Rx gin Dx di Alfonso Chianese. Lavori che tendono ad una esplorazione del mondo sensibile: un mondo, il suo, che abbraccia tutti i mondi possibili, compresi quelli che non ci sono piu', perche' passati, oppure quelli che non si vedono perche', semplicemente, non visibili agli occhi.
Alfonso Chianese
Rx gin Dx
mostra fotografica
Nel corso degli ultimi anni Alfonso Chianese ha prodotto diversi e interessanti lavori che tendono ad una esplorazione del mondo sensibile: un mondo, il suo, che abbraccia tutti i mondi possibili, compresi quelli che non ci sono più, perché passati, oppure quelli che non si vedono perché, semplicemente, non visibili agli occhi.
È il caso di quest’ultima ricerca che traduce una profonda sensibilità non solo per la categoria di soggetti scelti, immigrati che in una terra straniera, dimensione ancora estranea, non hanno trovato il proprio luogo e, dunque, loro stessi; ma anche perché nel suo percorso di esplorazione, che è anche percorso umano e culturale, si propone di guardarli dentro, di “radiografarli†e tentare così di svelarne gli accidenti, le fratture, (i dolori?) con uno sguardo buono, deciso a riabilitarne la condizione attraverso un’operazione fotografica che è anche operazione chirurgica, per proseguire con la metafora offerta dall’autore stesso.
Questi uomini appaiono rinnovati, forse guariti, e acquistano una dimensione epica e antica, attraverso un trattamento della stampa che rimanda a un percorso lungo, la loro storia, tutta raccolta in questi scatti.
Sara Maestranzi
Rx gin Dx di Alfonso Chianese
Quando entro verso sera alla Caritas chiedo di Vasijli.
Lo incontro. Sa già che il figlio di Annamaria, la signora che ogni lunedì e mercoledì cucina per loro, sarebbe arrivato per scattare alcune fotografie ai commensali.
Gli chiedo dove siano, mi risponde che in questo momento si trovano alla mensa per la cena e non appena avranno finito li chiamerà .
Nel frattempo mi racconta del suo incidente che gli ha rovinato il ginocchio. Parliamo di Sokurof ma, ecco, li vedo salire dalla sala mensa.
Vasijli li chiama con calma e dice: “Tutti coloro che hanno avuto delle fratture vengano qui. Alfonso, ora, ci farà le radiografieâ€. “Ma io non sono un dottore†intervengo. Vasijli ride e anch’io.
Alfonso Chianese, nasce a Caserta il 10 febbraio1974.
Dal 1997 al 1999 studia fotografia all’Istituto Europeo di Design di Roma. Successivamente frequenta il corso di Fotografia e nuove tecnologie presso la Bauer di Milano.
Ora vive a Caserta dove sviluppa la propria ricerca artistica.
Ottofotografialfoyer è un progetto a cura di Sara Maestranzi con il coordinamento dell’Associazione Culturale Album.
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