psicologici del mondo della donna, intessuti nella
memoria storica di cui siamo pregni culturalmente. Il dialogo fluido e incessante delle sculture evidenzia un carattere
magico rituale di segreti arcaici, trasformati in metamorfosi contemporanee. La matrice classica del racconto è stravolto
attraverso la deformazione dei corpi, l’incongruità dei punti di vista e la modulazione delle forme.
L’acqua, madre di tutte le cose, conserva il passato e prepara alla rinascita, ieri come oggi; il Mediterraneo, luogo
d’incontro di tutte le civiltà antiche, fucina di storia e di cultura, è laboratorio sentimentale e creativo per Stefania
Pennacchio. Le sue sculture ci fanno ritrovare una realtà lontana, ci aprono le porte dell’esperienza contemporanea nel
modo in cui l’artista ritrova il passato. L’acqua, elemento sacro, onorato e rispettato nell’antichità, torna a essere fonte di
rigenerazione e di passaggio.
Inaugurazione 21 novembre 2014 ore 18 - 21
Palazzo Isimbardi
corso Monforte, 35 - Milano Lombardia Italia
Orario: lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19
Ingresso libero